UFFICIALE: Marotta al Vicenza Virtus
- di Enrico Salvaggio
- 13 Jul 2019 8:11
L'attaccante saluta a titolo definitivo.
Attraverso il proprio sito, "Il Calcio Catania comunica di aver ceduto il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Alessandro Marotta, a titolo definitivo, alla società L.R. Vicenza Virtus."
Esperienza deludente
Dopo aver irritato (e sedotto) i tifosi etnei col proprio atteggiamento durante la semifinale dei playoff della stagione 2017/18, quando indossava la maglia della Robur Siena, Marotta è stato l'acquisto rossazzurro più reclamizzato nell'ambito della sessione di mercato estiva del 2018. Nonostante il Catania disponesse già del capocannoniere del proprio girone, Davis Curiale, e nonostante il tecnico Sottil prediligesse un modulo che prevede un solo centravanti (il 4-2-3-1), l'attaccante campano è stato acquistato a furor di popolo e su di lui le aspettative erano altissime.
Dopo un buon inizio di stagione, col timbro in Coppa Italia con l'Hellas Verona ed una buona intesa mostrata con Lodi e Curiale nelle primissime giornate di campionato, il giocatore si è via via spento, lasciandosi andare, oltre che a prestazioni inconcludenti, anche a comportamenti non sempre professionali, come la reazione fuori luogo contro mister Novellino a Reggio Calabria, al momento della sostituzione. Un rendimento che ha deluso tifosi e società, non attenuato dagli sporadici exploit, quali il grandissimo gol contro la Cavese (controllo e sinistro al volo sotto l'incrocio dalla lunga distanza) o la zampata di Catanzaro, match in cui denotò, una tantum, un'ottima intesa con Di Piazza.
Marotta saluta Catania con un bottino di 37 presenze (30 in Serie C, 5 ai playoff, 2 in Coppa Italia) e di 10 reti (8 in campionato, 1 ai playoff ed 1 in Coppa Italia). Comunque vada, la sua cessione farà discutere: ai tanti spazientiti dall'attaccante fanno da contraltare diversi tifosi e addetti ai lavori che continuano a considerare l'ex Benevento un elemento di spessore per la categoria, non inferiore agli altri attuali centravanti rossazzurri, che avrebbe potuto meritare una seconda chance.
Esperienza deludente
Dopo aver irritato (e sedotto) i tifosi etnei col proprio atteggiamento durante la semifinale dei playoff della stagione 2017/18, quando indossava la maglia della Robur Siena, Marotta è stato l'acquisto rossazzurro più reclamizzato nell'ambito della sessione di mercato estiva del 2018. Nonostante il Catania disponesse già del capocannoniere del proprio girone, Davis Curiale, e nonostante il tecnico Sottil prediligesse un modulo che prevede un solo centravanti (il 4-2-3-1), l'attaccante campano è stato acquistato a furor di popolo e su di lui le aspettative erano altissime.
Dopo un buon inizio di stagione, col timbro in Coppa Italia con l'Hellas Verona ed una buona intesa mostrata con Lodi e Curiale nelle primissime giornate di campionato, il giocatore si è via via spento, lasciandosi andare, oltre che a prestazioni inconcludenti, anche a comportamenti non sempre professionali, come la reazione fuori luogo contro mister Novellino a Reggio Calabria, al momento della sostituzione. Un rendimento che ha deluso tifosi e società, non attenuato dagli sporadici exploit, quali il grandissimo gol contro la Cavese (controllo e sinistro al volo sotto l'incrocio dalla lunga distanza) o la zampata di Catanzaro, match in cui denotò, una tantum, un'ottima intesa con Di Piazza.
Marotta saluta Catania con un bottino di 37 presenze (30 in Serie C, 5 ai playoff, 2 in Coppa Italia) e di 10 reti (8 in campionato, 1 ai playoff ed 1 in Coppa Italia). Comunque vada, la sua cessione farà discutere: ai tanti spazientiti dall'attaccante fanno da contraltare diversi tifosi e addetti ai lavori che continuano a considerare l'ex Benevento un elemento di spessore per la categoria, non inferiore agli altri attuali centravanti rossazzurri, che avrebbe potuto meritare una seconda chance.