Mazzarani vs Siracusa: la "vendetta sportiva" è servita

L'esultanza di Andrea Mazzarani dopo gol-partita al Siracusa

L'esultanza di Andrea Mazzarani dopo gol-partita al Siracusa 

Dagli errori del match della passata stagione al gol-vittoria di sabato scorso: il cerchio è chiuso.

10 DICEMBRE 2016: IL CERCHIO SI APRE
MAZZARANI voto 5: Nel tridente leggero imbastito da mister Rigoli è lui il falso nueve, posizione che lo penalizza vistosamente. Sui suoi piedi passano le occasioni migliori degli etnei, ma il palo prima (il quattordicesimo colpito dai rossazzurri in questa stagione) e un liscio clamoroso da due passi impediscono a lui e al Catania di segnare. Così, con questa pagella tutt’altro che soddisfacente, Andrea Mazzarani apriva – inconsapevolmente – quel cerchio chiuso sabato scorso. Era il 10 dicembre del 2016 ed a Siracusa si respirava già l’odore dell’ormai imminente festa di Santa Lucia, santa patrona della città aretusea. Al “Nicola De Simone”, dopo i fattacci di qualche mese prima nella gara di Coppa Italia, Siracusa e Catania si ritrovavano nuovamente per l’attesa (soprattutto in casa azzurra) gara di campionato, match che mancava addirittura dalla stagione 1992-93. I rossazzurri di Pino Rigoli, reduci dalla doppia vittoria contro Cosenza (in Sila) e Monopoli, puntavano senza mezzi termini al tris. In campo, però, le cose non andarono come architettato alla vigilia: clima surriscaldato da un nuovo fattaccio nel pre-partita, con un incredibile contatto tra parte dei tifosi azzurri e la squadra etnea scesa in campo per il sopralluogo del manto erboso, e gara inchiodata sullo 0-0 nonostante un dominio territoriale degli etnei. La svolta a metà ripresa: incornata vincente di Scardina sotto la curva Anna (la stessa da dove sono stati lanciati oggetti di vario genere verso Matteo Pisseri nel match di sabato scorso) e Siracusa in vantaggio. È il ventunesimo e il Catania si trova inaspettatamente in svantaggio. Smaltiti gli effetti del colpo subito le occasioni migliori per recuperare quell’1-0 arrivano proprio sui piedi di quell’Andrea Mazzarani che per tutta la gara aveva giocato da prima punta, o se preferito da falso nueve, nel tridente leggero dei “tre Andrea”, completato da Di Grazia e Russotto: prima, al minuto 33, un suo pallonetto millimetrico si stampa sull’incrocio dei pali (lo stesso lambito da Ciccio Lodi su rigore), poi, dieci minuti più tardi, l’ex Modena cicca clamorosamente il pallone del possibile 1-1 a pochi passi dal portiere Santurro già spacciato. Niente da fare. Dopo oltre cinquant’anni il Siracusa batte il Catania, ma il conto con gli azzurri, per Mazzarani, rimane aperto.

L'occasionissima fallita da Mazzarani a pochi passi dalla porta aretusea 



IL PAREGGIO NON BASTA…
I mesi scorrono veloci. Dal freddo di una nascente giornata d’inverno si giunge ad un assolato pomeriggio d’inizio Primavera. È il 30 aprile 2017 quando, diciannove partite dopo, Catania e Siracusa si ritrovano a campi invertiti. I rossazzurri, maltrattati più del dovuto sette giorni prima a Monopoli (3-0 per i biancoverdi di Puglia), si trovano a 180 minuti dalla conclusione della stagione regolare nel limbo della classifica, a metà tra il sogno (si fa per dire) play-off e l’incubo di una zona play-out vicina. Dopo tredici minuti di lancette il Catania passa in vantaggio proprio con Andrea Mazzarani, lesto a bruciare il portiere azzurro con un diagonale radente da posizione decentrata. Le successive reti di Andrea Di Grazia e del brasiliano Gil certificano una vittoria che neanche la rete del “solito” Scardina, al minuto 79, può mettere in discussione. Catania batte Siracusa 3-1, Mazzarani ha riscattato gli errori nella gara di andata ma quel cerchio aperto in dicembre è ancora aperto…

Andrea Mazzarani chiama a raccolta i compagni dopo il gol al Siracusa 



14 OTTOBRE 2017: IL CERCHIO SI CHIUDE
La vendetta è un piatto che si serve freddo. Lo sa bene il regista Pasquale Squitieri, tanto da farci un film nel 1971, lo sa bene anche il buon Mazzarani, anche se il suo piede, sabato scorso, era assai "caldo". In sala stampa il volto di Andrea Mazzarani è il manifesto della soddisfazione. Mentre risponde alle domande poste dai giornalisti presenti in sala, io completo una pagella ben diversa da quella redatta dieci mesi prima:MAZZARANI voto 7,5: Nella passata stagione, al “De Simone”, aveva colpito una traversa e fallito una palla-gol clamorosa. Dieci mesi più tardi la vendetta è servita: gol della vittoria, uno annullato, un calcio di rigore procurato e prestazione ben sopra la sufficienza. Parte come mezzala, finisce come prima punta. Secondo gol in campionato, dopo quello segnato a Cosenza, e altri tre punti in saccoccia. Il migliore. Il cerchio è chiuso, con un gol proprio in quella porta “malefica”, sita sotto quel settore ospiti vuoto ma idealmente occupato dai tifosi rossazzurri costretti a rimanere a casa. Siracusa-Mazzarani 1-2.

La rabbiosa esultanza di Andrea Mazzarani, il cerchio è chiuso