Tutto fa Brodic...

Esultanza di gruppo per un meritato secondo posto...

Esultanza di gruppo per un meritato secondo posto... 

Max Licari sulla tennistica vittoria degli etnei sul Rende. ok Barisic e Porcino, bene Russotto, promessa Brodic. Ora, i playoff!

Un finale che restituisce fiducia
La tennistica vittoria ottenuta dai rossazzurri sul Rende nell’ultima giornata di campionato va letta come una potente iniezione di fiducia a un ambiente notevolmente depresso e abbattuto dopo le due decisive sconfitte consecutive subite con Trapani e Matera. Tale fondamentale aspetto psicologico risulta, paradossalmente, maggiormente decisivo del conseguimento del meritato secondo posto ai danni di un Trapani sonoramente sconfitto a Cosenza. Deve far riflettere, infatti, come i granata di Calori, in questo ultimo scorcio di torneo, abbiano conseguito i tre punti solo al “Massimino”, a conferma di quanto abbia contato proprio la “testa” più che il fattore tecnico nello scontro diretto giocato un paio di settimane fa. Ciò significa che, in proiezione playoff, il Catania dovrà in primis puntare a fortificarsi in tal senso, per poi decidere quale assetto tattico assumere o quali scelte tecniche proporre. Gli spareggi, soprattutto nella configurazione attuale, sono un autentico terno al lotto e affrontarli con il piglio giusto, dopo aver evitato un paio di pericolosissime gare “da dentro o fuori”, sarà l’imperativo categorico cui uniformarsi per tutti, dalla squadra ai tifosi, alla stessa stampa al seguito. Siamo sicuri che il medesimo Lucarelli sia contento di questo epilogo, malgrado le dichiarazioni di qualche giorno fa possano far pensare il contrario. Importante, dunque, non disperdere questa significativa “ricarica” di autostima nei 24 giorni che ci condurranno alla prima partita dei playoff, quella d’andata (e in trasferta) della seconda fase nazionale. Dobbiamo metterci in testa che le polemiche sterili non portano a nulla, servono solo a “scaricare” un gruppo che già nei momenti cruciali del campionato ha dimostrato di patire determinate pressioni. Pertanto, è necessario remare tutti nella stessa direzione, contribuire a creare fiducia e assicurare tranquillità alla squadra durante la lunga preparazione a Torre del Grifo. Il tempo per provare e riprovare gli schemi e gli uomini più adatti c’è tutto, sarebbe deleterio sprecarlo in recriminazioni. La realtà è che ormai il torneo è finito, il risultato è questo e le parole o le accuse più o meno velate non assegneranno al Catania la promozione diretta: la Serie B dovremo guadagnarcela sul campo, con il sangue e il sudore, tutti noi, nessuno escluso. Ciò non significa sottrarsi alle analisi e ai bilanci, sottolineare ciò che ha funzionato meglio o peggio. Non significa chiudere gli occhi o edulcorare una realtà comunque complessa. Significa essere realisti e avere a cuore il futuro del Catania, ponendo le condizioni affinché si possano giocare questi benedetti spareggi nel modo più funzionale possibile. Non dimenticando, comunque, come il sodalizio etneo abbia condotto un buon campionato, condito da numeri significativi come il miglior attacco (65 gol realizzati), la miglior differenza reti (+34) e il capocannoniere (Curiale con 15 gol); un campionato in cui, tuttavia, si sono commessi alcuni errori fatali che non hanno consentito ai rossazzurri di raggiungere la promozione diretta, conquistata da un team, il Lecce, certamente non superiore tecnicamente, ma altrettanto sicuramente più continuo e bravo a non fallire gli appuntamenti cruciali con il destino. Si pensi solamente cha come il Catania giunga secondo a 4 lunghezze dai salentini con ben 8 sconfitte sul groppone… lampante come il rammarico aumenti esponenzialmente. Ma, come detto, bando alle recriminazioni! È il momento dell’unità e del sostegno. L’obiettivo è essenziale per il nostro futuro e bisogna raggiungerlo tutti insieme, che siano i 5.000 di Catania-Rende, i soliti 8-9.000 della media spettatori stagionale o i 19.000 di Catania-Trapani. Senza polemiche, senza inutili rimproveri, senza “patenti” da affibbiare. Tutti noi abbiamo a cuore i santi vessilli del Liotru, onoriamoli con l’usuale calore, il tifo da “mille e una notte”. Facciamo vedere di cosa è capace Catania in termini di sostegno e civiltà.

