Monopoli-Catania 5-0: cronaca e tabellino

I 111

I 111 "martiri" al "Veneziani" 

Il racconto del match tra pugliesi ed etnei. Vergognosa disfatta che mette in discussione la panchina di Lucarelli.

TABELLINO
MONOPOLI-CATANIA 5-0
MARCATORI: 32° Salvemini, 37° Genchi, 60° Sounas, 83° Longo, 85° Mangni.

MONOPOLI (3-5-2): Bardini; Ferrara, Bacchetti, Mercadante; Rota, Zampa (18° Mavretic), Scoppa, Sounas (78° Paolucci), Donnarumma; Salvemini (66° Longo), Genchi (78° Mangni).
In panchina: Convertini, Lewandowski, Tafa, Bei, Benassi, Russo, Minicucci, Eleuteri. All: Scienza.

CATANIA (3-5-2): Pisseri; Blondett, Aya, Bogdan; Barisic (46° Di Grazia), Rizzo, Lodi, Biagianti (58° Mazzarani), Porcino (46° Marchese); Curiale (67° Manneh), Ripa.
In panchina: Martinez, Aya, Esposito, Semenzato, Bucolo, Fornito, Brodic. All: Lucarelli.

ARBITRO: Proietti di Terni.

ASSISTENTI: Macaddino-Baldelli.

AMMONITI: Zampa, Bacchetti, Ferrara (Monopoli), Lodi, Rizzo (Catania).

ESPULSI: Esposito (Catania).

DIFFIDATI: Aya, Esposito e Tedeschi.

RECUPERO: 3’; 0.

LE SCELTE INIZIALI
Sette giorni dopo il pari contro il Cosenza, che ha scatenato polemiche anche in virtù delle scelte “sperimentali” optate da Lucarelli in tale circostanza, il tecnico livornese torna solo parzialmente sui propri passi, confermando il 3-5-2 camaleontico con Barisic schierato da finto tornante destro. Finisce però in panchina Mazzarani, uno dei più criticati, e viene riproposta la coppia d’attacco “da trasferta”, composta dalle due punte di peso Curiale e Ripa. Capitan Biagianti si riprende il posto in mediana, a scapito di Fornito, mentre in difesa torna in auge Blondett, preferito a Tedeschi.
Per quanto concerne il Monopoli, nessuna sorpresa nell’undici titolare schierato da mister Beppe Scienza (uno degli ex di turno, insieme al per nulla rimpianto Scoppa). I biancoverdi ripropongono il canonico 3-5-2 ed optano per l’utilizzo in avanti dell’ex Akragas Salvemini al posto dello squalificato Sarao, al fianco di Genchi.

PRIMO TEMPO
Parte forte il Monopoli che al 2° impegna Pisseri con un tiro (deviato) di Zampa. Pochi minuti dopo il Catania reagisce con un’iniziativa sulla destra di Barisic, il quale effettua un traversone che costringe la difesa di casa a chiudere in angolo per evitare il tap-in di Ripa. Sugli sviluppi del corner Aya viene trattenuto e chiede (invano) l’assegnazione del penalty al sig. Proietti. I rossazzurri prendono coraggio e si fanno vedere dalle parti di Bardini con un colpo di testa innocuo di Barisic su cross di Porcino e con un’iniziativa di Ripa nell’area avversaria che però si risolve in un nulla di fatto. Dopo un botta e risposta tra Lodi e Sounas, i quali a cavallo del 10° minuto tentano entrambi conclusioni velleitarie da distanza siderale, il gioco viene interrotto per un colpo subito da Zampa. Si riprende dopo un paio di minuti e subito capitan Biagianti prova a cercare la porta ma il suo doppio tentativo viene murato dalla difesa pugliese.
Al 15° Zampa rientra in campo senza l’autorizzazione dell’arbitro e si becca la prima ammonizione del match. Un paio di minuti dopo Genchi prova un tiro dal limite dell’area ma la mira è troppo alta. Zampa non ce la fa e Scienza manda in campo al suo posto Mavretic. Al 23° ci prova Curiale, ma il suo tiro viene deviato in angolo. Fin qui una gara combattuta, caratterizzata da duelli rusticani a metà campo.
Dopo una decina di minuti di “tregua”, la gara si sblocca: Salvemini viene servito in profondità e conclude di potenza, superando le resistenze di Pisseri. Passano cinque minuti e i padroni di casa raddoppiano con un tiro a giro di Genchi, che centra il palo interno prima di insaccarsi in rete. Uno-due che getta nello sconforto gli etnei. Al 40° secondo cartellino giallo, ancora tra le fila biancoverdi: stavolta tocca all’ex Bacchetti. Quasi allo scadere Esposito si fa notare per alcune intemperanze in panchina e viene cacciato dal direttore di gara. Vengono assegnati 3' di recupero. La prima frazione di gioco si conclude con un corner improduttivo battuto dal Catania.

SECONDO TEMPO
Si riparte con due novità nel Catania: Lucarelli prova a dare la scossa inserendo Marchese e Di Grazia in luogo di Porcino e Barisic. Dopo pochi minuti il gioco viene interrotto per un paio di fumogeni lanciati sul terreno di gioco e provenienti dal settore ospiti. Al 56° da un corner di Di Grazia prova a rendersi pericoloso Aya, senza fortuna. Lucarelli prosegue la propria rivoluzione richiamando in panca capitan Biagianti, uno dei migliori dei suoi per abnegazione, e mandando in campo Mazzarani. Subito dopo il Monopoli sfiora il terzo gol: Pisseri risponde a Salvemini e Sounas, di testa, non riesce a ribadire in rete. Ma la rete del k.o. è nell’aria e si materializza nel minuto successivo: Sounas ci riprova, stavolta con un tiro dal limite dell’area, e Pisseri non riesce a trattenere la conclusione.
Al 66° secondo cambio per Scienza, che inserisce il difensore Longo per l’attaccante Salvemini, palesando l’intenzione di addormentare una partita che appare però già segnata. Lucarelli risponde con Manneh, che rileva Curiale. Ma in campo continua ad esserci solo il Monopoli, con lo scatenato Sounas che prova l’ennesima conclusione, stavolta parata da Pisseri. Al 73° prima ammonizione per il Catania: la becca Lodi.
Cinque minuti dopo doppio cambio per i padroni di casa: Doudou Mangni e Lorenzo Paolucci per Genchi e Sounas, due mattatori del match. All’80° rimedia un giallo il difensore biancoverde Ferrara. Tre minuti dopo Longo aumenta il passivo del Catania, ribattendo in rete la precedente respinta di Pisseri sul tentativo di Doudou Mangni. All'85° il Monopoli cala il pokerissimo, con un'iniziativa personale di Mangni che evidenzia i limiti di una difesa di burro come quella dell'odierno Catania. Ad un minuto dal 90° Giuseppe Rizzo rimedia il secondo giallo rossazzurro. Il sig. Proietti dimostra sensibilità e non prolunga ulteriormente l'agonia degli etnei, provvedendo al fischio finale senza assegnare minuti di recupero, nonostante i gol e le sostituzioni operate nella ripresa.
Si attendono gli sviluppi del post-partita: dopo una disfatta di simile portata, la posizione di Lucarelli non può che essere in discussione.