Io vorrei solo sentire dalla loro viva voce, e senza giri di parole, che il club gode di buona salute e non rischia nulla riguardo la situazione finanziaria. Almeno questo!
Dopodichè è vero che noi possiamo fare ben poco, il destino del Catania passa sulle nostre teste, per la precisione su un Boeing diretto in Australia, a 18.000 km da qui, dove si decide tutto.

I TIFOSI PENSANTI,CHE MI AUGURO SIANO IN MAGGIORANZA,POSSONO FARE SOLO UNA COSA...LASCIARE LO STADIO VUOTO COME UN DESERTO,E NON COMPRARE NEANCHE UNA PENNA COL LOGO ALLO STORE DI VIA V. EMANUELE. CI DEVONO ANDARE SOLO LE TARME E FARSI UNA BELLA MANGIATA. L' INDIFFERENZA È PIÙ FORTE DEL DISPREZZO!! QUESTA DIRIGENZA E QUESTA PROPRIETÀ NON CI MERITA E NON GLI POSSIAMO PERMETTERE DI CALPESTARE LA DIGNITÀ DELLA CITTÀ, TIFOSI,MAGLIA, TRADIZIONE E STORIA. UN DISSENSO CIVILE E NEL RISPETTO DI TUTTE LE NORME DI LEGGE E CIVILE CONVIVENZA,MA FORTE E DETERMINATO SENZA CEDIMENTI.

Quindi per Pedulla’ Verna va al Trapani?

E da chi viene sostituito?

Comunque assurdo che un giocatore come Verna vinni a Catania pi spaddari lettini…

Mi veni di chianciri.
Rapemu n’Bordeaux va…

Antico continua con le disamine da tifoso ( tante volte apprezzo ) ma non ti avventurare con i conti economici

Benvenuti a Dini

Antico che ne pensi?
Io non lo ricordo.

Liotru, magari la ricapitalizzazione è fatta in ottica futura per rendere il club più forte.

Speriamo!
🤞

Antico

Dopo la fine del 46…
come tifoso vivo alla giornata.

Per chi come noi veni do mottu

Quella esperienza ci ha insegnato una cosa.
Se crolla tutto, i tifosi, organizzati o meno, non possono fare un caxxo.

Al massimo na fiaccolata in Piazza Università e via

Non abbiamo facoltà di controllo o previsione.

Siamo semplicemente vittime.
E chi ci mangiava e campava prima, continuerà a farlo con il patron successivo.

Quindi consiglio di vivere la vita da tifoso con un po’ di sana strafottenza.

Non possiamo fare un caxxo per evitare il peggio.

Falliscono società ovunque, ed il tifoso che fa?
Un caxxo.

Si attende l’ennesima ripartenza e via…
Ma successi nenti.
Idem per gli addetti ai lavori.
Ai tempi di Nino non si parlava neppure delle perdite a bilancio non ripianate.
Tranne parlarne solo alla fine, quando ormai crollava tutto.

Carusi sappiamo già tutto, proprio perché vinemu do mottu.

Ripianano? Bene!
Non ripianano? Ennesima fiaccolata e via.

Sceicco ad aprile ricominceremmo dalla D lo sai vero?

se non stanno rinforzando la squadra e quelli in essere ci giocano contro
i punti per la salvezza ne cucchiamu.

Liotro frati non ti smiruddari, io parto da.....

U Lecce in A ha un monte ingaggi di 9 milioni netti
ed il Lecce ha venduto e comprato giocatori a 5/8 milioni e venduto a 12 e ora Dorgu a minimo 25

come puo il Catania IN C avere un.monte ingaggi di 6/7 milioni netti
se fosse vero io di perlligra chiamerei u 118 che cammisi ri fozzu

Iu già mi sento supea u titanic amici beddi e sacciu ca sunannu arestu intra comu u suggi nda lettera
insomma come dissi a mio figlio 2 anni fa
x me questi lasciano a fine anno alla scadenza dei tre anni col comune.

parisi trentinu
luvaticci i chiavi ro canceddu

Il Catania ha definito il primo movimento in entrata nel mercato di gennaio. C’è l’accordo con Andrea Dini, portiere 28enne proveniente dal Catanzaro. In cerca di un’altra opzione tra i pali dopo l’infortunio di Bethers, la cessione di Adamonis in prestito, il debutto del 16enne Butano e il tesseramento dello svincolato Farroni, schierato dal 1′ nelle ultime due partite, la società rossazzurra ha scelto l’estremo difensore romagnolo.

Riserva di Pigliacelli a Catanzaro e mai utilizzato in B nel campionato in corso, Dini ha giocato da titolare nelle ultime due stagioni a Crotone (53 presenze). In precedenza ha vestito le maglie di Juve Stabia, Andria, Padova, Avellino, Trapani, San Marino e Rimini. L’accordo con il Catania è di un anno e mezzo. Svolte le visite mediche e firmato il contratto, il nuovo acquisto degli etnei si unirà al gruppo di Toscano, da questo pomeriggio in ritiro in Calabria in vista della partita di domenica a Picerno.


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