Zeoli: ''Siamo ancora artefici del nostro destino, ma bisogna calarsi in questa realità''
- di Salvatore Emanuele
- Serie C | Zeoli | Virtus Francavilla |
- 07 Apr 2024 8:36
Le parole del tecnico dei rossazzurri rilasciate ai microfoni di Telecolor
La vittoria della Coppa Italia con il Padova è un ricordo sbiadito. A nemmeno una settimana dal successo sui veneti, che ha regalato il primo trofeo ufficiale della storia dei rossazzurri, ecco puntuale il ritorno del Catania "versione" campionato: molle, lento, preda degli avversari e incapace di reagire dopo il gol subito. "Il momento è difficile - ha esordito mister Michele Zeoli, ai microfoni di Telecolor - siamo ancora artefici del nostro destino, ma dobbiamo calarci al più presto in una realtà alla quale questa squadra non è abituata. Non ho mai chiesto niente, ma adesso chiedo compattezza a tutto l'ambiente. Play-off? Al momento questa è la realtà, bisogna guardarla in faccia"
L'analisi della partita del tecnico rossazzurro: "Nel primo tempo abbiamo sofferto tanto, mentre nella ripresa sapevo che avrebbero allentato i ritmi, ma noi non siamo riusciti ad approfittarne. Abbiamo preso un gol con la difesa schierata e il loro attaccante libero. Ci portiamo dietro delle insicurezze, pure le cose più semplici diventano insormontabili. Rispetto alla gara con il Padova ho cambiato 4 giocatori. Ho cercato di sfruttare l'entusiasmo di Marsura e Costantino, che coi veneti erano stati decisivi. Welbeck era il giocatore più fresco che avevamo. Cianci aveva qualche problemino, mentre Peralta ha avuto febbre e vomito. Avrebbe potuto giocare alla fine, ma gli ho preferito Chircò sperando che l'aria di casa gli facesse bene. Purtroppo però non siamo stati pericolosi. Al momento non è possibile fare altri cambi".
Sul futuro: "Vincendo oggi al 90% saremmo stati salvi - ha proseguito mister Zeoli -. A volte il destino ti mette davanti a delle delle situazioni particolari: avevamo l'avversario giusto ma non siamo riusciti a centrare l'obiettivo. Bastava un pochettino di attenzione in più".