Tre af...Fondi d'autore!

Esultanza meritata...

Esultanza meritata... 

Max Licari sul settimo trionfo esterno ottenuto a Fondi. Tris d'eccellenza, Ripa e Curiale sugli scudi. Lucarelli azzecca tutto.

Un Catania formato trasferta
Sette vittorie esterne alla prima giornata del girone di ritorno non si riscontravano in casa Catania dai tempi di Caracalla, se pensiamo che i rossazzurri di Pasquale Marino promossi in A nel 2006, in tutto, racimolarono nove successi fuori dalle mura amiche. Merito di Lucarelli, capace di dare finalmente una mentalità vincente alla squadra. Merito dei giocatori, determinati a non cedere il passo a un Lecce stratosferico (4-0 alla Virtus Francavilla). Merito della società, brava a costruire un team in grado di primeggiare. Del resto, con il secondo miglior attacco e la miglior difesa del torneo non si può che ritrovarsi nei pressi della vetta, così come lo è il Catania (41), a tre punti dai salentini (44), con il Trapani, fermato sul pareggio a Siracusa, adesso un po’ distaccato, ma non fuori dai giochi, avendo a disposizione lo scontro diretto con i giallorossi di mister Liverani in programma proprio nel prossimo turno. Nulla di definito, dunque, ma il trend appare ben chiaro: queste tre squadre, e in particolare Lecce e Catania, hanno molto di più rispetto al resto della truppa. Il 3-1 di Fondi, contro una compagine che nelle dieci partite precedenti aveva racimolato più o meno quanto il Catania ed era stata capace di fermare sul pareggio il Lecce e battere i granata di mister Calori, la dice lunga sulla forza, soprattutto mentale, del gruppo costruito dal tecnico livornese. All’indomani della minicrisi (sconfitta di Trapani e pareggio interno con il Matera) e con la prospettiva di due trasferte insidiose come Rende e Fondi, ci si interrogava sull’effettiva valenza dell’organico allestito da Pietro Lo Monaco, anche in considerazione degli infortuni piovuti contemporaneamente sul groppone dell’Elefante (Lodi, Russotto e Di Grazia su tutti). Ebbene, le prestazioni, la grinta, i numeri forniscono una risposta più che evidente. Il Catania c’è e ci sarà fino in fondo. Sei gol realizzati e uno subito, Curiale capocannoniere (9 reti, come Saraniti), Ripa rinato (3 gol in due gare), performance convincenti delle seconde linee, da Fornito (in rete al “Purificato”) a Bucolo allo stesso centravanti ex stabiese, precedentemente in discussione dopo un girone d’andata deludente. Senza volersi abbandonare a un’euforia fuori luogo, c’è di che rallegrarsi. Contro il volitivo sodalizio laziale guidato da mister Mattei, il Catania ha mostrato fin da subito i galloni del blasone che porta in giro per l’Italia, prendendo in mano il pallino del gioco, realizzando con cinismo il gol del vantaggio, raddoppiando al momento giusto e chiudendo il match con autorità, da squadra consapevole dei propri mezzi. Il risultato non è apparso mai in bilico, sebbene i padroni di casa, mai domi, abbiano profuso grande volontà fino all’ultimo minuto di gara, tanto da siglare, con Galasso, il gol della bandiera. Onore a un Fondi battagliero e qualitativo da centrocampo in su, in specie in Quaini (regista diciannovenne di cui sentiremo parlare in categorie superiori), Lazzari, Nolè e Corvia. Tuttavia, anche il temuto attacco fondano è stato controllato con grande attenzione dal trio difensivo etneo, tanto che solo una volta l’ex centravanti della Ternana è riuscito a liberarsi pericolosamente al tiro in piena area rossazzurra. Insomma, un pomeriggio, l’ennesimo, di goduria per la settantina di tifosi dell’Elefante presenti nel’impianto pontino e per tutti i tifosi catanesi, i quali potranno trascorrere un sereno Natale in previsione dell’ultimo match dell’anno i programma sabato pomeriggio al “Massimino” contro la Casertana, proveniente da una corroborante vittoria interna con il Catanzaro.

Lucarelli, scelte d’alto profilo
Privo degli infortunati "eccellenti" di cui sopra e del centrale difensivo Bogdan (in panca per onor di firma), il tecnico rossazzurro ha predisposto il suo classico 3-5-2 spostando Marchese al centro-sinistra in difesa, Semenzato sulla corsia mancina (chiaro segnale a Djordjevic) ed Esposito sulla destra. In mediana, spazio a Biagianti al centro, con Mazzarani e Fornito ai lati, “garra” e tecnica al servizio della coppia Curiale-Ripa, confermatissima. Un Catania di lotta e di governo che è riuscito a prendere d’infilata fin da subito il Fondi (articolato nel suo consueto 4-3-1-2), in specie sulla destra con Esposito e centralmente con il gran lavoro di Ripa (eccellente la sua prestazione), supportato dagli inserimenti di Mazzarani e Fornito. Il primo gol, infatti, viene al 17’ da una imbucata centrale del capitano per l’ex modenese, abile a crossare per l’accorrente Fornito, abile a sparare imparabilmente in porta. Prima rete per l’ex messinese, ancora una volta protagonista di un match assai positivo. Se mettiamo in conto l’occasionissima di Semenzato al 10’ (miracolo di Elezaj) e il raddoppio di Curiale al 32’ (Esposito per Mazzarani, uscita disperata del portiere di casa e gran botta di Curiale a specchio libero), congiunto al poco o nulla prodotto dal Fondi, possiamo comprendere benissimo la bontà dell’approccio fisico, tecnico, tattico e mentale del Catania a questa partita così importante. Primo tempo impeccabile, concluso con il doppio vantaggio e risultato meritatamente in ghiaccio. Nella ripresa, ovviamente il Fondi ha cominciato a pressare in modo più continuo e più “alto”, mettendo maggiormente in difficoltà un Catania comunque ordinato. Tuttavia, alla sola limpida palla gol fallita da Corvia, si abbina l’ottimo terzo sigillo di Ripa, superbamente servito da Curiale, a chiudere definitivamente i conti, in modo più che cinico. La rete della bandiera di Galasso, così come i cinque cambi per parte, nulla aggiungono a un canovaccio scritto fin dai primi minuti del match. Catania di categoria superiore, Fondi volenteroso e dotato di alcuni buoni giocatori, sebbene assai fragile difensivamente (disastrosi, in particolare, Vastola e Paparusso).

Con la Casertana, chiudere il 2017 in bellezza
Bisogna evitare di ripetere l’errore commesso con la Sicula Leonzio. Rimanere concentrati e chiudere l’anno con una vittoria capace di mantenere il Catania agganciato al treno del Lecce, peraltro impegnato nel difficile match di Trapani, risulta l’imperativo categorico. Inoltre, con tutta probabilità, al “Massimino” vi sarà un pubblico straordinario, in concomitanza con le feste e l’imminente Capodanno. Non fallire, Catania! Let’s go, Liotru, let’s go!!!