Per salvare il Catania servirà un'impresa

 

La road map degli ostacoli che gli eventuali acquirenti dovranno superare per salvare la matricola 11700.

Con la pubblicazione del bando per l'avvio della procedura competitiva per la vendita del Catania, giunta al termine di una lunga ed estenuante attesa, sembra essersi sbloccato l'iter che può condurre alla salvezza della matricola 11700. Tuttavia, la strada che dovrà percorrere l'eventuale acquirente è talmente irta di ostacoli che occorre restare prudenti, non crearsi facili illusioni e tenere gli occhi aperti sui molteplici aspetti da cui dipende quel che sta a cuore dei tifosi rossazzurri.

PROCEDURA COMPETITIVA
In primo luogo, nell'ambito della procedura competitiva, gli acquirenti dovranno predisporre entro il 22 luglio la documentazione necessaria per il deposito dell'offerta d'acquisto e, a pena di esclusione dalla procedura stessa, dovranno altresì depositare a titolo di cauzione una somma che si aggira sui 65.000 euro (ovvero il 5% della base d'asta). L'offerta dovrà essere aderente ai requisiti previsti dal bando (tra i quali il prezzo base da offrire, che non dovrà essere inferiore a € 1.329.000,00).
Ma cosa succede se il 23 luglio non risultasse alcuna offerta valida? La procedura competitiva si esaurirebbe senza alcuna aggiudicazione ed il Catania rimarrebbe nella proprietà di Finaria. Infatti, il bando non prevede una seconda data di vendita, anche perché non ci sarebbero i tempi per perfezionarla prima della scadenza del termine per l'iscrizione al campionato (5 agosto). A quest'ultimo adempimento, in questo caso, dovrebbe pensarci Finaria, che però, a causa delle vicissitudini giudiziarie (che, tra l'altro, hanno "congelato" anche il pagamento degli stipendi), non sembra minimamente nelle condizioni di farvi fronte. Su cosa succede in caso di mancata iscrizione, invece, ci torniamo tra un po'.
Se il 23 luglio va tutto bene, una volta aggiudicatosi il Catania all'udienza di apertura della procedura, gli acquirenti dovranno tempestivamente attivarsi per la stipula dell'atto notarile, alla quale si dovrà procedere entro cinque giorni. Cosa succede se non si procede alla stipula entro il termine previsto (28 luglio)? Anche in questo caso, verrebbe meno il passaggio di proprietà, poiché gli effetti contrattuali e traslativi dell'aggiudicazione si produrranno solo dal momento della stipula ed il termine di cinque giorni previsto dal bando è perentorio.

CONCORDATO PREVENTIVO DEL CATANIA
Parallelamente agli adempimenti necessari a farsi trovare pronti per la procedura competitiva, gli acquirenti dovranno predisporre un piano industriale funzionale al buon esito della procedura di concordato preventivo alla quale il Catania è stato ammesso a fine maggio. La società etnea, per scongiurare il fallimento, ha l'onere di presentare il relativo piano ed ottenere l'approvazione della maggioranza dei propri creditori e, conseguentemente, l'omologazione del concordato. Per raggiungere tali step occorre che il piano sia tale da dimostrare di poter garantire il rilancio societario e la soddisfazione dei creditori.
Per quanto riguarda le tempistiche per il deposito del piano, la legge prevede che il giudice possa fissare un termine compreso tra sessanta e centoventi giorni, prorogabile, in presenza di giustificati motivi, di non oltre sessanta giorni. Il Catania è stato ammesso al concordato preventivo lo scorso 28 maggio: nel caso in cui il Tribunale abbia previsto il termine minimo di sessanta giorni, la relativa scadenza cadrà lunedì 27 luglio, negli stessi giorni in cui si dovrà provvedere al rogito notarile. Ma c'è da ritenere che il Tribunale tenga conto della situazione peculiare e che conceda ai nuovi proprietari la proroga prevista dalla legge.
Che scada a luglio o più probabilmente dopo l'estate, in ogni caso questo piano andrà prima o poi presentato. E cosa succede se il piano non viene presentato, o se viene bocciato dai creditori e quindi non omologato? Il Tribunale dichiarerebbe inammissibile la proposta di concordato e potrebbe dichiarare il fallimento, se i creditori presentassero apposita istanza o il pubblico ministero ne facesse richiesta. Badate bene, ciò potrebbe accadere nei prossimi mesi, a passaggio di proprietà già avvenuto. Per scongiurarlo, repetita iuvant, occorre un piano di concordato credibile che superi il vaglio dei creditori e del Tribunale.

