Catania-Casertana 3-0: Riscatto immediato!

Gruppo unito, valore aggiunto!

Gruppo unito, valore aggiunto! 

L'analisi della gara del 'Massimino' vinta nettamente dai rossazzurri di Baldini

Eternamente Stefania
Minuto zero. Il sole primaverile del 25 Aprile 2021 illumina per la prima volta la targa che sancisce ufficialmente l’intitolazione della Tribuna Stampa dello stadio “Angelo Massimino” a Stefania Sberna, speaker dell’Elefante per trent’anni scomparsa prematuramente lo scorso 23 Marzo. Una cerimonia sobria, ma assai intensa e toccante, in presenza delle autorità cittadine, il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore allo sport Sergio Parisi, la dirigenza rossazzurra, nella figura del direttore Maurizio Pellegrino, la famiglia dell’indimenticabile Stefania, la sorella Gabriella, il marito Salvo e le figlie Federica e Giulia, insieme ai giornalisti accreditati, in primis Francesco La Rosa di ReiTv fautore dell’iniziativa. Il giusto tributo ad una giornalista ed innamorata dei colori rossazzurri che per sei lustri ha seguito il Catania in tutte le categorie e in tutti gli stadi d’Italia. Sarà sempre con noi, al “Massimino”, nel cuore e nella mente, così come il suo nome impresso nella targa realizzata dal nostro grafico Bruno Marchese e dallo stampatore Alfio Di Stefano, ieri presenti allo stadio su invito della famiglia di Stefania e del club etneo.

Da sx verso dx: Maurizio Pellegrino, Salvo La Spina, Sergio Parisi, Salvo Pogliese, Giulia La Spina, Federica La Spina e Gabriella Sberna 



Il miglior Catania…della stagione
Se mister Francesco Baldini, nella conferenza stampa post-gara di ieri, si è lasciato andare annuendo che quello visto con la Casertana fosse il “miglior Catania della sua gestione”, noi, andiamo oltre, aggiungendo che si tratta del “miglior Catania della stagione 2020/21”. Nonostante le defezioni importanti, soprattutto nel reparto avanzato (Sarao, Di Piazza e in extremis Russotto, stoppato da una botta al ginocchio presa in allenamento) e le condizioni non al top di altri (vedi Welbeck e il subentrante Manneh), i rossazzurri hanno giocato una partita ad altissima intensità, con cambi di gioco continui e precisi, un gioco fluido e ben articolato, che ha messo alle corde per buona parte dell’incontro la Casertana, decima forza del Girone C di Serie C. Vero è che i “falchetti” di mister Maurizio Guidi giungevano con la poco lusinghevole etichetta della peggior difesa del girone – dato confermato non solo dalle tre marcature etnee – ma è altrettanto vero che il “quarto attacco più prolifico in trasferta del raggruppamento meridionale” è rimasto a bocca asciutta, facendo passare un pomeriggio da spettatore al portiere rossazzurro Martinez. Demeriti della Casertana, ma anche tanti, tanti meriti del Catania di Baldini, abile a riscattarsi prontamente dalla bruciante sconfitta rimediata in quel di Catanzaro sette giorni prima. Riscatto doveva essere e riscatto è stato, grazie alla forza di un gruppo che appare coeso in ogni sua componente, dentro e fuori dal campo. Insomma, i presupposti giusti per affrontare nel miglior dei modi quei play-off sempre più vicini.

Dall’Oglio “falso nueve”, la mossa vincente
La lettura della distinta ufficiale del Catania di ieri ha generato in seno ali addetti ai lavori stupore e, ad esser onesti, anche un po’ di scetticismo. Il 4-3-1-2 con Dall’Oglio trequartista (sulla carta…) alle spalle dell’inedito tandem offensivo composto da Reginaldo e Golfo (fra i migliori) destava qualche perplessità di troppo sulla reale incisività degli in zona-gol anche al cospetto della peggior retroguardia del girone. Tuttavia, scetticismo e perplessità hanno fatto prestissimo le valigie, dando ragione alle scelte tecniche adottate da mister Baldini, con un Dall’Oglio in versione falso nueve, abile a dar fastidio ai centrali campani ed a crear spazio per gli inserimenti del brasiliano (autore del secondo gol) e dell’ex Trapani. Scelte azzeccate, figlie dell’emergenza ma soprattutto della bravura del mister di Massa di saper leggere bene gare e caratteristiche dei giocatori in organico, inserendoli nei ruoli giusti. Benissimo l’attacco, altrettanto il centrocampo, con Welbeck, Maldonado (palo clamoroso colpito su punizione dal sudamericano) e dal redivivo Izco, autore di un’ora di gioco a buon livello. Molto bene anche la difesa, con la coppia Silvestri-Giosa (il potentino autore del terzo gol) che appare ben assortita. Bene anche sugli esterni, soprattutto Calapai, stantuffo sulla destra, protagonista in occasione dell’autorete di Avella che sblocca la gara dopo pochi minuti.


Reginaldo realizza la rete del 2 a 0 



Come il Bari milionario
A prescindere da come finirà questa stagione, se il Catania uscirà al primo turno o arriverà fino alla finalissima, a 90 minuti dalla fine della regular season c’è un dato che leggendo la classifica cattura l’attenzione anche dei meno attenti: il Catania, costruito con un budget ristretto da Maurizio Pellegrino e Vincenzo Guerini, ha lo stesso ruolino di marcia del Bari milionario di ADL.: 17 vittorie, 9 pareggi e 9 sconfitte. Identico! Numeri emblematici che da una parte certificano il fallimento totale di un progetto che fa acqua da tutte le parti (i pugliesi addirittura rischiano di piazzarsi al quinto posto…) mentre dall’altra sottolineano la competenza di una dirigenza abile a forgiare un gruppo coeso, avente dei valori tecnici considerevoli per la categoria. In soldoni, una base di partenza importante sulla quale costruire il Catania che verrà.

A Foggia per ipotecare il 5° posto
Gli ultimi novanta minuti della stagione regolare vedranno il Catania impegnato allo “Zaccheria” di Foggia, in una sfida che ha il sapore di play-off. I satanelli, ieri usciti con le ossa rotte da Castellammare di Stabia, occupano la settima posizione in classifica in coabitazione con il Palermo ma con il vantaggio – non indifferente – derivante dalla miglior differenza punti/reti negli scontri diretti sui rosanero. Assaggio di play-off, quindi, fra due squadre che cercheranno la vittoria per tenersi strette rispettivamente quinta e settima piazza, posizioni che nel primo turno dei play-off garantiscono il turno casalingo e due risultati su tre per accedere al turno successivo. In Puglia, mister Francesco Baldini, dovrà fare a meno di Giosa (squalificato dopo il giallo beccato con la Casertana) e verosimilmente anche di Tonucci (positivo al Covid-19). Da valutare le condizioni di altri elementi, vedi Sarao, Di Piazza, Russotto e Piccolo, il cui recupero è fondamentale in vista della “lotteria” dei play-off, e fare attenzione alla lista dei diffidati (che comprende i vari Albertini, Maldonado, Russotto, Sarao, Silvestri e Zanchi) elenco ricco che verrà azzerato al termine della stagione regolare.