Mittitivi u curuzzu in pace, al di là delle belle parole di Ross Pelligra, che evidentemente nel gruppo conta quantu u dui di mazzi quannu a briscula e a coppi, è ormai evidentemente a tutti che l'impegno della proprietà australiana è a tempo determinato, quindi è chiaro che di progetti che richiedono tempo e investimenti onerosi non ne vogliono sapere.
Non ni l'ana ammuccari ca cucchiarina, già bastava il rifiuto di un contratto di gestione dello stadio che prevedeva un comodo 10+10 per puntare ad uno più breve di 3+3. Il soldi li hanno spesi (male), mal consigliati da gente forse non in perfetta buonafede, solo per cercare una rapida scalata dei campionati senza affiancare progetti di crescita societaria.
Ma io non sono preoccupato, se vogliono vendere il club lo facciano, anzi megghiu oggi ca dumani. Non siamo u Ficarazzi, e non stiamo ripetendo il bando a costo zero di due anni fa. Chi vuole comprare oggi deve avere i dindini e spero che nel caso i Pelligra si assicurino di lasciarci in buone mani.
Tutti passano, il Catania e i suoi tifosi restano.