1) Salvo 1956 |
Località: Catania |
|
|
Buongiorno a tutti. Io di solito la mattina leggo tutto cio che viene scritto sul muro la sera precedente. Qualcuno parlava di figuraccia per il punto di penalizzazione e qualcun altro rispondeva che la vera figuraccia l'abbiamo fatta in mondovisione lo scorso anno in occasione di quella tragica partita di coppa Italia. Io, ai tempi, avevo già scritto come la pensavo in proposito e lo voglio ripetere. Non capisco il motivo per il quale non si debbano chiamare le cose con il loro nome: che piaccia o meno esistono due categorie di tifosi; i tifosi veri che amano lo sport e i tifosi delinquenti che sono convinti (per sottocultura, per diseducazione, e per tanti sltri motivi di carattere socioculturale) che pensano che il campo di calcio sia una sorta di campo di battaglia dove vince chi usa più catene, più bombe carta, piu manganelli, ecc.ecc. Basti pensare ad alcuni cori che vengono fuori allo stadio per capire di cosa parlo. Qualcuno dirà che questa realtà è simile in tutti gli stadi, vedi le inchieste sportive che in questo giorni ci sono per alcune squadre di serie A e la commistione con la delinquenza locale. Qualcuno dice che non si potrà mai risolvere ma io la vedo diversamente. In primo luogo, parlarne sempre ed in maniera critica ed intelligente, serve a mantenere alta l'attenzione su questi fenomeni delinquenziali (sicuramente dietro ci saranno alti interessi economici). In secondo luogo, diciamo sempre di avere anche una tifoseria sana. Ma cosa ha fatto questa tifoseria in occasione di fatti cruenti? NIENTE. Non basta dissociarsi, troppo facile e troppo comodo. Se io vedo che mio figlio si trova a far qualcosa in un covo di delinquenti, io mio figlio non lo mando più in quel luogo. Ecco: se quando si verificano episodi delinquenziali la tifoseria sana non si reca allo stadio per una o due settimane e la partita se la guardano solo i teppisti, non potrebbe essere questo un primo, vero, segnale da dare? Tanto, per colpa loro, l'anno scorso alcune partite non le abbiamo potute vedere perché si giocavano a porte chiude. Almeno stiamo a casa per esprimere un forte disappunto.
|