Mario Petrone: "Atteggiamento e mentalità vincente, la chiave è quella"

Il nuovo tecnico etneo Mario Petrone con la sciarpa rossazzurra

Il nuovo tecnico etneo Mario Petrone con la sciarpa rossazzurra 

Le prime parole da allenatore rossazzurro di Mario Petrone raccolte nella sala conferenze del Torre del Grifo Village

PRIMO GIORNO IN ROSSAZZURRO
Giornata di presentazioni in casa Catania. Questa mattina, presso la sala conferenze del Torre del Grifo Village, l’a.d. degli etnei Pietro Lo Monaco ha presentato alla stampa Mario Petrone, nuova guida tecnica della formazione rossazzurra. Queste le prime parole dell’ex tecnico di Ascoli e Virtus Bassano: “Sono orgoglioso di essere qui in questa grande famiglia e di far parte di una società storica e importante nel panorama nazionale. Ho dato subito la mia disponibilità a venire a Catania, colpito in particolare da una frase del direttore Lo Monaco: ‘dobbiamo fare di tutto per andare in Serie B’. Il mio obiettivo quotidiano è giocare per vincere, è una mia prerogativa da sempre. Darò tutto me stesso per la società, per la squadra, per i tifosi e per tutto l’ambiente ed è giusto pretendere altrettanto da parte della squadra. Bisogna dare continuità al lavoro ed ai punti fatti fino ad oggi da Pino Rigoli, un amico che conto di sentire in questi giorni, cercando di dare tutto in queste ultime tredici partite e di migliorare le statistiche esterne di questa squadra. Questa è la promessa che ho fatto al direttore e che faccio a tutti quanti".

LAVORO PER VINCERE
"Con l'Ascoli la risoluzione è stata legata ad un problema di budget. Sono andato incontro alla società che non poteva affrontare determinate spese. Al di là delle idee tattiche, credo che per vincere in trasferta sia tutto una questione di atteggiamento e di mentalità vincente. Il tutto va coltivato dal primo giorno di lavoro e in ogni seduta di allenamento, a prescindere che si giochi in casa o fuori. Bisogna lavorare nel quotidiano al massimo, con ritmi altissimi, sfruttando al meglio le potenzialità dell’organico e tutte le varie componenti. Una squadra che vuole vincere deve allenarsi ogni giorno della settimana come una squadra che vuole vincere, la chiave è questa. Io lavoro per vincere, per me perdere o pareggiare sono parole negative”.

ORGANICO CHE DA' TANTA SCELTA
"Dal punto di vista dell’organico questa è una squadra che può variare modulo perché ha le caratteristiche per farlo. Si può giocare sia con la difesa a tre che a quattro e con il centrocampo a due e con quattro attaccanti, dipende tutto dalla disponibilità del momento. Sono consapevole che il 4-3-3 sia nelle corde di questo organico, ma al di là del modulo, per me la cosa importante è dare degli automatismi certi alla squadra. Il mio Catania dovrà essere organizzato a prescindere dagli schemi".

IN CAMPO A PRESCINDERE DAL CURRICULUM
“Guarderò tutto ma di certo non la carta d’identità o il curriculum del calciatore, tenendo presente che osserverò molto da vicino anche il settore giovanile. Marchese? Non lo scopro io, tatticamente è uno di quelli che tutti vorrebbero avere. Tavares e Pozzebon insieme? Dipende dal loro atteggiamento. Il girone C è sicuramente tosto e proprio per questo dovremo dare il meglio. Questo è un momento in cui non deve mancare entusiasmo e gioia di mostrare il proprio valore. Voglio vedere gente sveglia".