Quaterna Latina
- di Max Licari
- Serie C | Latina |
- 08 Mar 2025 9:37

Kaleb Jimenez, migliore in campo
Max Licari sul successo di Latina. Jimenez dominante, bene Quaini e i subentrati. Adesso, continuità.
Finalmente il giusto cinismo
Il gol del fatidico "colored" Ekuban al 50', autentica "stura" dei peggiori istinti "omicidi" o "suicidi" dei fantastici e perfino umoristici "leoni da tastiera" facebookiani in salsa (pseudo)rossazzurra, avrebbe potuto rappresentare il "de profundis" di una già indiscutibilmente negativa stagione per gli uomini di un sempre più rabbuiato Mimmo Toscano. E, invece, paradossalmente, potrebbe aver inopinatamente innescato, in concorrenza con la rivisitazione della classifica a seguito delle scandalose esclusioni di Taranto (ufficiale) e Turris (solo da ratificare, mercoledì prossimo), un minimo accenno di rinascita al tramonto di un campionato fin qui disastroso. Se è vero, infatti, che la nuova graduatoria, figlia della doppia esclusione, garantirà agli etnei un momentaneo vantaggio (da valutare, poi, alla luce dei due turni di riposo da espletare), risulta altrettanto pacifico che il modo migliore per risalire, soprattutto nella considerazione, oggi ai minimi termini, dei tifosi, anche al "Francioni" comunque presenti in trecento, non può che essere quello di cominciare a fare risultati e prestazioni un tantino più "decenti'. E, a Latina, il Catania lo ha fatto, al netto di un'emergenza infortuni ancora da allarme rosso e di un primo tempo ancora modesto quanto l'avversario di giornata ("modestissimo", diremmo, e l'incredulità per la clamorosa sconfitta interna dell'andata si accresce ancor più), reagendo repentinamente allo svantaggio e poi dilagando in ripartenza fino a portare a casa una vittoria larga e sicuramente corroborante in vista di un rush finale che lo vedrà affrontare "big team" come Crotone, Trapani e Avellino. Protagonista assoluto del match, in modo quasi scontato, risulta colui che rimane il patrimonio tecnico piu rilevante del sodalizio etneo, quel Kaleb Jimenez che, grazie alla sua innegabile supremazia tecnica, in questa categoria comincia a diventare uno "spaccapartite" di grande efficacia. Due gol, di cui uno da urlo, presenza costante dalla mediana alla trequarti all'attacco e continuità nelle giocate, anche rischiose, in zona pericolosa per la difesa avversaria. Ma ottima anche la prova di Quaini in mezzo, a voler dimostrare che la scarsa considerazione fin qui ottenuta da parte dell'allenatore, forse, non fosse proprio meritata. Così come buono si è rivelato l'impatto dei subentrati come Frisenna, sacrificato sulla fascia destra per liberare nel finale Lunetta in attacco, e De Paoli, sostituto di un Montalto in tono minore ma comunque meritevole di aver ben trasformato il rigore del subitaneo pareggio etneo. In ogni caso, il quinto risultato utile consecutivo non può e non deve in alcun modo distogliere l'attenzione dalle ineludibili risposte in termini gestionali e strutturali attese nel più breve tempo possibile da parte della società, nell'ambito di una stagione finora assai deludente. Soddisfazione, sì, per il risultato di Latina, ma piedi per terra e nessuna dannosa esaltazione. Recuperare quanti più titolari possibili e fornire finalmente segnali positivi alla tifoseria potrebbe, probabilmente, almeno momentaneamente ricomporre la frattura creatasi in questi ultimi infelici mesi.
Jimenez domina un Latina fragile, bene i subentrati
Il 3-4-2-1 di Toscano, impostato sul duo De Rose-Quaini in mezzo, il recuperato Lunetta sulla corsia mancina, e la coppia di trequartisti Luperini-Jimenez a ridosso di Montalto, volendo utilizzare un eufemismo, non esalta propriamente le folle nel corso della prima frazione, asfissiato dal pressing di un Latina disposto da Boscaglia "a specchio". Particolarmente attivi, fra i pontini, l'ex Rapisarda sulla destra, Petermann e Riccardi in mezzo ed Ekuban in avanti, a cercare di chiudere il Catania nella propria metà campo. In realtà, a parte una clamorosa palla gol a inizio match fallita, su azione da corner, da Di Gennaro e un destro (da buona posizione) sopra la traversa dello stesso ex capitano rossazzurro a fine frazione, si registra una gara poverissima di contenuti tecnici, nella quale il solo Jimenez cerca di ergersi, attraverso giocate individuali, al di sopra della mediocrità generale. La ripresa, purtroppo, si apre con la rete al 50' di Ekuban, una zuccata quasi dal limite dell'area sulla quale forse Dini avrebbe potuto fare qualcosina di più; una batosta che sembra poter aprire il baratro di fronte alla truppa di Toscano, peraltro pesantemente "bacchettata" dai non teneri cori di disappunto dei trecento supporters presenti al "Francioni". E, invece, come già accennato, il sollecito pareggio su (sacrosanto) rigore concesso da Sfira, siglato con sicurezza dal fin lì deludente Montalto (terzo gol stagionale, sebbene quello segnato al Taranto non potrà rimanere nei tabellini), magicamente ridona verve a un Catania comunque "sistemato" dal tecnico con l'ingresso prima di Frisenna, al posto di uno spento Luperini, e poi di "Gino" De Paoli a rilevare il medesimo Montalto. Insomma, finalmente si vede quel pronto spirito di reazione che sempre i tifosi del Liotru vorrebbero riscontrare nelle prestazioni dei propri giocatori. La rete del vantaggio, confezionata al 73' dal giovane spagnolo, comunque, è fantastica. Slalom ubriacante a partire dalla trequarti, tre avversari saltati come birilli e destro fulmineo scaricato sotto la traversa, a tu per tu con Zacchi. Uno dei gol più belli di quest'anno. I padroni di casa subiscono il colpo, mostrando tutte le fragilità ampiamente sciorinate durante tutta la stagione. Le occasioni in ripartenza per il Catania cominciano a fioccare (clamoroso il palo interno di Lunetta) e non appare un caso l'uno-due terribile targato Frisenna che, dal 85' al 95', attesta il punteggio finale sull'1-4. Prima il mediano catanese, utilizzato da esterno destro dal tecnico calabrese (con conseguente spostamento di Raimo sulla sinistra) per consentire a Lunetta di sistemarsi a supporto di De Paoli, si fa buttar giù in piena area dall'ex Ndoj (rigore trasformato impeccabilmente da Jimenez, a suggellarne la preziosa doppietta); successivamente, si invola sulla corsia di competenza e lascia partire un pericoloso cross al centro su cui il neoentrato Saccani improvvisamente interviene, buggerando il proprio portiere. La quarta rete chiude in gloria una gara finalmente felice per i rossazzurri che, auspicabilmente, dovranno utilizzare questo "rifornimento" di autostima per presentarsi domenica prossima a Messina nelle condizioni psicofisiche migliori al fine di fornire continuità a questa miniserie di risultati positivi. Nessuna illusione, realismo e "olio di gomito"! Let's go, Liotru, let's go!!!