ISCRIZIONE AL CAMPIONATO 2020/21
Ancor prima delle questioni relative al piano e subito dopo il passaggio di proprietà, la prima dead line per gli acquirenti è rappresentata dal termine previsto dalla federazione per la presentazione della domanda di ammissione al campionato 2020/21, ovvero il 5 agosto. Domanda che dovrà corredata da una serie di adempimenti.
Presso la Covisoc dovranno essere depositati, tra i vari documenti: copia della situazione patrimoniale intermedia al 31 marzo 2020 (approvata dall’organo amministrativo e corredata dalle note esplicative e dalla relazione della società di revisione); il prospetto contenente l’indicatore di Patrimonializzazione (P/A); il prospetto contenente l’indicatore di Liquidità al 31 marzo 2020, l’indicatore di Indebitamento e l’indicatore di Costo del Lavoro Allargato determinati sulla base delle risultanze della situazione patrimoniale intermedia al 31 marzo 2020; copia delle comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche IVA relative al primo ed al secondo trimestre dell’anno d’imposta 2019; la dichiarazione attestante la vigenza della società e la composizione della compagine sociale alla data di presentazione della stessa; copia del bilancio d’esercizio al 30 giugno 2019 e della relazione semestrale al 31 dicembre 2019 (se non sono stati già precedentemente depositati).
Presso la Lega dovranno essere depositati: la domanda di ammissione al Campionato di Serie C 2020/2021 (per l'accoglimento della quale occorre, tra l'altro, il versamento della tassa di iscrizione); l’originale della garanzia a favore della medesima Lega, da fornirsi esclusivamente attraverso fideiussione a prima richiesta dell’importo di euro 350.000,00, rilasciata dagli enti espressamente previsti dal Manuale Licenze Nazionali. Inoltre, dovranno essere assolti i debiti nei confronti della F.I.G.C., delle Leghe, di società affiliate alla F.I.G.C. e di società affiliate a Federazioni estere, nonché gli emolumenti scaduti al 31 maggio 2020 e dovuti ai tesserati, ai dipendenti ed ai collaboratori (con una postilla: la pendenza di contenziosi, riconducibili alla emergenza epidemiologica Covid-19 e riguardanti le mensilità di marzo ed aprile 2020 di contratti superiori ad euro 26.644,00 annui lordi, esonererà la società dall’assolvimento del debito per dette mensilità, ai soli fini della concessione della Licenza Nazionale). Andranno assolti anche i compensi dovuti ai tesserati in forza di accordi, i contributi del Fondo Fine Carriera riguardanti gli emolumenti scaduti al 31 maggio 2020, i tributi IRES, IRAP ed IVA, esposti nelle relative dichiarazioni ovvero scaturenti da comunicazioni di irregolarità emesse dall’Agenzia delle Entrate.
Cosa succede se i superiori adempimenti non venissero effettuati entro il 5 agosto? La licenza nazionale per il campionato di Serie C 2020/21 non verrebbe concessa, quindi il Catania non verrebbe iscritto e perderebbe l'affiliazione alla Figc (determinando la "morte" della matricola 11700). E' dunque opportuno che chi intende partecipare alla vendita competitiva del Catania e presentare la relativa offerta, si prepari per tempo a sostenere una simile mole di adempimenti. Con l'auspicio che anche Finaria faccia la sua parte e collabori in tal senso. Sarebbe davvero drammatico preparazione tutta questa documentazione in un margine di tempo così ristretto quale quello che intercorre tra il 28 luglio ed il 5 agosto.

RATIFICA FIGC DEL PASSAGGIO DI PROPRIETÀ
In base al regolamento Figc sui passaggi di proprietà, entro 15 giorni dall'acquisizione (cioè dal giorno del rogito notarile), i nuovi proprietari dovranno presentare alla federazione la documentazione attestante la sussistenza dei requisiti di onorabilità e solidità finanziaria così come definiti e richiesti dallo stesso regolamento, nonché la fideiussione bancaria a garanzia dei debiti scaduti. Tale documentazione è soggetta alla valutazione del Presidente federale, che si avvale di una Commissione per accertare la sussistenza dei suddetti requisiti.
Cosa succede se ciò non accade, o se la Figc boccia la documentazione presentata? Verrebbe meno il riconoscimento, ai fini sportivi, del passaggio di proprietà, con conseguente revoca dell'affiliazione.

MISSIONE SALVEZZA MATRICOLA 11700: LE TAPPE

- 15 luglio: Non ne abbiamo parlato prima perché non si tratta di una scadenza di competenza degli eventuali acquirenti. Entro tale data Finaria dovrà provvedere all'assolvimento degli emolumenti dovuti per le mensilità di marzo, aprile e maggio 2020 e per quelle precedenti non ancora soddisfatte, relative ai tesserati il cui compenso non supera i 26.644,00 euro. In mancanza, verrà applicata al Catania una sanzione di almeno 2 punti in classifica da scontarsi nella stagione 2020/21.

- 22 luglio: Entro le ore 12.00 chi intende partecipare alla vendita competitiva del Catania deve depositare l'offerta d'acquisto, rispettando le modalità ed i requisiti previsti dal bando.

- 23 luglio: Si tiene l'udienza di apertura della procedura competitiva. In presenza di offerte valide, il Tribunale aggiudicherà il Catania all'unico o al migliore offerente.

- entro il 28 luglio: Ai fini degli effetti contrattuali del passaggio di proprietà, occorre stipulare il relativo atto notarile.

- entro il 5 agosto: Termine ultimo per il deposito dei documenti richiesti dalla Figc ai fini dell'accoglimento della domanda di iscrizione e dell'espletamento dei relativi adempimenti.

- entro 15 giorni dal rogito notarile (data ipotetica compresa tra il 7 e il 12 agosto): Presentazione alla federazione della documentazione richiesta per la ratifica, ai fini sportivi, del passaggio di proprietà.

- entro il termine previsto dal Tribunale (che potrebbe essere prorogato oltre l'estate): Predisporre e depositare il piano di concordato preventivo, che sarà sottoposto all'approvazione dei creditori e, in caso di esito positivo, all'omologazione del Tribunale, che scongiurerebbe definitivamente il fallimento societario.