Catania-Turris 0-0: le pagelle rossazzurre

Pecorino ancora fra i migliori

Pecorino ancora fra i migliori 

Male Biondi e il subentrato Izco. Silvestri l’unico sopra la sufficienza. Raffaele non sembra poter fare molto di più.

MARTINEZ voto 6: Nel primo tempo è impegnato solo in occasione di qualche uscita. Nella ripresa si prende un rischio battezzando fuori il tiro a giro di Franco che si spegne a lato di un soffio. L’unico intervento del match è la respinta sul tiro di punta di Romano al 53°.

SILVESTRI voto 6,5: Affidabile come al solito, corre l’unico rischio al 25° quando incespica al limite dell’area ma in caduta riesce a fermare provvidenzialmente Pandolfi. Nella ripresa cerca di accompagnare anche l’azione offensiva, sfornando persino un cross per la testa di Pecorino.

CLAITON voto 6: Subisce in avvio di gara un duro scontro con Pandolfi, che però non lo scalfisce. Gli attaccanti della Turris non si rivelano clienti particolarmente ostici e vive una gara tutto sommato tranquilla. Al 10° del primo tempo prova un tiro da lontano che, dopo una deviazione, impensierisce Abbagnale.

ZANCHI voto 6: La catena offensiva di destra della Turris, formata da Da Dalt e Giannone, rappresenta l’arma più pericolosa degli uomini di Fabiano e si aggira dalle sue parti. Lui però riesce a contenere con efficacia, limitando però le sortite offensive.
-> NOCE voto 6: Venti minuti abbondanti nella ripresa che segnano il suo rientro dopo il reintegro in lista. Si limita al compitino, evitando pericoli di sorta. Nel finale costringe un avversario al fallo da ammonizione.

ALBERTINI voto 5,5: Effettua l’unico cross della sua gara al 6°. E’ un fuoco di paglia. Non riesce più a sfondare sul suo lato, privando la squadra di una possibile soluzione offensiva in più. Alla mezz’ora rimedia un giallo per un contrasto con Esempio a centrocampo. Richiamato in panchina dopo il primo quarto d’ora della ripresa.
-> IZCO voto 5: Brutto impatto dell’argentino, che in un paio di circostanze perde il pallone in zone pericolose. Inoltre non riesce a dare un contributo in termini di dinamismo e costruzione della manovra.

WELBECK voto 6: Sfodera le proprie armi migliori, corsa e grinta, concedendosi qualche apertura sulla fascia sinistra per Pinto nel primo tempo. Manca quel quid in più per dare un contributo in avanti.

MALDONADO voto 5,5: Continua a soffrire contro avversari particolarmente abbottonati in mediana ma si dà da fare muovendosi molto, quantomeno nella prima frazione di gioco, durante la quale va al tiro da fuori al 22°. Al 36° viene ammonito per un fallo tattico, giudicato in maniera troppo severa dal direttore di gara. Nella ripresa, alla lunga, esce dalla partita.
-> PIOVANELLO SV: Entra a dieci minuti dalla fine. Non gli arriva un pallone.

BIONDI voto 5: E’ ancora un lontano parente del giocatore ammirato la scorsa stagione. Non manca l’impegno, ma nei momenti chiave sbaglia puntualmente. Al 5° si ritrova tra i piedi una palla gol in area e la divora. Ci riprova al 44°, di testa, senza successo. Anche quando gestisce il pallone commette qualche imprecisione. Nel finale gioca da quinto di centrocampo, dovrebbe provare a creare la superiorità, ma non riesce.

PINTO voto 6: Sembra sulla buona strada per il recupero di una condizione che gli possa consentire di fare la differenza. Denota personalità nella gestione della palla, provoca l’ammonizione di Da Dalt, sforna diversi traversoni interessanti nel primo tempo. Si spegne, probabilmente per stanchezza, nella ripresa.
-> CALAPAI voto 5,5: Prestazione senza infamia e senza lode, ma essendo più fresco degli altri ci si attendeva un cambio di passo sulla sua fascia, che non è arrivato.

PECORINO voto 6: Inizia bene il match recuperando al 5° un pallone in area e servendo un assist per Biondi. Si propone spesso e volentieri a rimorchio per offrire sponde ai compagni. L’unica pecca della sua gara è la scarsa efficacia dei colpi di testa, nonostante i diversi cross ricevuti. Al 58° prova a mettersi in proprio andando al tiro da fuori di sinistro, ma non inquadra la porta.
-> SARAO SV: Rientrato dopo qualche turno di stop, l’unico squillo della sua partita è la punizione guadagnata da posizione interessantissima a pochi minuti dal termine. Per il resto non gli arriva uno straccio di palla. In queste condizioni, è ingiudicabile.

REGINALDO voto 6: Ci mette molta esperienza e astuzia in certi frangenti, ma i piedi non lo assecondano negli appoggi. La cerniera difensiva della Turris, poi, non lo agevola. Al 74°, dalla sinistra, fa pervenire un bel traversone, murato dai difensori ospiti. Nel finale impegna Abbagnale su punizione dal limite.

All. RAFFAELE voto 6: Fa di necessità virtù, schierando la miglior formazione possibile, con la volontà di offendere e vincere manifestata dall’impiego di un centrocampista offensivo, quale Biondi, anziché Rosaia al posto dell’indisponibile Dall’Oglio. Nel primo tempo i suoi ragazzi faticano a lungo nella ricerca degli spazi sulla trequarti e sulle fasce, ma hanno il merito di non demordere e nel finale creano alcune situazioni interessanti. Nella ripresa, invece, la fatica degli impegni ravvicinati si fa sentire e neanche le sostituzioni restituiscono lucidità e brillantezza. L’impressione è che questa squadra più di così, al momento non possa fare. Resta fermo il limite dell’incapacità di arrivare sul fondo e costruire una gran mole di occasioni da gol, ma non abbiamo elementi sufficienti per poter addossare la colpa al mister, piuttosto che ai giocatori.

TURRIS voto 6,5: Partita giocata “all’italiana” vecchia maniera. Copertura rigida e ripartenze quando possibile. In difesa la squadra di Fabiano è veramente efficace e concede poco e nulla ai rossazzurri. In avanti, invece, è raramente pericolosa e non riesce a sfruttare le poche falle della difesa etnea. Comunque un punto importante, che muove la classifica e conferma l’etichetta di squadra rivelazione del girone.

Arbitro ANGELUCCI voto 5,5: Sembra evidente la deviazione di mano in area di un difensore della Turris su una giocata di Reginaldo nel primo tempo. Non gestisce bene i cartellini, sventolando con eccessivo zelo in una certa fase, per mettere a freno i bollenti spiriti (vedi ammonizione Maldonado), salvo poi conservarli in altri frangenti, quando avrebbe dovuto utilizzarli (vedi intervento scomposto di Pinto su un avversario nella ripresa).