Catania-Padova 4-2: le pagelle rossazzurre

 

Zammarini spicca in un mare di sufficienze piene. Soltanto Albertoni, Bouah e Peralta lievemente al di sotto del 6.

ALBERTONI voto 5,5: Non brilla per sicurezza tra i pali in nessuno dei gol subiti. Sul gol dello 0-1 respinge il colpo di testa di Valente in area piccola, consentendo l’intervento in tap-in di Bortolussi. Sul secondo gol padovano è protagonista di un tuffo poco reattivo. Per il resto non vive altri momenti di sofferenza.

 

CASTELLINI voto 6: Non la sua migliore prestazione (vedi 0-1 del Padova in cui si fa anticipare da Bortolussi), ma porta la pagnotta a casa senza strafare, pensando principalmente alla fase difensiva, nella quale soffre poco gli avversari che si aggirano dalle sue parti.

-> CHIARELLA voto 6: Entra nel corso dei supplementari e prova in un paio di circostanze a creare la superiorità, senza troppo successo.

 

MONACO voto 6: Del terzetto difensivo è quello meno impegnato, anche grazie alla prova abulica – gol a parte – di Bortolussi. Entra nell’azione del 3-2 spizzando il cross dalla bandierina di Chiricò. Un suo passaggio errato nel recupero del secondo tempo concede al Padova una ripartenza potenzialmente letale, sventata da Zammarini.

-> KONTEK voto 6: Un quarto d’ora ai supplementari in cui si limita a gestire con raziocinio i palloni che transitano dalle sue parti.

 

CELLI voto 6,5: Per 90’ prestazione senza infamia e senza lode, nella quale riesce a controllare come meglio può il temibile Liguori ed avanzare di rado sulla propria corsa. Poi, ai supplementari, si trasforma: sforna almeno sette traversoni, molti dei quali piuttosto pericolosi e si propone costantemente in avanti, supportando le iniziative dei compagni.

 

BOUAH voto 5,5: Poco attento in avvio di gara, quando si dimentica Valente alle proprie spalle, consentendo al numero 9 patavino di colpire di testa, dando il via all’azione del gol dell’iniziale vantaggio degli ospiti. Prova di tanto in tanto degli affondi sulla destra, senza riuscire a pungere.

-> RAPISARDA voto 6,5: Buon impatto sulla gara, tra la fine del secondo tempo e i tempi supplementari. Da quinto di centrocampo si fa trovare spesso e volentieri in zona alta. Nei minuti finali viene abbassato nel terzetto difensivo e continua ad accompagnare quando possibile l’azione, rendendosi protagonista di qualche buono spunto.

 

PERALTA voto 5,5: L’unico lampo del suo match è al minuto numero 6, quando inventa un corridoio per Bouah. Per il resto, prova a dare il proprio contributo in fase di costruzione, senza però riuscire ad incidere.

-> CHIRICO’ voto 6: Entra e si piazza nella posizione, per lui atipica, di mezzala. Si perde Delli Carri sul corner che conduce al 2-2 padovano, ma si riscatta battendo l’angolo del 3-2. Nei supplementari è protagonista di un paio di iniziative interessanti.

 

QUAINI voto 6,5: Sempre sul pezzo per 120 minuti. Partita prevalentemente spesa a mettere ordine in mediana, con tantissimi palloni sventagliati da una fascia all’altra. La ciliegina la mette alla fine: bel suggerimento per Marsura, da cui scaturisce il gol che porta in dote la coppa.

 

ZAMMARINI voto 7: Encomiabile non solo per i soliti chilometri macinati sul terreno di gioco, ma anche per l’impatto tangibile che ha su diversi momenti importanti della gara. Con molta intelligenza chiude l’uno-due con Cicerelli in occasione del gol del 2-1; nella ripresa, durante i minuti di recupero, sventa un pericolosissimo contropiede biancoscudato. Anche nei supplementari prosegue col suo preziosissimo “lavoro sporco”.

 

CICERELLI voto 6,5: L’inizio di gara è macchiato dalla copertura inefficace su Liguori, il quale lo salta e sforna il traversone da cui nasce l’iniziale vantaggio degli ospiti. Si riscatta nella fase di sua pertinenza, quella offensiva, calciando la punizione dalla quale scaturisce il rigore dell’1-1, guadagnando qualche corner e trasformando con maestria, infine, il gol del 2-1 al termine di una pregevole da lui stesso avviata.

-> MARSURA voto 6,5: Ci mette impegno e determinazione ed alterna giocate buone ad altre meno buone. Ha comunque il merito di tenere vive le speranze di coppa deviando in rete la spizzata di Monaco sul corner battuto da Chiricò all’89°. Poi, in extremis, si inventa il meraviglioso assist al volo per Costantino, su lancio di Quaini, che decide il match.

 

CIANCI voto 6,5: Partita di grande sacrificio in avanti, con continui duelli fisici con Delli Carri e Perrotta. Difende spesso e bene il pallone e offre delle sponde interessanti. Nella ripresa subisce l’intervento che, grazie anche all’intervento del VAR, determina l’espulsione di Perrotta.

-> COSTANTINO voto 6,5: Fino al 120° la sua prestazione non raggiunge la sufficienza. Prima del gol vittoria, infatti, non sfrutta al meglio un paio di assist a lui offerti dai compagni. Ma nel momento che conta, risponde presente con un colpo di testa mortifero. What else?

 

DI CARMINE voto 6: Lo schieramento tattico scelto dal mister lo tiene spesso e volentieri lontano dall’area di rigore, tant’è che anche la sua è più che altro una gara di grande sacrificio, caratterizzata da pochi spunti. Quando tocca a lui, comunque, risponde presente, trasformando il rigore dell’1-1.

 

All. ZEOLI voto 6,5: Propone un 3-5-2 camaleontico, pronto a convertirsi al 4-4-2 in base al movimento degli esterni. La squadra ha il merito di non disunirsi dopo lo 0-1 e di mostrare una reazione che in molte altre occasioni non si era registrata (tant’è che per la prima si riesce, finalmente, a ribaltare uno svantaggio). Cambia ulteriori moduli in corso d’opera, chiudendo con uno schieramento a trazione anteriore (Rapisarda braccetto di difesa, Chiarella e Marsura esterni nel 3-5-2) per sfruttare la superiorità numerica e cercare la vittoria prima che si arrivi ai rigori. Obiettivo raggiunto!

 

PADOVA voto 6: A differenza della gara d’andata, mette in campo più titolari, soprattutto nel reparto avanzato, e se la gioca a viso aperto con un 4-2-3-1 che nella prima parte di gara porta i suoi frutti, con l’immediato vantaggio di Bortolussi che potenzialmente potrebbe chiudere il discorso. Poi, però, nonostante un’organizzazione di gioco superiore rispetto a quella etnea, Crisetig e compagni la perdono dal punto di vista mentale, facendosi condizionare sul piano nervoso e motivazionale dagli episodi che ridisegnano il finale di gara (tra questi, anche l’espulsione di Delli Carri).

 

Arbitro NICOLINI voto 6: Fanno discutere alcune sue scelte e soprattutto, in certi casi, il tempismo nelle stesse (vedi fallo di Valente su Bouah fischiato solo dopo il gol realizzato da Liguori). Tutti gli episodi più importanti o potenzialmente complessi, però, vengono gestisci al meglio.