La conferma di mister Domenico Toscano come allenatore del Catania edizione 2025/26, arrivata attraverso le parole del vicepresidente rossazzurro Vincenzo Grella – dichiarazioni rilasciate a margine dell’inaugurazione del murale dedicato a Stefania Sberna –, sanciscono di fatto una situazione che alle falde dell’Etna non si verificava dai tempi della Serie A.

Nello specifico. Il Catania non iniziava una stagione con lo stesso tecnico avuto per tutta la stagione sportiva precedente - e sottolineo tutta - dai tempi di Rolando Maran. Stagione 2012-13 i rossazzurri allenati dal tecnico di Rovereto chiudono il settimo campionato filato in massima serie con un brillantissimo ottavo posto, impreziosito dal record di punti:

La stagione seguente, il buon Rolly, viene confermato sulla panchina dell’Elefante, non ottenendo però gli stessi risultati della stagione precedente: annata a dir poco travagliata, contraddistinta da due esoneri (il primo all’ottava giornata, il secondo dopo la trentaduesima) che misero fine alla sua esperienza catanese.

Dopo Maran il vuoto. Con una serie infinta di tecnici che si sono alternati tra esoneri nel corso della stagione ed altri al termine della stessa. In questo marasma di tecnici, da Dario Marcolin a Checco Moriero, da Pino Rigoli a Cristiano Lucarelli, da Gigi De Canio a Michele Zeoli, da Beppe Sannino a Pippo Pancaro, da Andrea Sottil a Luca Tabbiani, s’incastrano le riconferme di due subentrati.

Il primo caso è rappresentato da Maurizio Pellegrino, subentrato a Maran nelle ultime sei giornate della stagione 2013-14 e confermato per le prime tre gare dell’annata successiva (prima di esser richiamato dalla diciannovesima alla ventunesima giornata dello stesso torneo cadetto).

Il secondo, invece, è Francesco Baldini, quest’ultimo giunto in rossazzurro in sostituzione di Peppe Raffaele, alla trentaduesima giornata del campionato 2020-21, e confermato per la stagione seguente, annata poi finita anzitempo per via dell’esclusione dal torneo del club rossazzurro.

Per trovare un tecnico rimasto per due anni di fila completi sulla panchina rossazzurra, senza avvicendamenti o esoneri in corso, bisogna andare a ritroso fino al biennio 2005-07 di Pasquale Marino. Ma questa è un’altra storia…