Catania: i riconfermabili che potrebbero tornare utili in Serie C

Una formazione del Catania 2022/23

Una formazione del Catania 2022/23 

Focus sulle possibili scelte della società in merito all’attuale organico, in vista della prossima stagione.

Dopo aver sviscerato i pro e i contro dell’eventuale riconferma dell’attuale tecnico del Catania Giovanni Ferraro sulla panchina etnea (e mantenendo un ossequioso ed attendista silenzio in merito alla decisione che la società prenderà, inclusa l’ipotetica scelta di un nuovo allenatore), come promesso dedichiamo la seconda parte dei ragionamenti da fine stagione all’organico rossazzurro e in particolar a quei profili che potrebbero tornare utili in vista di un campionato di Serie C da disputare con ambizioni di vertice. In verità, delle significative indicazioni in tal senso le abbiamo già offerte nella “Top 15 del Catania 2022/23”, nella quale abbiamo segnalato i giocatori che più di altri si sono distinti, descrivendone le relative caratteristiche. Adesso, però, andiamo maggiormente nel dettaglio offrendo una panoramica ruolo per ruolo, anche in considerazione dei diversi status contrattuali. A quest’ultimo proposito occorre specificare in premessa che i giocatori dei quali il Catania detiene la proprietà del cartellino sono tesserati con un contratto da calciatore dilettante, che potrà essere convertito in contratto professionistico, previo accordo tra le parti, entro il 10 luglio 2023.

 

Portieri

Entrambi i portieri attualmente in rosa sono in prestito (Bethers dal Piacenza, appena retrocesso in D; Groaz dalla Triestina). Al di là delle questioni contrattuali, da un punto di vista tecnico, nella stagione appena conclusa, si è potuto valutare soltanto Bethers, peraltro non al meglio visti i pochi tiri subiti dal Catania partita dopo partita. Il lettone, classe 2003, ha dimostrato comunque di essere un elemento interessante, specie in prospettiva, ma non a tal punto da poterci puntare quale titolare in un campionato difficile come quello di terza serie, nel quale solitamente le big fanno ricorso a guardiapali scafati, con una certa esperienza alle spalle. Tutt’al più Bethers potrebbe tornare utile come riserva, ma anche in quel caso non è da escludere che si possano trovare sul mercato profili più affidabili.

 

Terzini destri

A proposito di esperienza, notevole è quella di Ciccio Rapisarda, che prima di tornare al Catania ha militato in terza serie ininterrottamente dal 2014/15 in poi. Nella stagione 2021/22 è stato titolare nella Triestina che ha concluso il campionato al 5° posto. Le prestazioni offerte con la maglia etnea, seppur in una categoria inferiore, confermano l’idoneità del numero 5 a ritagliarsi uno spazio da protagonista anche in Serie C. L’altro terzino destro in organico, Aniello Boccia, si è rivelato un prospetto che potrebbe fare al caso di molte squadre, anche di Lega Pro, in virtù della propria duttilità e della propria età, ma difficilmente troverebbe posto in una squadra di vertice. Ad ogni modo, una soluzione intelligente che il Catania potrebbe adottare sarebbe quella di confermarlo e poi girarlo in prestito ad un altro club di C.

 

Difensori centrali

Centrali di ruolo il Catania ne ha 3 (Somma, Lorenzini e Castellini) e, sulla base del rendimento tenuto nel corso della stagione 2022/23, appaiono avere tutti le carte in regola per ben disimpegnarsi anche nel prossimo campionato. Nel caso specifico di Somma e Lorenzini, inoltre, giocano a loro favore le esperienze pregresse maturate in terza serie (anche se occorrerà valutare i tempi di recupero del difensore romano, che ha chiuso anticipatamente il campionato per un infortunio). Laddove la società optasse per un tecnico fautore della difesa a 3, si potrebbe partire quindi da una base solida. Che andrebbe comunque ulteriormente irrobustita attraverso nuovi acquisti che innalzino il tasso tecnico della formazione titolare.

 

Terzini sinistri

E’ stato un po’ il tallone d’achille del Catania 2022/23, al quale si è egregiamente sopperito grazie ad uno straordinario Castellini. Quest’ultimo, se confermato (come appare plausibile) potrà fungere da alternativa anche in questa posizione, ma appare opportuno puntare su giocatori di ruolo. Di certo non su Pedicone e Lubishtani, entrambi giovani che hanno avuto poco spazio nel campionato di Serie D alle falde dell’Etna.

 

Mediani e Centrocampisti

Uno dei reparti che presenta le maggiori incognite. Un primo importante nodo è legato al futuro di Ciccio Lodi: il capitano etneo ha disputato una buona stagione, ma il peso dell’età si fa sentire, com’era già accaduto, del resto, negli ultimi anni disputati dal numero 10 a Catania in Serie C, durante i quali l’impiego del regista era diventato un rebus, con frequenti cambi di posizione da parte dei vari allenatori succedutisi. L’impressione è che Lodi possa essere riconfermato solo nel caso in cui la società individui in lui un punto di riferimento per lo spogliatoio, con la prospettiva di un minutaggio ridotto. Ma se venisse confermato l’attuale format del regolamento sulle rose (lista composta da un numero massimo di 24 giocatori), occorrerebbe ponderare bene tale eventualità.

