Russotto: "Possiamo arrivare fino alla fine e vincere i play-off"

Andrea Russotto

Andrea Russotto 

Le parole del numero 7 rossazzurro, intervenuto nel pomeriggio in sala stampa a Torre del Grifo

Oltre al mister Cristiano Lucarelli, oggi ha parlato nella sala conferenze di Torre del Grifo, quartier generale rossazzurro, anche l'attaccante Andrea Russotto, autore di 4 reti nel campionato in corso con la maglia del Catania, l'ultima domenica scorsa a Matera.

«Domenica c’era tanta delusione, perché venivamo già da una sconfitta. Adesso dobbiamo guardare avanti, cercare di non ripetere gli errori già fatti e giocarci questo secondo posto. La nostra è una squadra costruita per vincere il campionato, quando svanisce l’obiettivo viene fuori quell’amarezza che può anche starci, perché la voglia di raggiungere quell’obiettivo importante era tanta, ma abbiamo ancora un’altra possibilità e cercheremo di sfruttarla al massimo».

«I numeri dicono che abbiamo 67 punti, negli altri gironi con meno punti ci sono squadre che hanno vinto il campionato. Siamo una squadra che può arrivare fino alla fine e vincere i play-off, lo abbiamo dimostrato, possiamo giocarcela con tutti, andiamo a fare i play-off con la consapevolezza di essere una squadra forte. Purtroppo quando si perde e non si raggiungono gli obiettivi paga l’allenatore. Il mister è una persona sanguigna, che ci tiene molto. Ha fatto un buon lavoro, come lo ha fatto anche la squadra. Se non siamo arrivati primi il merito è anche del Lecce, oltre che per i demeriti nostri. Ho un buon rapporto con Lucarelli, ha speso tante parole per me e ha fatto sì che io restassi in questa società, perché come sapete io ero in partenza a inizio stagione, lui ha spinto tanto per tenermi qui».

«Sono un giocatore di una rosa forte, ho delle caratteristiche e delle qualità ma sono in un contesto di squadra forte, non si vincono le partite da soli. Ho pagato tantissimo la mia assenza dal campo, ma senza me i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro e penso che non si sia sentita tanto la mia mancanza, forse avrei potuto dare un aiuto in più, ma ripeto i miei compagni hanno fatto benissimo anche senza di me. Spero di non avere ricadute, ho voluto accelerare per rientrare contro il Lecce, ad oggi non lo rifarei, è stato un recupero affrettato ma l’ho fatto per dare una mano alla squadra. Domenica chiuderemo il campionato e poi dovremo azzerare tutto. Fisicamente sono indietro a livello fisico rispetto ai miei compagni, ma la condizione si ritrova giocando, tutto sommato sto bene. Non penso che giocare davanti a 20mila persone sia un problema, la dichiarazione del mister non era una critica alla gente. Io ho avuto la fortuna di giocare davanti a 70mila spettatori, non è un problema. La pausa ci permette di staccare un attimino e resettare il tutto, riparte un altro campionato, prenderemo questi giorni per lavorare, correggere gli errori, ricompattarci e ricompattare una città intera della quale abbiamo necessariamente bisogno».

«Il Rende è una delle sorprese del campionato, ha raggiunto i play-off, la loro forza è la compattezza di squadra. A livello mentale sono una squadra matura. Noi dobbiamo temere solo noi stessi, dobbiamo andare in campo con la consapevolezza dei nostri mezzi, dobbiamo rispettare tutti ma non avere timore di nessuno».

«Khalifa (Manneh, ndr) è un ragazzo molto giovane e ha delle qualità importanti, così come altri giovani del gruppo, spero che con loro possa raggiungere l’obiettivo prestabilito, anche non giocando».