Cosi di Catania (Calcio): Una disfatta da voltastomaco!
- di Alessandro Russo
- serie c | girone c | ross pelligra | domenico toscano | |
- 05 Feb 2025 8:00

Tifosi rossazzurri al Monterisi per Audace Cerignola-Catania
Nuovo appuntamento con la seguitissima rubrica del nostro Alessandro Russo.
Buongiorno, buongiorno: shalom, evviva Sant’Agata.
Dopo venticinque logoranti gare, il club di pallone per il quale io, mio figlio Matteo e i nostri concittadini siam da sempre devoti tutti, naviga beato al settimo posto, seppur stia in condominio con Trapani e Picerno, nella graduatoria del girone meridionale del torneo di terza serie italico.
Aveva codesta combriccola racimolato la bellezza di trentasei sonanti punti, ma poi uno infine lo smarrì per strada per somma colpa d’un ragionier pasticcione che stava dall’altra parte del mondo, così almeno va raccontando in giro il presidente del Catania Football Club 2022: perdindirindina.
Mi rendo conto ora che la sfida della scorsa domenica contro l’Audace Cerignola, oltre alla consapevolezza che il campionato sta assumendo ogni santo giorno che passa le sembianze d’una via Crucis, tre sovrastanti Magisteri mi trasmise. Non mi resta ordunque che provare a condividerli con gli amici lettori della sessantesima puntata di Cosi di Catania (calcio), in onda qui su calciocatania.com: alleluia.
Insegnamento numero uno.
Non tutte le sconfitte sono uguali, perché alcune, come per l’appunto quella di tre giorni orsono, danno più di altre il voltastomaco ai fratelli rossazzurri che abitano a Catania o che vivono da qualsiasi altra parte dell’intero pianeta terra. Zero tiri in porta e nessuno schema degno di nota se non quello “ecclesiastico” a cui il Catania duemilaventiquattro-venticinque s’ispira da alcuni mesi oramai. Sto parlando e lo dico “papale papale” del sistema di gioco da oratorio fortemente reclamato dal nostro allenatore, sarebbe a dire quello universalmente conosciuto come “viva il parroco.” Si sapeva pertanto di già che nei secondi quarantacinque minuti di gioco, dopo l’espulsione d’uno dei nostri sul finire del primo tempo, la banda guidata da un ex trainer nostrano avrebbe segnato con un rocambolesco colpo di testa e una “sventola “ da fuori area, prima di decider addirittura di tirare i remi in barca per non infierire su di noi: quanta pena!
Insegnamento numero due.
Ogni qualvolta s’intraprende un progetto calcistico, le competenze e la chiarezza sono necessarie, invece l’arroganza e l’inettitudine non lo sono. Provo a spiegarmi meglio: quando si apparecchia la tavola, così come quando si suona il pianoforte oppure si lava l’automobile così come quando si allestisce un gruppo di medici, fisioterapisti, tecnici, collaboratori, magazzinieri e calciatori per partecipare a una competizione professionistica non è consentito fare le cose “ad muzzum”. All’insegnamento numero due va attaccato l’assunto che se, putacaso, ci stanno due signori che dalla lontana Australia si svegliano una mattina e decidano di travestirsi da presidente e da vicepresidente della nostra compagine calcistica, si stanno correndo dei rischi seri. In casi come questi, sarebbe cosa giusta e buona se molti concittadini aprissero giorno e notte gli occhi, azionassero ogni tanto la bocca per esprimer sano risentimento e utilizzassero la penna come corretto strumento per manifestar lo sdegno.
Insegnamento numero tre.
Oggigiorno la classifica inequivocabilmente sancisce che Monopoli, Audace Cerignola, Avellino, Benevento, Potenza e Crotone han speso meglio i soldini e han fatto meglio di noi: accidenti.
Mentre provo a completare il mio articoletto, non posso tralasciare l’indifferenza straziante in cui in cui adesso il pallone a Catania rischia di precipitare. In più, al momento c’è pure una novità dell’ultima ora, vale a dire la cessione d’uno degli atleti più validi in organico, senza che sia stato acquistato un valido sostituto. Mi torna in mente ciò che in un italiano sgangherato dichiarava ai cronisti non molto tempo fa il già citato presidente del Catania Football Club 2022, sarebbe a dire che lo stesso giovane giocatore quest’anno non sarebbe mai e poi mai stato ceduto.
Medito per trenta lunghi secondi e successivamente scrivo che è difficile se non impossibile far capire a certuni quanto potente sia il nostro legame con i colori rossazzuri, come sia fondamentale ogni benedetta domenica seguire per noi tutti la partita e quanto poco piaccia ai cittadini di questa grande metropoli conosciuta nel mondo col nome di Catania farsi prendere in giro.
Rimugino ancora con due ulteriori consapevolezze.
Prima consapevolezza.
Quello appena concluso è stato il mercato di riparazione peggiore della storia rossazzurra, con l’aggravante che è accaduto in serie C.
Seconda consapevolezza.
Abbonarsi lo scorso mese di luglio in tribuna A al “Massimino” per seguire gli incontri casalinghi dal Catania Football Club 2022 è stata una grandissima stupidaggine compiuta dal sottoscritto.
Chiudo con un affettuoso saluto di commiato al signor Salvatore Capizzi, persona meravigliosa, Uomo esemplare e papà del mio caro amico Sergio
Pace e bene.
Cerignola, 2 febbraio 2025
Venticinquesima giornata Campionato serie C Girone C
S.S. AUDACE CERIGNOLA - CATANIA FOOTBALL CLUB 2022 2-0
CERIGNOLA Greco, Romano, Martinelli, Visentin, Coccia, Tascone, Capomaggio, Paolucci (71’ Bianchini), Achik (65’ Russo); D'Andrea (65’ Volpe), Salvemini. All. Pino Raffaele
CATANIA Dini, Quaini (86' Ierardi), Del Fabro, Castellini, Guglielmotti (75’ Raimo), Di Tacchio, Frisenna, Anastasio (75’ Allegretto), Jimenez, Dalmonte (33' Corallo), Inglese. All. Mimmo Toscano
Arbitro Andrea Ancora di Roma
Gol 60’ Salvemini, 69’ Capomaggio