Cosi di Catania (Calcio): La famiglia Massimino ai saluti, arrivano i Gaucci

Articolo del Corriere dello Sport del 26 maggio 2000

Articolo del Corriere dello Sport del 26 maggio 2000 

Nuovo appuntamento con la seguitissima rubrica del nostro Alessandro Russo

Fratelli, cugini, zii e nipoti rossazzurri, buongiorno.

Ben ritrovati e felice domenica: shalom.

Come sicuramente saprete già, tutti noi insieme in questa nostra comunità rappresentiamo qua l’intera famiglia rossazzurra. Pertanto  - che ve lo dico a fare - ci tocca passar l’uno accanto all’altro mattine, mezzogiorni, pomeriggi, sere, notti e via discorrendo. Così, col lento proceder d’ogni sacro secondo che passa, il vincolo della nostra parentela s’irrobustisce fin quasi a creare un legame secolare che oggigiorno non è solo biologico e geografico ma anche e soprattutto sociale, storico e religioso.  

Qua dentro e in questa rubrica qui - come accennavo un bel po’ di tempo fa - si parla di tante cose astratte e d’una sola concreta, che poi è il rotolamento per novanta minuti primi e rotti all’interno di un’ampia distesa erbosa del globo italico d’una sfera di cuoio interamente tappezzata di rossazzurro.  

Ora, col vostro santo permesso, piuttosto che soffermarmi a scrivere e a parlare del direttore Faggiano, di mister Toscano, di Adamonis o di Carpani vi chiedo gentilmente di fare insieme a me un salto indietro di poco più di ventiquattr’anni.

Siamo dentro l’Anno Domini Duemila, in pieno Giubileo quindi: è il primo pomeriggio di domenica nove aprile.

Per la ventinovesima giornata di campionato, il  Catania, terzo nel girone B della serie C1,  fa visita all’Ascoli che lo tallona in graduatoria. Gli assi della nostra squadra sono gli attaccanti Passiatore, Battaglia e Califano mentre la colonna portante della dirigenza è Angelo Russo, sarebbe a dire uno dei nipoti del Presidentissimo.

Angelo Russo, dirigente del Calcio Catania anni '90, e un volantino contro i Massimino

Mancano sei giornate al termine e i rossazzurri di mister Simonelli provengono da due vittorie consecutive; pertanto nel momento esatto in cui, allo stadio “Del Duca” di Ascoli Piceno, sta per prender il via la gara c’è molto entusiasmo nel nostro clan.

Non appena però l’arbitro dà l’avvio del gioco non succede sostanzialmente nulla giacché il primo tempo scorre via pressoché inguardabile per i quattromila signori presenti al campo. In poche parole  nessuno ma proprio nessuno, né di loro ma nemmanco di noi, è capace di centrar la porta con la palla. Nel secondo tempo Passiatore si beve tutta la loro difesa e segna l’uno a zero per noi: che il Signore sia lodato. Dopo un po’ escono dal terreno di gioco i calciatori dell’Ascoli Bitetti, Marta e Frati e quelli vestiti di bianconero iniziano a spingere sull’acceleratore. Nel frattempo c’è spazio per i nostri nuovi entrati che sono Recchi, La Cava e Califano ma intanto l’Ascoli dapprima pareggia con Amore, poi segna il secondo gol con Eddy Baggio.

Una formazione del Catania 1999/2000, l'ultimo della Famiglia Massimino

A questo punto la giacchetta nera Palmieri fischia tre volte, la partita finisce, l’Ascoli vince e il Catania perde.

Perdindirindina. 

Restano da giocare ordunque per il Catania cinque partite: tre in casa e due fuori. Arrivano quattro miseri punti, la contestazione dei tifosi, i saluti della famiglia Massimino e soprattutto arriva Lucianone Gaucci.

 Post Scriptum. È dal tardo pomeriggio d’una domenica di più di ventiquattr’anni orsono che io faccio di sì col capo ogni volta che sento dire in giro che il calcio è la metafora della vita e che s’impara di più dalle brutte sconfitte piuttosto che dalle vittorie col botto.

 

Serie C1 girone B - 29° Giornata

09 Aprile 2000  Ascoli-Catania 2-1

ASCOLI: Di Bitonto, Alfieri, Da Rold, Maretti, Bucaro, Livon, Baggio, Bitetti (67’ Pompei) , Frati (89’Luzardi), Marta (80’ Carfora), Amore  

CATANIA:  Iezzo, Paris (88’Califano), Onorato, Sbaccanti, D’Angelo, Marzio, Matzuzzi (79’La Cava), Marziano, Passiatore, Battaglia, Ripaldi (77’ Recchi)  All.Simonelli

ARBITRO Palmieri di Cosenza

RETI:  60’ Passiatore, 62’ Amore, 87’ Baggio