Pescara-Catania 1-2: Le pagelle dei rossazzurri

 

Le valutazioni riportate dagli etnei al termine della gara di Pescara che ha sancito l'eliminazione dai play-off

DINI voto 8: Ennesima grande prestazione del numero 57 rossazzurro, decisivo in più di un'occasione nell'evitare il capitombolo. Per buona parte dell'incontro è lui a tenere in gioco il Catania. Nulla può sulla rete di Tonin, con il pallone sfiorato con le punta delle dita. Emblematiche le sue lacrime a fine gara, sintomo di uno che ci ha sempre creduto. Punto fermo di questa seconda parte di stagione e, si spera, anche della prossima. 

RAIMO voto 6,5: Gioca in un ruolo non suo, soffrendo, ma con grande impegno e sagacia. 

dal 42' st MONTALTO voto 6: Un pallone giocato, un gol segnato. Probabilmente il più triste.

DI GENNARO voto 7,5:  Annulla Ferraris, così come era avvenuto nella gara di andata, disputando la solita partita fatta di concentrazione e sicurezza. Suo il gol della speranza. Altro giocatore da riconfermare. 

CELLI voto 7:  A parte una palla persa nel primo tempo, dal quale nasce l'occasionissima di Dagasso, firma una prestazione più che sufficiente, limitando il pericolo numero uno Merola. 

GUGLIELMOTTI voto 7: Nel primo tempo è il migliore dei rossazzurri. Mette in mezzo all'area pescarese una serie di palloni molto interessanti che però non vengono sfruttati a dovere dai compagni. Finita la benzina lascia il campo. Peccato averlo avuto a mezzo servizio.

dal 7' st DALMONTE voto 6,5: Entra subito nel clima della gara. In coppia con Stoppa crea una serie di pericoli alla retroguardia abruzzese. Dal suo piede il passaggio filtrante per Stoppa dal quale nasce il gol di Di Gennaro.

QUAINI voto 7: Prestazione di livello per il numero 16, fatta di grinta e sostanza. Uno degli ultimi a mollare.

DI TACCHIO voto 6,5: Bene per un'ora di gioca, nella quale sfiora anche il gol. Poi un lento e inesorabile crollo fisico. Finisce con in apnea. Perché non sostituirlo qualche decina di minuti prima?

dal 42' st DE ROSE s.v. In campo nel finale convulso, rischia la frittata con un pallone perso malamente al limite dell'area catanese.

ANASTASIO voto 6: Meno brillante di altre esibizioni, ma ci mette tanto impegno fino all'ultimo.

JIMENEZ voto 4: Dispiace dare una valutazione simile, ma nella gara della verità, nella quale occorreva dare qualcosa in più, il numero 10 si dimostra colpevolmente assente. Lezioso, fin troppo, non riesce a innescare la punta. Mai uno spunto degno di nota. Deludente. Molto. 

dal 17' st DE PAOLI voto 6: Ci mette impegno, dando fastidio alla retroguardia pescarese.

LUNETTA voto 5,5: Schierato a sorpresa dal primo minuto il numero 23 s'impegna, prova a combinare qualcosa di buono, ma la gamba non è quella dei tempi migliori.

dal 1' st STOPPA  voto 4: Il suo ingresso in campo rivitalizza l'attacco del Catania. In coppia con Dalmonte riesce a creare una serie di pericoli che mettono in ambasce la retroguardia di Baldini. Splendido il cross con il quale manda in gol Di Gennaro. Prestazione da 7, anche di più. Tutto bello, bellissimo, fino al dannato minuto 34 quando in piena area di rigore simula un calcio di rigore (per il quale avrebbe meritato anche un "giallo"), anziché provare la giocata, dal quale nasce il contropiede che porta alla rete di Tonin. Imperdonabile. 

INGLESE voto 6: Difficile dare una valutazione a un attaccante lasciato al suo destino per buona parte della gara. Ad eccezione della palla fornitagli da Stoppa nella ripresa, in quella che risulta l'unica vera palla giocabile del suo match, il bomber rossazzurro non si vede quasi mai dalle parti di Plizzari e non per colpa sua. Peccato avere un'arma così e non riuscire a poterla innescare nel modo più proficuo.

TOSCANO voto 7: Pronti via mette in campo Guglielmotti, ripiegando Raimo nel ruolo di braccetto di destra, e Lunetta sulla trequarti. Scelte condivisibili che portano a un buon primo tempo, pur senza creare grossi pericoli. Nella ripresa proficui gli ingressi di Stoppa e Dalmonte che cambiano l'inerzia della gara fino all'episodio della rete di Tonin. Nel finale prova la carta della disperazione, mettendo in campo tutti gli attaccanti disponibili, trovando una rete che illude per qualche minuto di poter compiere un clamoroso miracolo. Tardiva, a mio avviso, la sostituzione di un esausto Di Tacchio, effettuata a tre minuti dalla fine. Dettagli. Si chiude così, con la vittoria più amara, una stagione FORTEMENTE condizionata dagli errori societari che hanno determinato una squadra monca, priva di alternative valide in avanti, e da una serie infinita di infortuni che hanno costretto il tecnico calabrese a fare, spesso e volentieri, di necessità virtù. Insegnamenti, da non dimenticare, in vista della prossima stagione da impostare seriamente già da domani, completando una squadra avente un'ossatura ben definita.