Inglese-Catania: un rinnovo che andava gestito con tempi diversi

Il ds Ivano Pastore insieme all'ad e vice-presidente Vincenzo Grella

Il ds Ivano Pastore insieme all'ad e vice-presidente Vincenzo Grella 

Riflessioni relative alla gestione del rapporto contrattuale con l'attaccante ufficializzato quest'oggi dalla Salernitana

Quattordici maggio 2025, Pescara-Catania 1-2. Sedici giugno 2025, Daniele Faggiano e il Catania FC si separano consensualmente. Ventitré giugno 2025, Salernitana-Sampdoria 0-2. Venticinque giugno 2025, presentazione ufficiale del dg Alessandro Zarbano e del ds Ivano Pastore. Trenta giugno 2025, la Salernitana ufficializza Daniele Faggiano come nuovo direttore sportivo del club. Due luglio 2025, la Salernitana ufficializza Giuseppe Raffaele come nuovo allenatore della prima squadra. Tre luglio 2025, la Salernitana ufficializza l’acquisto dell’attaccante Franco Ferrari. Quattro luglio 2025, la Salernitana ufficializza l’accordo con lo svincolato Roberto Inglese.

Da queste date, messe in rapida sequenza e (apparentemente) senza alcuna connessione tra loro, si evince la differenza netta e sostanziale di come due tra le possibili protagoniste del prossimo Girone C di Serie C (ammesso che i campani non ottengano di giocare nel Girone B) si stanno approcciando alla nuova stagione.

Approcci diametralmente opposti dai quali emergono delle strategie agli antipodi: lenta e compassata quella del Catania, veloce e determinata quella della Salernitana.

Inutile girarci intorno. L’annuncio del bomber Roberto Inglese in granata ha fatto storcere il naso (eufemismo) a buona parte della tifoseria rossazzurra che, a dispetto dell’ottimismo professato dal ds Pastore in conferenza stampa, ha dovuto inghiottire un boccone amaro di cui avrebbe fatto a meno.

In verità, Bobby English non è stato perso oggi. La “perdita” del bomber originario di Lucera, rinato in rossazzurra, è arrivato mesi fa, con un rinnovo contrattuale (che prevedeva l'opzione di un altro anno) che doveva essere ratificato mesi prima della scadenza, senza aspettare e aspettare ancora.

Già, aspettare. Un verbo che, ahinoi, nelle latitudini etnee è diventato di casa. Un altro esempio calzante? Basta andare indietro di qualche annetto fa, al tempo impiegato nella costruzione della squadra dopo la promozione in Serie C, ottenuta il 19 marzo 2023. Tempi lunghi, lo ribadisco, che portarono alla costruzione del “progetto-Tabbiani” (tecnico annunciato il 16 giugno 2023) naufragato miseramente il 5 novembre dello stesso anno, al termine della sconfitta di Potenza.

Tempi lunghi, seppur in contesti diversi, hanno prodotto quest’oggi quanto elencato in precedenza, ovvero il mancato proseguimento della carriera in rossazzurro di Roberto Inglese.

Storia diversa in quel di Salerno, con un mercato entrato nel vivo già nella giornata di ieri con l’acquisto dell’ex Vicenza Franco Ferrari. E pensare che la formazione campana, fresca di una cocentissima retrocessione dalla B, appena undici giorni fa perdeva malamente la gara di ritorno dei play-out con la Sampdoria nella contestazione di un “Arechi” incandescente. In meno di due settimane il club campano è riuscito a rimboccarsi le maniche, guardare in faccia la nuova realtà (la Serie C), ponendo in quattro e quattr’otto basi solide per la stagione che verrà.

Ok, direte voi, la prima settimana del calciomercato non si è ancora conclusa e quindi il tempo per recuperare il terreno perduto c’è e anche tanto. Vero, ma se il buon giorno si vede dal mattino non siamo partiti benissimo. La palla passa adesso alla società, la quale dovrà pescare sul mercato un bomber (o più di uno) in grado di non far rimpiangere Roberto Inglese.