Baldini: ''Le assenze non mi spaventano, ho fiducia in tutti i ragazzi''

Mister Francesco Baldini

Mister Francesco Baldini 

Le parole del tecnico rossazzurro alla vigilia della gara col Foggia

A meno di ventiquattro ore dalla gara col Foggia, in programma domenica 14 novembre 2021, allo stadio "Angelo Massimino", il tecnico rossazzurro Francesco Baldini ha analizzato i 'temi caldi' in funzione alla gara coi satanelli: “Stiamo bene, anche perché abbiamo una partita di sofferenza. Mentalmente stiamo bene. Mancano diversi giocatori, ma sono straconvinto che i ragazzi faranno la prestazione anche domani. Non mi spaventano le assenze, ho fiducia in tutto l’organico. Giochiamo in casa, abbiamo instaurato un legame importante con loro, ci dà una grossa spinta. Abbiamo voglia di coltivare ancor di più questo aspetto”.

Sui giocatori a disposizione: “Albertini ha più spinta in avanti, Ropolo è più difensore. Maldonado è pronto per il rientro, ha riposato di proposito con la Vibonese proprio per essere disponibile con il Foggia. Biondi mezzala? Assolutamente sì. Kevin ha un ruolo importante, perché è un jolly. Lo tengo in considerazione. Moro in Nazionale ha una valenza importante per tutti i ragazzi, vederlo lì è una grande soddisfazione per tutti. Rosaia penso che sia uno dei giocatori che sia cresciuto di più, sotto molti punti di vista. È un giocatore importante, così come lo sono tutti, ma in questo momento si è guadagnato un posto fra i titolari. Lui ha molto dinamismo, è un professionista di alto livello.”

Su Zeman: “Nell’anno di Napoli, in cui facevo anche il capitano tra l’altro, il suo esonero è stato il più grande rammarico proprio perché l’ho avuto per poco tempo. È un maestro, non rinnego che molte cose che ho imparato vengono dalle sue idee. In ritiro con Zeman? Non ho sofferto mai così tanto… Ho tanti aneddoti da raccontare, è un personaggio che ammiro”
Il rientro di Pinto e Piccolo: “Ci siamo sentiti ieri, si stanno curando, credo che fra una decina di giorni potranno rientrare”.
“Abbiamo fatto rotolare sempre il pallone sul campo. Io ho giocato a calcio sempre per il gusto di giocare, non per i soldi. E quando una squadra ha dei valori sani, pensa solo al pallone e non ad altro. Quando si parlava solo di problemi societari a me bastava far rotolare il pallone per vedere l’entusiasmo del bimbo che gioca a calcio. Questi ragazzi hanno proprio questo: l’entusiasmo che hanno i bimbi quando iniziano a giocare a calcio”.

Sulle convocazioni dei due elementi della Primavera:“Tropea è un ragazzo che ha molta gamba, ovvero velocità, intensità. Può far l’esterno d’attacco, può fare il terzino, può giocare a tutta fascia. È un giocatore che ha margini di crescita importanti. Panarello è un difensore centrale che sta facendo molto bene in Primavera: questa convocazione è il giusto riconoscimento. Sono molto contento di averli convocati”