Russini di sera, bel tempo si spera!

Simone Russini, match-winner

Simone Russini, match-winner 

L'analisi della partita coi calabresi e del momento degli etnei, fra campo e vicissitudini societarie

La vittoria del cuore
La “partita fondamentale”, così come era stata dipinta da mister Francesco Baldini nella conferenza pre-gara, è stata vinta, pur soffrendo e senza incantare. Nel recupero della dodicesima giornata del girone di andata il Catania ha superato una coriacea Vibonese per uno a zero, sfruttando al meglio una delle poche occasioni create nel corso dei novanta e più minuti di gara. Rossazzurri cinici, a segno dopo sei minuti con Simone Russini (alla quarta rete in rossazzurro) lesto ad insaccare nella porta sguarnita un assist perfetto di Andrea Russotto. Gol pesantissimo, sufficiente a domare una Vibonese generosa ma, allo stesso tempo, imprecisa dalle parti di Andrea Sala, chiamato realmente in causa soltanto in un’occasione, al 17’ del primo tempo sull’attaccante rossoblu Sorrentino. Ha vinto il Catania di Baldini, al termine di una gara che, nonostante il vantaggio iniziale, non è andata in discesa. Motivi? Tanti. In primis la palpabile fatica dell’attacco rossazzurro, privo del bomber Luca Moro, nel creare palle-gol così come avvenuto nell’ultimo periodo. Il sostituto del numero 24, Leon Sipos, ha disputato una partita generosa, fatta più di botte che di calci al pallone, ma senza far dimenticare il compagno di squadra volato in nazionale. Catania, quindi, poco spettacolare e divertente, con un Freddi Greco relegato al ruolo di terzino sinistro (in sostituzione dello squalificato Zanchi, oltre all’infortunato di lungo corso Pinto), e una mediana con Rosaia, Cataldi e Provenzano che, senza l’apporto e la freschezza del numero 15 rossazzurro (uscito dal campo anzitempo per infortunio), risultava meno frizzante ed incisiva. Catania non bello da vedere, ma estremamente concreto e determinato a portare a casa la vittoria, nonché settimo risultato utile di fila. Una vittoria fondamentale, come detto, che vale l’aggancio alla zona play-off a quota 19 punti, a sole 4 lunghezze dal terzetto delle seconde (Catanzaro, Monopoli e Palermo) ed a +6 sulla zona play-out. Un margine importante, che diventa fondamentale (ancora) in vista di una penalizzazione che prima o poi arriverà.

Stipendi pagati, primo tassello verso una normalità ancora lontana
La notizia del pagamento degli stipendi, giunta nel pomeriggio a poche ore dalla gara, è il primo tassello verso una normalità che alle latitudini catanesi è desiderata come un’oasi nel deserto. Un primo passo in un cammino che, tuttavia, rimane ancora tortuoso, pieno di insidie, di dubbi ed incertezze, con la data del 16 novembre – quella dell’udienza prefallimentare – che nonostante l’intesa fra la Sigi e il gruppo anglo-svizzero continua a fare paura. Per tale data, il prossimo martedì, bisognerà farsi trovare pronti ed estremamente convincenti. Questo Catania deve andare avanti: lo merita la sua storia, lo meritano i ragazzi di Francesco Baldini, professionisti impavidi che non si abbattono dinnanzi alle difficoltà.


Domenica arriva il Foggia di Zeman
Ciò che mi ha colpito maggiormente al triplice fischio dell’arbitro Carella di Bari è stato il “crollo” di almeno quattro calciatori rossazzurri, sdraiati sul green del “Massimino” (parso in buone condizioni, nonostante le recenti pioggie…) in preda alla stanchezza. Gara assai dispendiosa, così come quella disputata nel pantano di Campobasso sabato scorso, nella quale mister Baldini ha perso anzitempo un paio di pedine (Greco e Claiton, oltre al claudicante Provenzano). Urge riposo e il recupero di qualche elemento - che non sarà né Zanchi, alle prese con la seconda giornata di squalifica, né il bomber Moro, impegnato con l’Under20 azzurra fino al 15 novembre – in vista della gara di domenica 14 novembre contro il Foggia di Zeman e degli ex Curcio e Di Grazia. Gara che si preannuncia spettacolare, con due squadre votate all’attacco (Catania secondo miglior attacco della categoria, dietro solo alla Turris), entrambe reduci da una lunga serie positiva, ma con i rossazzurri vogliosi di vendicare l’eliminazione dai play-off dello scorso anno e…di mettere altro fieno in cascina.