Sempre 10

Distacco in meno, una giornata in meno...

Distacco in meno, una giornata in meno... 

Max Licari sull'ottimo pari di Lamezia. Gara gagliarda. Bene Palermo e la difesa.

Un punto fondamentale...

L'amaro in bocca, legittimo, per la vittoria sfumata in virtù di un tiro sparacchiato da trequarti campo e malauguratamente deviato a pochi passi da Bethers non deve, in alcun modo, far perdere lucidità a chi, oggettivamente, detiene il compito di commentare la sfida di Lamezia. I rossazzurri di mister Ferraro conquistano, in realtà, un ottimo punto contro la seconda in graduatoria, in un campo difficile e in condizioni atmosferiche non certo felici, considerata la pioggia persistente. Il Catania ha retto in modo solido, eccetto forse il primo quarto d'ora, venti minuti di gara, caratterizzato dal pressing a tutto campo dei padroni di casa e sfociato nell'unica grande occasione prodotta dagli uomini di Novelli, la traversa centrata da Terranova al 19'. Per il resto, i rossazzurri hanno sofferto poco in difesa, grazie anche a un grande Lorenzini, riuscendo a dare filo da torcere sotto il profilo atletico ai pimpanti mediani lametini e mantenendosi spesso potenzialmente pericolosi in avanti, sia nel primo sia nel secondo tempo, anche cambiando gli interpreti. Ovviamente, dopo essere passati in vantaggio a inizio ripresa grazie a Palermo, preferito a Lodi in ragione del terreno assai pesante e fra i migliori in campo, molti tifosi pensavano che si potesse portare in porto la vittoria finale, scavando una voragine di tredici punti, virtualmente incolmabile; tuttavia, un'analisi puntuale e realistica non può non sottolineare come il gap sul Lamezia degli etnei, grazie anche al pareggio della Vibonese ad Acireale, permanga invariato a dieci lunghezze, con una partita in meno. Un risultato importantissimo, dunque, sotto il profilo della classifica e in proiezione girone di ritorno, avendo già giocato in casa dell'avversario sulla carta più attrezzato. L'unica cosa che conti, del resto. Inutile, ci pare, ricordare a ogni piè sospinto come il solo obiettivo stagionale sia il ritorno tra i professionisti, non eventuali record (sempre piacevoli, per carità, ma non essenziali) o ipotetici punti di distacco "inflitti" ad ancor più "ipotetici" (diremmo "fantomatici", se non fosse ancora un po' presto) competitors. Per tutto ciò, la cosa più bella vista al "D'Ippolito", in questo uggioso e piovoso pomeriggio domenicale, risulta la "torcida" rossazzurra. I circa seicento fratelli "macca Liotru" presenti nell'impianto calabrese hanno dato spettacolo, incitando al massimo i propri beniamini e, al termine del match, tributando la giusta ricompensa canora a una prestazione comunque gagliarda e positiva.

Difesa e mediana, prestazione di spessore

Il tecnico etneo opta per la gestione degli "under" esperita nella precedente gara, confermando Boccia a sinistra e proponendo un attacco "over" imperniato sulla "torre" Sarao e la coppia di esterni "fantasisti" Sarno-Russotto. De Luca, questa volta, rimane seduto in panca. Novelli, di contro, imposta il suo 4-3-3 speculare sul trio Crisafi-Terranova-Addessi; in mediana, il recuperato Maltese va in panchina, sostituito da Maimone. La partenza dei padroni di casa è veemente, grazie al pressing dei centrocampisti e degli attaccanti, spalleggiati dalle buone discese dei laterali bassi Miliziano e De Luca. In specie Addessi e Terranova (nettamente i migliori della compagine lametina) mettono in ambasce le corsie difensive catanesi, mostrando pure una buona qualità tecnica. Tuttavia, dopo i già ricordati primi 20' culminati nel legno di Terranova, è il Catania a prendere in mano le redini del gioco, grazie alla solidità atletica di Rizzo, Vitale e Palermo e alla qualità di Sarno e Russotto, il quale viene spesso in mezzo a impostare il gioco, quasi sostituendo, con i suoi piedi educati, la consueta presenza qualitativa di capitan Lodi. Potenzialmente, il Catania si procura almeno tre occasioni in cui Russotto, Rizzo e Sarao potrebbero far qualcosa in più in fatto di conclusioni, ma tutto sommato è la gestione complessiva, quasi sempre serena, a far dormire sonno tranquilli ai tifosi etnei. La ripresa si apre subito con lo splendido gol in torsione di Palermo, bravissimo a inserirsi in piena area su un'incursione di Boccia sulla sinistra. Vantaggio conquistato da squadra matura, cinica al punto giusto. Non si può certamente dire che la reazione dei calabri sia straordinariamente incisiva. Novelli si limita a inserire l'esperto Maltese al posto di Maimone, mentre Ferraro opera il solito cambio Jefferson-Sarao. Purtroppo, il pari arriva proprio nell'occasione più "strampalata": stoccata senza pretese da 35 metri (almeno) di Emmanouil, palla toccata in area, rimbalzante sul terreno viscido e Bethers beffato all'angolino basso sulla sua destra. "Colpo" incredibile che, a sorpresa, riequilibra una partita indirizzata verso le pendici dell'Etna. Da quel momento in poi, il Catania, pur tentando i canonici mutamenti in attacco (De Luca e Forchignone al posto di Sarno e Russotto), giustamente "inquadra" la situazione, pensando bene di portare a casa un risultato assai rilevante. Bethers, eccetto un buon intervento a seguito di una zuccata di un attaccante di casa a centro area, non corre pericoli, mentre è obiettivamente il Catania a tentarci maggiormente fino alla fine, senza tuttavia mettere a repentaglio il prezioso risultato incamerato. Missione compiuta. Si va avanti con immutata fiducia.

Con l'Acireale al "Massimino", altra occasione per allungare

Questa buona prestazione deve dare il la a un ulteriore cambio di marcia da parte dei rossazzurri, attesi da un "trittico" non scontato, ma sicuramente non impossibile, costituito dalle gare contro Acireale e Aversa in casa, inframezzate dalla trasferta di San Cataldo. Si comincia con i granata, in un match contraddistinto dal probabile divieto di trasferta ai tifosi acesi. Ferraro potrebbe recuperare un attaccante importante come Chiarella e, magari, tornare a proporre scelte tecniche diverse rispetto alle ultime due gare. Una sfida, in ogni caso, da vincere senza "se" e senza "ma". LET'S GO, LIOTRU, LET'S GO!!!