Aggiornato: Nov 12, 2006
Il punto sulla 11a giornata di serie A
La lotta per lo scudetto dunque inizia a delinearsi compiutamente. L’Inter, sebbene appaia nettamente favorita rispetto ai siciliani e alla Roma, dovrà fare i conti soprattutto con le sue amnesie e dimostrare di essere completamente matura per il trionfo nel massimo campionato. Da questo punto di vista l’agevole (sulla carta) trasferta di Parma non può essere considerato un test probante. Molto più interessante a tal proposito la sfida tra i rosanero e i nerazzurri tra 2 settimane al “Barbera”. Sabato sera la Roma ha affossato ancor di più il morale del Milan di Ancelotti. Con un ritrovato Totti (doppietta per il capitano romanista) e con uno spirito di squadra davvero notevole, gli uomini di Spalletti si sono imposti prepotentemente a Milano. I rossoneri precipitano così nel baratro e al di là delle pretestuose giustificazioni addotte dalla dirigenza (in tema di responsabilità arbitrali) e dallo staff tecnico-atletico (preparazione deficitaria a causa del preliminare di Champions e della sentenza di “Calciopoli”), si ritrovano quasi al giro di boa con una classifica scoraggiante e il morale sotto i tacchi. Vola la Sicilia anche grazie ad un Catania coraggioso e mai domo. Sotto 2 a 1 contro un Livorno organizzato a centrocampo, pungente in attacco con la coppia Bakayoko-Paulinho, ma disastroso in difesa, i rossazzurri di Marino hanno lottato fino alla fine con grinta, determinazione e voglia di portare a casa l’intera posta in palio. E grazie alla spinta del vulcanico “Massimino” gli etnei hanno recuperato lo svantaggio con una superba stoccata di Caserta ed effettuato il sorpasso grazie al gol di rapina dell’onnipresente Corona. Il Messina invece è stato riacciuffato dal Cagliari nei minuti finali. Cordova e Riganò (capocannoniere con 8 sigilli) avevano illuso i giallorossi di Giordano. Seppur privi del bomber trascinatore Suazo, i sardi hanno riequilibrato al fotofinish le sorti di un match che sembrava perduto con Esposito e Conti (al ’93). Continua ad accumulare fieno in cascina l’Empoli di Cagni. Ai toscani, dinanzi ad un arrembante ma spuntato Ascoli, è bastato l’acuto di Buscè ad inizio gara per trionfare in terra marchigiana. Travolgenti le prestazioni della Lazio (5 a 0 all’Udinese con doppiette di Rocchi e Mauri e perla di Oddo su calcio di punizione) e della Sampdoria (3 a 0 al derelitto Chievo in virtù del gol di Bonazzoli e della doppietta di Quagliarella). L’ottima Reggina di Mazzarri si è imposta con autorevolezza e fortuna sul campo del Siena. Il penalty trasformato con freddezza e precisione da Bianchi ha cancellato lo sgradevole segno meno dalla graduatoria. I calabresi adesso hanno 0 punti e possono guardare con maggiore serenità al prosieguo del campionato. Tuttavia, ai ragazzi di Mazzarri servirà il medesimo spirito di sacrificio e lo stesso furore agonistico per conquistare una salvezza che, per quanto visto finora, meritano ampiamente. Biagio Scaletta Commenta l'articolo sul muro |