La campagna abbonamenti che verrà: come venire incontro ai tifosi
- di Salvatore Emanuele
- Serie C | Campagna Abbonamenti |
- 02 Jul 2025 8:00

Vuoti in Tribuna B, vuoti da colmare...
Criticità e possibili soluzioni relative alla campagna abbonamenti passata e a quella che verrà...
Una componente da difendere, incrementare, coccolare e valorizzare
Partiamo da un dato, emblematico: 276.931. Con questo numero – secondo quanto comunicato dalla Lega Pro qualche settimana addietro – i tifosi del Catania hanno vinto la “speciale” classifica riservata al numero di presenze degli spettatori allo stadio nel corso della “sola” regular season relativa alla stagione 2024/25. Un primato prestigioso, considerato, anche, che nel conteggio totale mancano due partite (quelle con Taranto e Turris, delle quali parleremo più avanti…) gare non disputate per via delle esclusioni dei due club e che, chiaramente, avrebbero incrementato ulteriormente il dato scritto in precedenza, abbattendo il muro della 300.000 presenze. Numeri da capogiro, fuori categoria (anche per la cadetteria e per alcune piazze di Serie A), che ribadiscono ancora una volta quanto sia marcata la capacità del popolo rossazzurro. La componente tifosi del Catania si pone per il club come una risorsa dal valore inestimabile e, soprattutto, come un patrimonio che non va disperso, ma che invece va difeso, incrementato, coccolato e valorizzato nel modo più appropriato.
Prezzi alti non rapportati ai comfort offerti
In tal senso, in attesa del lancio della campagna abbonamenti relativa alla stagione 2025/26, sentiamo il bisogno di segnalare alcune criticità riscontrate nella scorsa annata, alcune delle quali segnalate anche dai nostri lettori. In primis, a nostro avviso, occorrerebbe ritoccare verso il basso il costo dei tagliandi, alleggerendo in particolar modo quelli relativi alla Tribuna B, settore dello stadio che rappresenta il “dente dolente” della scorsa annata per via dei buchi tra gli spalti evidenti e fastidiosi che hanno caratterizzato buona parte delle gare della stagione 2024/25. Prezzi decisamente eccessivi rapportati anche ai comfort offerti da uno stadio che, nonostante i lavori di riqualificazione di qualche anno fa, rimane privo dei crismi degli impianti moderni: vedi la copertura integrale o le tribune a ridosso del campo (senza pista di atletica, tanto per intenderci…). Una soluzione – ipotizziamo – potrebbe essere la suddivisione in settori della Tribuna B, magari applicando dei prezzi inferiori nei posti laterali rispetto a quelli centrali.
Altre criticità, altre soluzioni…
Tra l’altro, i prezzi alti dei singoli biglietti, infatti, si riflettono poi sul costo dei tagliandi relativi alle gare dei Play-off. Abbassandoli in partenza, infatti, in caso di partecipazione ai play-off (anche se ci auguriamo di non passare da questa lotteria…), si eviterebbe ai tifosi il salasso della scorsa stagione, ovvero tre partite casalinghe nel giro di una settimana che hanno obbligato buona parte dei supporters a “scegliere” quale partita vedere per motivi di…budget. Sarebbe opportuno apportare degli accorgimenti nella vendita dei biglietti dei singoli eventi, questi privi di prezzi ridotti (per i bambini) a differenza degli abbonamenti. Inoltre, come segnalato da alcuni nostri lettori, ci sono dei posti nelle due curve – regolarmente venduti – nei quali sono presenti dei separé che ostruiscono la visione della gara, impedendo allo spettatore di fruire totalmente dello spettacolo acquistato. Un altro incentivo, carezza, accortezza – fate voi – per i tifosi sarebbe l’introduzione dei pacchetti famiglie, tariffe speciali da riservate a quei nuclei famigliari composti da tre, quattro o più membri. Una “mossa” che concretizzerebbe fattivamente il concetto “Portiamo le famiglie allo stadio” che, al momento, appare un jingle pubblicitario.
Qualche sconto, qualche carezza in più…
Sul tema campagna abbonamenti si è già espresso, brevemente, anche il dg Alessandro Zarbano, nella conferenza stampa dello scorso 25 giugno, il quale ha dichiarato che “non ci saranno sconti, i prezzi rimarranno quelli dello scorso anno”. Stessi prezzi della scorsa stagione? Bene, allora si potrebbe venir incontro ai tifosi – privati di due partite (quelle con Taranto e Turris) non per responsabilità della società etnea, è giusto sottolinearlo, ma per le negligenze dei due club interessati e della Lega di Serie C – attuando altre politiche. Per esempio – i nostri sono sempre dei suggerimenti – facendo pagare ai vecchi abbonati dei prezzi simbolici (da due o cinque euro, tanto per intenderci) per le partite di Coppa Italia. La stessa soluzione si potrebbe attuare per la presentazione della squadra prima dell’inizio della stagione (magari ripristinando il caro vecchio “Memorial Massimino”, sarebbe l’ora!). Niente di più, niente di meno. Soltanto un occhio di riguardo in più a chi da tre anni a questa parte ha dato fiducia a scatola chiusa alla nuova società, così come in passato non era mai accaduto a nessun’altra proprietà. Piccoli accorgimenti verso il basso per andare verso l’alto…