Perugia-Catania: presentazione della gara

Mister Pellegrino al bivio perugino...

Mister Pellegrino al bivio perugino... 

La presentazione della sfida del "Renato Curi" tra umbri ed etnei. Gara cruciale per il futuro rossazzurro...

Primo crocevia stagionale
Parlare di bivio dopo appena 180 minuti a molti potrebbe apparire un discorso prematuro, ma per una squadra, come quella rossazzurra, data per principale favorita per la vittoria del campionato non lo è. Anzi. La cocente ed imprevista sconfitta patita in quel di Vercelli, contro una squadra dal passato glorioso ma pur sempre una matricola, ha gettato numerose ombre sul Catania di Maurizio Pellegrino. Tanti i dubbi fuoriusciti al termine dell’indecifrabile gara del “Silvio Piola” con il tecnico aretuseo tra i maggior indiziati. “Perugia ultima spiaggia per Pellegrino” è stato il leitmotiv della settimana, con vari nomi di possibili sostituti sbucati fuori come lumache dopo il primo acquazzone autunnale. È vero che due giornate sono troppo poche per dare un giudizio e per emettere sentenze inappellabili (dicasi cambio tecnico), ma è altrettanto vero che per l’attuale stato in cui versa la piazza etnea il tempo è ormai agli sgoccioli: la pazienza è già stata consumata nel corso della scorsa stagione ed i piccoli residui si sono dissolti nel pomeriggio vercellese.

Ecco perché Perugia-Catania, valida per la terza giornata d’andata, si presenta come primo crocevia stagionale: espugnare il “Renato Curi”, impresa mai riuscita in passato all’Elefante, per raddrizzare un avvio di stagione che ha già preso troppe sbandate per una “fuoriserie”. Match che si preannuncia tutt’altro che agevole. La formazione umbra, altra matricola, è la capolista (a sorpresa) della Serie B con ben 5 punti di vantaggio sugli etnei. Due vittorie in altrettante partite giunte, tra l’altro, contro avversari dati (sulla carta) per favoriti: 2-1 al Bologna e, addirittura, il blitz esterno (0-2) al “San Nicola” di Bari. Un Grifone esagerato, desideroso di rinverdire i fasti di un tempo.

La speranza è quella che la fase di rodaggio sia finita in Piemonte, o quantomeno che sia in fase terminale. Bisogna inanellare giri veloci, punti pesanti (dicasi vittorie in trasferta) e metter sotto sin da subito qualsiasi avversario. È chiaro che per far ciò non basta solo il “nome” occorre il sudore dell’umile lavoratore. Occorre sostituire il cicaleggio estivo con lo spirito operaio della formica, decisamente più concreto e redditizio, deporre il fioretto e dissotterrare l’ascia da guerra. In Serie B non c’è la “Scala del Calcio” (alias San Siro) od il “Teatro dei Sogni”( l’Old Trafford di Manchester) ma piccoli impianti che al passar del rossazzurro diventano fornaci ardenti. Capendo questo arriveranno punti, soddisfazioni e gloria. Ma prima bisogna sudare. Tanto. -40 all’Alba: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate elefanti!”