Un Catania sperimentale che mostra un potenziale “giovane”
Al di la dello scontato ritorno al 3-5-2 (chi scrive continua a ritenere il 4-3-3 la soluzione più adatta, ma è opinione strettissimamente personale), ciò che emerge dal rotondissimo 6-1 inflitto a un rilassato Rende è la prova di tre ragazzi che, unitamente a Manneh (non impiegato per motivi fisici), potranno tornare utilissimi durante i playoff. Tre li conoscevamo, Barisic, Porcino e Di Grazia; un altro meno, Fran Brodic. Ebbene, se il buongiorno si vede dal mattino, al netto delle ovvie considerazioni sulla consistenza dell’avversario, l’attaccante croato pare saperci fare in zona rete. Addirittura, è riuscito nell’impresa di “bagnare” il proprio esordio da titolare in maglia etnea con una doppietta che gli ha consentito di uscire tra gli applausi di tutto lo stadio all’atto della sostituzione. Barisic e Porcino, dal canto loro, sulle corsie laterali hanno disputato una partita maiuscola, entrando spesso nelle azioni decisive (bello, per esempio, l’assist dell’ex reggino a Brodic in occasione del terzo gol). Hanno gamba e buone doti tecniche: insieme a Di Grazia, entrato bene in campo al posto di Brodic e bravo ad apporre il sesto sigillo al match, nonché al giovanissimo gambiano, dovranno necessariamente costituire un valore aggiunto durante gli spareggi. Del resto, a Lucarelli mancavano tante pedine, dai difensori Aya (squalificato) e Bogdan, a Lodi, Ripa e Curiale. Tutta gente di primo piano. Ha funzionato il trio centrale arretrato Blondett-Tedeschi-Marchese, ma è da mettere in conto la scarsa pericolosità dell’attacco calabrese, mai capace con i vari Ricciardo, Vivacqua o Ferreira di proporre difficoltà di un certo rilievo (il gol del Rende è giunto da una clamorosa autorete del buon Saretto Bucolo). A centrocampo, meglio rispetto alle ultime uscite Mazzarani, protagonista di un’ottima prima segnatura (settima stagionale) e decisamente bene Rizzo che, oltre a segnare il quinto gol, ha dato sostanza e corsa alla mediana, conferma come il Catania necessiti di almeno un altro elemento di valenza atletica in questo nevralgico settore. Ciò significa che, con il rientro dell’imprescindibile Lodi, proprio lì Lucarelli dovrà compiere scelte precise, qualunque modulo scelga, non dimenticando che il giocatore più forte sotto il profilo atletico a disposizione, Manneh, può essere impiegato da mezzala. Per quanto concerne l’attacco, Russotto, autore della seconda rete, ha fatto comprendere un po’ a tutti di non poter essere messo in discussione al momento: le sue accelerazioni e la sua tecnica appaiono più che rilevanti per lo sviluppo del gioco offensivo. Al di là di Brodic, che comunque ha risposto presente, sarà importantissimo cercare di recuperare Curiale (che si sottoporrà ad accertamenti, nella speranza che il suo acciacco si riveli di entità non elevata) e Ripa, uno che complessivamente ha “ciccato” la stagione, ma che potrà forse rivelarsi finalmente decisivo nel momento più importante. A Lucarelli il compito di presentare il 30 di maggio una squadra pronta, agguerrita e consona alle aspettative dei tifosi.

Arrivederci ai… playoff!!!
Sempre sul pezzo. Calciocatania.com non mollerà una virgola e rimarrà 24 ore su 24 a seguire e sostenere il Catania in questa marcia di avvicinamento alla prima gara degli spareggi promozione. Ci siamo stati, ci siamo e ci saremo. Forever. Let’s go, Liotru, let’s go!!!