Peppe Rizzo e Marco Palermo, invece, per età e caratteristiche fisiche appaiono elementi che possono sposarsi bene con le peculiarità della Serie C, specialmente nel ruolo di rincalzi. Altrettanto si potrebbe affermare con riferimento all’interessantissimo (in ottica futura) 2004 Vitale, ma la “sopravvivenza” della Sampdoria, proprietaria del cartellino, apre diversi scenari: il club blucerchiato potrebbe aprire a un nuovo prestito, ma anche valutare di trattenere il giocatore, o dirottarlo altrove.

Chances praticamente nulle di permanenza per gli altri centrocampisti in organico (Alessandro Russotto, Baldassar, Buffa, Di Grazia), tutti giovani che hanno trovato pochissimo spazio e che non sembrano avere le carte in regola per tornare utili ad una squadra d’alta classifica di terza serie.

 

Esterni offensivi e Trequartisti

La batteria di ali, fantasisti e mezzepunte del Catania è oltremodo corposa. Il giocatore che ha destato maggiori consensi è indubbiamente Marco Chiarella, sia per il talento evidenziato che per la carta d’identità (è un 2002). Fattori che lo rendono un profilo appetibile, anche al netto della fragilità fisica testimoniata da qualche infortunio di troppo. Il problema, nel suo caso, sta nel gentlemen’s agreement stretto con il Pescara, che ha liberato il calciatore per consentire il suo tesseramento in Serie D, con la promessa di ridiscutere insieme al Catania il destino del ragazzo a fine stagione. Pescara che nel frattempo è impegnato nei playoff e che potrebbe cambiare programmi a seconda della categoria in cui militerà nella prossima stagione. Il ragazzo, comunque, gradirebbe restare a Catania, come dichiarato ai nostri microfoni in occasione della intervista-premiazione per la targa "Uomo Copertina 2023" a lui consegnata dalla nostra redazione.

Due elementi in odor di possibile riconferma sono la “Zanzara” De Luca ed Andrea Russotto. Entrambi hanno ripagato la fiducia concessa loro da Ferraro fornendo un buon contributo in termini di gol e assist alla vittoria del campionato, anche se, ad onor del vero, dall’attaccante ex Triestina ci si aspettava qualcosa in più. E’ anche vero che in Serie C un giocatore con le sue caratteristiche, probabilmente, si troverà più a suo agio e potrebbe far meglio. Nella stessa categoria, negli ultimi anni catanesi, Russotto si è invece visto soltanto a sprazzi, anche a causa di qualche problema fisico. Ragion per cui, anche in caso di permanenza, non si può parlare nel loro caso di titolarità certa.

Altri due giocatori esperti sono Sarno e Giovinco che però, per motivi diversi, sarà difficile rivedere a Catania anche l’anno prossimo. Il primo ha patito un grave infortunio e, tenuto conto della carta d’identità, non sembra un elemento sul quale conviene puntare in ottica futura. Il secondo è reduce da un’annata complicata, contraddistinta da poco spazio e pochi acuti. Peraltro, nelle ultime stagioni disputate in terza serie, raramente ha giocato in squadre di vertice e, quando lo ha fatto (Imolese e Renate) non era un titolare fisso. Anche il futuro di Michele Forchignone, l’ultimo esterno in organico, sembra lontano da Catania. Il ragazzo è di proprietà del Sassuolo ed è verosimile che andrà a giocare in una piazza dove gli venga garantito maggiore spazio per proseguire in modo proficuo la propria crescita professionale.

 

Attaccanti

Nutrito anche il reparto dei numeri nove. Il Catania ne annovera ben 4, ma l’unico che appare nelle condizioni di essere riconfermato è Manuel Sarao, uno dei pilastri dell’11 titolare di Ferraro, che possiede caratteristiche tali da renderlo un profilo utile per qualunque tecnico che raccoglierà la pesante responsabilità di guidare i rossazzurri nel prossimo campionato. Come nel caso di altri “riconfermabili”, anche per il numero 99 vale il ragionamento di una permanenza che però non equivarrà ad un "posto fisso" garantito tra i titolari. Anche perché, indubbiamente, la società andrà a caccia del classico bomber “gollifero”. Conferma molto difficile, se non impossibile, per gli altri attaccanti. Litteri e Jefferson hanno qualche anno di troppo sul groppone, col primo che è reduce da una stagione di sostanziale inattività e proveniva altresì da un’annata non esaltante a Trieste. Certo, un Litteri tirato a lucido potrebbe far comodo, ma la sensazione è che si voglia puntare su profili che possano dare maggiori garanzie tecniche e fisiche. De Respinis, invece, non ha il pedigree da attaccante da squadra competitiva di Serie C, avendo fatto spesso la spola con la Serie D e non ha neanche lasciato il segno più di tanto a Catania.