Doveva essere il giorno del debutto stagionale, del ritorno nella Coppa Italia maggiore dopo un’assenza lunga quasi quattro anni (ultima volta nel settembre 2020, Catania-Notaresco 1-2) e invece l’evento sportivo è passato inevitabilmente in secondo piano, scavalcato di netto nella scala delle priorità dalla situazione della mancata copertura delle fideiussioni. Una questione spinosa, tirata fuori questa mattina da Catanista, “rilanciata” poi da Sergio Parisi, assessore allo sport di Catania, che ha fatto riemergere discorsi legati all’extra-campo di cui, sinceramente, ne avremmo fatto a meno. Decisamente.

Senza entrare troppo nel merito della questione, delle problematiche emerse in queste ore - vedi l’impossibilità di schierare i nuovi acquisti (situazione che si era verificata anche nell’era Pulvirenti-Lo Monaco, vedi per esempio la gara di Foggia dell’agosto 2018) o l’utilizzo a Chiavari di una divisa di “emergenza” – ciò che, a nostro avviso, appare necessario è avere un quadro chiaro da parte della proprietà rossazzurra sulla situazione attuale e sulle prospettive future del Catania FC.

Chiarezza, massima ed immediata, nei confronti di tutte le componenti che ruotano attorno al Catania, in primis dei tifosi, in una fase della stagione delicatissima (con la campagna abbonamenti in corso…). In tal senso, auspichiamo un intervento imminente dai vertici della società rossazzurra, nella fattispecie dal presidente Rosario Pelligra.