Aggiornato: Dec 23, 2006

Il punto sulla 18 giornata


Record stagionale di reti nella 18a giornata di serie A. Continuano a marciare a ritmi vertiginosi Inter e Roma. Le 2 battistrada corrono a velocità stratosferica, regalandosi un Natale da copertina. Malgrado il record eguagliato (11 vittorie consecutive; il primato apparteneva alla Roma) l’Inter ha sofferto molto contro un’Atalanta super nel primo tempo, poichè manovrata sapientemente dal trascinatore Doni (pregevole la rete del momentaneo vantaggio siglata con precisione chirurgica dal capitano bergamasco). Dall’inizio del torneo ai giocatori di Mancini gira tutto per il verso giusto. E se Adriano si è svegliato dopo un lunghissimo letargo (non segnava da più di 8 mesi) e il difensore atalantino Loria è stato protagonista di un clamoroso harakiri, ciò vuol dire che è davvero l’anno dell’Inter. Salvataggi sulla linea di porta, legni colpiti dagli avversari in giornata storta, qualche aiutino da parte della dea bendata e del direttore di gara di turno, uniti all’evidente strapotere tecnico-atletico dei Mancini boys non lasciano molte speranze alla Roma di Spalletti. I giallorossi hanno piegato all’Olimpico il Cagliari del neo-tecnico Colomba con disarmante semplicità. Nel festival del gol brasiliano (il 2 a 0 è stato firmato da Taddei e dallo scatenato Mancini) spicca la prestazione quadrata di un team disposto a giocasi fino alla fine le proprie chances per la conquista del tricolore.
In zona Champions continua ad alternare prove roboanti a performance decisamente modeste il Palermo del vacillante Guidolin. Contro un Siena votato in toto al catenaccio, i rosanero non hanno saputo sfruttare la supremazia tecnico-tattica palesata nei primi 20 minuti di gara. Così, dopo il vantaggio firmato dal brasiliano Simplicio con una potente stoccata da fuori area, i toscani hanno approfittato delle amnesie difensive di Barzagli e soci per pareggiare (1 a 1 con rete di testa dell’ex rosanero Rinaudo) e sfiorare addirittura il sorpasso. Ancora una volta il presidente del Palermo Zamparini è montato su tutte le furie al termine della sofferta prestazione dei suoi a Siena, scagliando i suoi vibranti strali nei confronti del tecnico Guidolin e dei suoi giocatori.
Veleggia con autorevolezza al quarto posto lo strepitoso Catania di Pasquale Marino. Contro una Sampdoria temibile in contropiede e ben messa in campo da mister Novellino, i rossazzurri hanno compiuto l’ennesimo miracolo in una stagione da urlo. Assestatisi al quarto posto, con un match da recuperare (contro l’Empoli), gli etnei dimostrano di valere l’elettrizzante posizione in classifica. I ragazzi di Marino sciorinano un gioco veloce ed attento, a tratti brillante (soprattutto in fase di possesso palla) ed estremamente redditizio. Il Catania sogna, ma restare con i piedi per terra è un imperativo categorico assoluto che la squadra e i tifosi non possono dimenticare in vista del nuovo (impegnativo) anno. I prodromi per continuare a giocare un ottimo calcio fino alla fine del campionato ci sono tutti. Sarà necessario però conservare la medesima umiltà e la stessa voglia di stupire che hanno caratterizzato lo splendido 2006.
Sonora sconfitta interna per l’Udinese di Galeone (0 a 3), sommersa nella prima frazione di gara da un Milan che, sebbene sia ancora tartassato da una incredibile serie di infortuni (anche Kakà e Kaladze hanno dato forfait a partita in corso), ha ritrovato la fortuna e il cinismo che all’inizio della stagione difettavano agli uomini di Ancelotti. Sono andati in rete per i rossoneri Kakà (penalty), Gilardino (giunto a quota 6 reti) e il redivivo Oliveira (2° centro per il brasiliano).
Prosegue il trend positivo della scoppiettante Fiorentina guidata dalla terribile accoppiata Mutu-Toni. Il rumeno (10 reti) e il centravanti della nazionale italiana (9 squilli all’attivo) lanciano i viola verso un girone di ritorno che si annuncia assai combattuto per la conquista del quarto posto, più che per la vittoria del campionato. Alla quarta piazza punta con decisione anche la Lazio, che si è imposta a Parma con un meritato 3 a 1. Scorpacciate di reti per l’Ascoli (3 a 0 contro il nervoso Chievo di Del Neri) e per la Reggina, che ha travolto l’Empoli con un sonoro 4 a 1. Il Torino, in vantaggio grazie ad una precisa incornata di Cioffi, si è fatto agguantare sull’1 a 1 dal Livorno trascinato dal solito Lucarelli.
Appuntamento con il campionato a sabato 13 e domenica 14 gennaio per l’ultima giornata di serie A. Buon Natale a tutti i nostri lettori.


Biagio Scaletta

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