Aggiornato: Nov 26, 2006
Il punto sulla 13a giornata di serie A
Ha deluso la Fiorentina, che nel derby toscano contro un pugnace Siena, si è fermata sull’1 a 1 (Mutu ha risposto ad Antonini). Le ultime posizioni nella graduatoria effettivamente inguaiano anche i campioni più rinomati come Toni, o le squadre belle da vedere come la Fiorentina di Prandelli. Delle difficoltà che si provano a dover risalire dalle retrovie potrebbe tracciare un avvincente saggio il Milan di Ancelotti, che sabato sera ha piegato (1 a 0), non senza soffrire fino all’ultimo minuto, un Messina in preoccupante discesa. I siciliani hanno smarrito lo smalto e l’autorevolezza che avevano contraddistinto le prime uscite e adesso navigano senza sorriso a metà classifica. Risorge il Chievo (2 a 0 all’Udinese con doppietta del nigeriano Obinna nell’altro anticipo giocato sabato), così come il Torino, che ha inanellato la seconda vittoria consecutiva. Il 2 a 1 conquistato con saggezza contro una lanciatissima Atalanta la dice lunga sui mezzi che i granata posseggono da un punto di vista tecnico-atletico per fare bella figura nel palcoscenico che più conta. Successi interni per un Catania concreto e incerottato (2 a 0 al Parma), per la Lazio (3 a 1 con l’ennesimo capolavoro balistico del macedone Pandev all’Ascoli di Sonetti) e per l’Empoli di Cagni (Vannucchi ha siglato la rete del trionfo sul Cagliari sciupone di Giampaolo). Al Palermo di Guidolin sono affidate le speranze di quanti vorrebbero che il torneo rimanesse aperto fino alla fine della stagione sportiva. Se battessero la corazzata Inter di Mancini nel posticipo della 13a giornata al “Barbera”, i rosanero non solo riaprirebbero il campionato, ma si candiderebbero per la vittoria del tricolore. Però, al di là dei propositi di gloria del presidente Zamparini, che ha pronosticato un roboante 4 a 1 per i suoi, il compito dei ragazzi di Guidolin, privi dei pilastri Simplicio e Di Michele, appare alla vigilia decisamente arduo. Biagio Scaletta Commenta l'articolo sul muro |