Russini a CC.COM:''Amareggiato per come è finita. Auguro ai catanesi di tornare in alto''

Il goal di Russini contro il Campobasso, ultima rete al Massimino del Calcio Catania 1946

Il goal di Russini contro il Campobasso, ultima rete al Massimino del Calcio Catania 1946 

Simone Russini, il suo goal al Campobasso è stato l'ultimo di un calciatore del Catania 46 al Massimino

La nostra redazione ha contattato telefonicamente Simone Russini, numero 20 del Catania e autore dell'ultimo goal realizzato al Massimino da un calciatore del Calcio Catania 1946, al quale abbiamo chiesto di rivivere alcuni momenti della stagione più triste ma allo stesso tempo più intensa della storia del Calcio Catania 1946.

Simone, immaginando che quello che abbiamo vissuto è stato un film il cui finale è andato distrutto, qual'è la scena più bella che avete girato?

Sicuramente il derby contro il Palermo dello scorso 12 Dicembre. Anche se sono stato espulso, è stata la gara perfetta in cui abbiamo cercato di dare il massimo per dare ai nostri tifosi una gioia che mancava da oltre 10 anni. La festa sotto la curva con i tifosi è qualcosa che ci ha dato emozioni uniche.

Qual è stata, invece, la scena che ti piacerebbe ripetere. Quella/e partita/e che vorresti rigiocare?

Probabilmente la partita in casa contro il Monopoli del 22 Dicembre, quando tre/quattro ore ci dissero che il Tribunale ci aveva dichiarato falliti, nonostante le rassicurazioni che ci erano state date. Io non giocai quella partita perché ero infortunato ma ricordo lo sconforto che c'era dentro lo spogliatoio che ci tagliò le gambe. Dal punto di vista personale, forse, mi piacerebbe rigiocare la gara in casa contro il Catanzaro dove non riuscì a dare il massimo e anche la trasferta di Foggia dove abbiamo avuto una parentesi negativa in cui non siamo riusciti a fare la nostra solita partita.

Qual è il compagno con cui hai avuto maggiore intensa in campo?

Avendo giocato tante partite con Freddi Greco e Luca Moro, sono sicuramente loro quelli con cui ho avuto maggiore intesa. Ma posso dire che la nostra forza è stata quella di avere un gruppo compatto in cui tutti si aiutavano, anche chi scendeva poco in campo come Claiton, Izco o Russotto. Proprio per questo sarebbe bello poter ritrovare qualcuno di loro il prossimo anno in un'altra squadra.

Mister Baldini ha da poco firmato con il Vicenza. Se arrivasse una chiamata per poter essere allenato da lui?

Senza dubbio, firmerei immediatamente. Con il mister ho avuto un ottimo rapporto con stima reciproca e grazie a questo credo di aver fatto la migliore stagione personale. Pertanto sarebbe molto interessante e stimolante poter tornare a lavorare con lui.

Cosa ti porti dentro di Catania dopo questa stagione particolare?

Essendo napoletano, la città di Catania ha tante caratteristiche simili che mi hanno permesso di trovarmi a mio agio. Come a Napoli, qui a Catania la gente vive per il calcio ed anche per questo posso dirti che non mi ha sorpreso ciò che accaduto domenica a Torre del Grifo quando i tifosi sono venuti a darci l'ultimo saluto. Ci sarebbe piaciuto salutarci sul campo con una bella prestazione ma non ce lo hanno permesso...

Analizzando la situazione che ha portato all'esclusione dal campionato, ti sei sentito più preso in giro o più disgustato da quando accaduto?

Abbiamo vissuto una stagione in cui sembrava che dovevamo essere esclusi da un giorno all'altro. A gennaio, pur avendo l'opportunità di andare via, sono voluto rimanere perché non mi sembrava giusto nei confronti del gruppo lasciare tutto e andar via. Adesso ti dico che essendo arrivati ad aprile non pensavo proprio che saremmo stati esclusi perché facendo cos' avresti falsato tutto come è poi successo. Inoltre è stato cancellato quando di buono abbiamo fatto noi per un'intera stagione e, soprattutto, hai fatto perdere un lavoro ai tanti dipendenti che lavorano in una squadra di calcio. Tra l'altro poco prima della cessazione dell'esercizio provvisorio, era stata raccolta la cifra necessaria per farci disputare le ultime partite (senza trasferte da affrontare quindi senza troppe spese) ma sembrava quasi che la parola fine dovesse essere scritta.

Le tante promesse e rassicurazioni date dalla società prima e da chi si è avvicinato dopo, ti hanno lasciato dentro un sensazione di falsità?

Sin dall'inizio ci sono state fatte tante promesse mai mantenute. Dopo il fallimento e l'apertura del bando di acquisto, il soggetto che è arrivato non dava tanta fiducia ma essendo l'unico possibilità avevamo quella minima speranza di poter restare in vita ma, ti confesso, che se fosse andata in porto ne sarei rimasto sorpreso. In ogni caso trovare responsabili in tutta questa situazione non è facile ma ciò che posso dire è quello di ringraziare tutto il gruppo squadra e mi riferisco a chi c'è stato davvero vicino come lo staff medico e chi stava con noi a Torre del Grifo.

Il periodo pasquale fa riecheggiare la parola resurrezione ed è ciò che ci auguriamo anche per il calcio a Catania. Cosa ti senti di dire ai sostenitori rossazzurri?

Prima di Natale ci fu il fallimento, adesso prima della Pasqua è arrivata l'esclusione.... Io mi auguro per il bene dei tifosi catanesi che qualcuno di serio possa prendere in mano la situazione e rilanciare il calcio a Catania, evitando che qualcuno si possa permettere di prendere in giro ancora i tifosi rossazzurri. Io sono molto amareggiato perché avevo un altro anno di contratto e sarei rimasto volentieri a Catania ma, purtroppo, non mi è stato concesso. Auguro davvero a tutti i catanesi una serena Pasqua e sono certo che torneranno presto a riempire gli spalti del Massimino nelle categorie che meritano.