Catania–Team Altamura, due precedenti e una linea di continuità
Il primo incrocio tra Catania e Altamura al “Massimino” resta scolpito nella memoria di chi visse la stagione 1996-97. Era il 4 maggio 1997, trentaduesima giornata di Serie C2, e i rossazzurri di Gianni Mei inseguivano il quinto posto che avrebbe significato ritorno nell’élite della categoria dopo anni difficili.
Quel giorno, contro l’U.S. Altamura, si accese la stella di Tiziano D’Isidoro, autore di una tripletta che indirizzò la gara già nel primo tempo. Il Catania si impose 3-2 (doppietta finale pugliese su rigore di Napoli), ma la sensazione lasciata fu di netta superiorità tecnica e mentale. A fine torneo, il quarto posto premiò una squadra in crescita, pronta a ripensarsi protagonista.
Ottobre 2024: Toscano ritrova equilibrio e ambizioni
Ventisette anni più tardi, il 12 ottobre 2024, il Catania di Mimmo Toscano affrontava un’altra versione dell’Altamura, oggi “Team”, ma con stessi colori e spirito competitivo. Era la nona giornata del girone C di Serie C, e i rossazzurri arrivavano da due vittorie consecutive — Monopoli e Casertana — in pieno rilancio dopo un avvio incerto.
Davanti a 17.685 spettatori, il Catania rispose con una prova di maturità: 2-0 firmato Carpani (24’) e Inglese (31’) alla sua prima rete al Massimino.
Due gol in sette minuti che fotografano l’essenza del momento rossazzurro: pressione alta, sincronismi finalmente visibili, equilibrio tra struttura difensiva e qualità nel fraseggio.
Il Catania, per la prima volta in stagione, segnò più di una rete al Massimino e chiuse la gara senza concedere nulla.
Sul piano tattico, Toscano confermò il 3-4-2-1, con Verna a dettare i tempi in mezzo e Carpani ad aggredire lo spazio con continuità. In avanti, Inglese si confermò riferimento offensivo e leader silenzioso, mentre Stoppa e Jimenez offrirono mobilità e profondità.
Dietro, Di Gennaro guidò il reparto con autorevolezza, supportato da Ierardi e Castellini.
L’analisi di Max Licari fu netta: “È il primo vero Catania di Toscano: squadra corta, convinta, in crescita costante.”
Dati, contesto e classifica
Il successo, il terzo consecutivo, proiettò temporaneamente il Catania al secondo posto in classifica, a una sola lunghezza dal Cerignola di Peppe Raffaele, pur penalizzato in settimana da un punto di giustizia sportiva.
Un segnale forte, arrivato in un momento in cui la squadra stava trasformando il potenziale in rendimento.
Al termine della gara, Toscano parlò di “fiducia reciproca” come chiave della svolta. E i numeri lo confermavano: difesa meno battuta del girone, porta di Adamonis inviolata in casa, e un’identità di gioco ormai riconoscibile.
Il tabellino
CATANIA–TEAM ALTAMURA 2–0
Reti: Carpani 24’, Inglese 31’ pt
CATANIA (3-4-2-1): Adamonis; Ierardi, Di Gennaro, Castellini; Guglielmotti (62’ Raimo), Carpani (83’ Quaini), Verna, Anastasio; Jimenez (72’ Luperini), Stoppa (72’ D’Andrea), Inglese (73’ Montalto).
A disp.: Butano, Torrisi, Celli, Gega, Forti, Lunetta.
All.: Toscano.
TEAM ALTAMURA (3-5-2): Pane; De Santis, Gigliotti (85’ Simone), Siletti; Mane, Dipinto, Franco, Rolando (60’ Acampa), Peschetola (46’ D’Amico); Molinaro (46’ Sabbatani, 60’ Minesso), Leonetti.
A disp.: Viola, Poggesi, Andreoli, Grande, Bumbu, Palermo.
All.: Di Donato.
Arbitro: Gianluca Renzi di Pesaro.
Assistenti: Matteo Nigri di Trieste, Alessio Miccoli di Lanciano.
IV ufficiale: Mauro Gangi di Enna.
Ammoniti: Peschetola, De Santis, Montalto, D’Andrea.
Recupero: 0’ pt, 4’ st.
Spettatori: 17.685.
Note: pomeriggio primaverile, terreno in buone condizioni.
