Aggiornato: Nov 26, 2006

Il punto sulla 13a giornata di serie A


La 13a giornata conferma il buon momento della Roma. La squadra della capitale trainata da un ispirato Totti. Due i gol che il “pupone” di Spalletti ha rifilato alla Sampdoria di Novellino: due autentiche gemme, con particolare menzione per il sinistro al volo del momentaneo 1 a 4. Al di là della splendida doppietta, Totti ha preso per mano la sua Roma ed è pronto a giocare tutte le sue carte per non rinunciare ad un sogno che sembra comunque inarrivabile: la vittoria del massimo campionato. Oltre alla scorpacciata di reti di Marassi (2 a 4 per la Roma), l’altra gara decisamente spettacolare per le emozioni che ha saputo regalare è andata in scena al “Granillo” di Reggio Calabria. Un Livorno autorevole sembrava aver inchiodato grazie alle reti di Galante e Cristiano Lucarelli gli uomini di Mazzarri al termine di un primo tempo da incubo per la formazione calabrese. Nella ripresa, invece, si concretizzava il miracolo calabrese: Bianchi accendeva la speranza e Leon siglava il meritatissimo gol del 2 a 2. Quella vista al “Granillo” è una formazione davvero compatta e ben registrata da mister Mazzarri e, qualora la condizione psico-fisica dovesse continuare ad assistere gli amaranto calabresi, la salvezza non sarebbe una chimera.
Ha deluso la Fiorentina, che nel derby toscano contro un pugnace Siena, si è fermata sull’1 a 1 (Mutu ha risposto ad Antonini). Le ultime posizioni nella graduatoria effettivamente inguaiano anche i campioni più rinomati come Toni, o le squadre belle da vedere come la Fiorentina di Prandelli. Delle difficoltà che si provano a dover risalire dalle retrovie potrebbe tracciare un avvincente saggio il Milan di Ancelotti, che sabato sera ha piegato (1 a 0), non senza soffrire fino all’ultimo minuto, un Messina in preoccupante discesa. I siciliani hanno smarrito lo smalto e l’autorevolezza che avevano contraddistinto le prime uscite e adesso navigano senza sorriso a metà classifica.
Risorge il Chievo (2 a 0 all’Udinese con doppietta del nigeriano Obinna nell’altro anticipo giocato sabato), così come il Torino, che ha inanellato la seconda vittoria consecutiva. Il 2 a 1 conquistato con saggezza contro una lanciatissima Atalanta la dice lunga sui mezzi che i granata posseggono da un punto di vista tecnico-atletico per fare bella figura nel palcoscenico che più conta. Successi interni per un Catania concreto e incerottato (2 a 0 al Parma), per la Lazio (3 a 1 con l’ennesimo capolavoro balistico del macedone Pandev all’Ascoli di Sonetti) e per l’Empoli di Cagni (Vannucchi ha siglato la rete del trionfo sul Cagliari sciupone di Giampaolo).
Al Palermo di Guidolin sono affidate le speranze di quanti vorrebbero che il torneo rimanesse aperto fino alla fine della stagione sportiva. Se battessero la corazzata Inter di Mancini nel posticipo della 13a giornata al “Barbera”, i rosanero non solo riaprirebbero il campionato, ma si candiderebbero per la vittoria del tricolore. Però, al di là dei propositi di gloria del presidente Zamparini, che ha pronosticato un roboante 4 a 1 per i suoi, il compito dei ragazzi di Guidolin, privi dei pilastri Simplicio e Di Michele, appare alla vigilia decisamente arduo.


Biagio Scaletta

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