Matera-Catania 0-2: le pagelle rossazzurre

Vassallo festeggiato dopo il gol

Vassallo festeggiato dopo il gol 

Prestazione mediamente sufficiente, ma non convincente, della squadra etnea. Manneh il migliore, luci ed ombre per Lodi.

PISSERI voto 6,5: Impegnato in totale in quattro occasioni. Due nel primo tempo: la prima all’8°, quando devia un insidioso traversone basso di Bangu, la seconda al 28° quando blocca in scioltezza la rovesciata debole e centrale di Corado. Le altre due nella ripresa: un’uscita di pugni su calcio di punizione avversario al 50° ed una respinta sulla potente conclusione di Ricci da fuori area.

CIANCIO voto 6: Nel primo tempo ha di fronte Orlando e non soffre particolarmente. Nella ripresa, dopo l’espulsione di Sepe, il Matera aggredisce poco il lato sinistro. Resta perlopiù inoperoso ed anche in avanti si vede poco e niente.

AYA voto 6,5: Non particolarmente impegnato in marcatura, si rivela il solito “attaccante aggiunto” sui calci piazzati. Al 36° impegna Farroni con un bel colpo di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione, poco dopo viene strattonato in area di rigore ma Bitonti lascia correre.

ESPOSITO voto 6,5: Schierato al posto dello squalificato Silvestri, gioca con disinvoltura, non denotando particolari difficoltà contro l’abulico attacco avversario. Sia per lui che per Aya, Corado è un cliente facile da gestire.

SCAGLIA voto 6: Nella prima frazione di gioco è uno dei migliori, spinge costantemente sulla sinistra, anche se le condizioni del campo ogni tanto lo tradiscono quando va al cross. Unica pecca il buco difensivo del 18° minuto, quando concede lo spazio per la conclusione a Triarico. Nella ripresa, complice il calo generale, si dedica esclusivamente alla fase difensiva.
dal 74° BARAYE voto 6: Nella frazione di gara che ha disposizione cerca di spingere un po’, anche per tenere alta la squadra che in quel momento è in sofferenza.

RIZZO voto 6,5: Il re della mediana etnea. Nel primo tempo, con Lodi spostato più avanti, tocca a lui far girare palla nella fase iniziale dell’azione e lo fa con scioltezza. Nel secondo tempo Ciccio si abbassa e lui torna alle “sportellate” con gli avversari.

BUCOLO voto 6,5: Alla solita “garra” aggiunge un’ottima rapidità che sfrutta nelle percussioni centrali che, nel primo tempo, di tanto in tanto prova. Nella ripresa ritorna all’ordinaria amministrazione.
dal 74° BIAGIANTI voto 6,5: In una fase a dir poco confusionaria e molto delicata del match, è uno dei pochi che mette ordine, recuperando palla e facendola girare.

BARISIC voto 5,5: Il primo squillo della gara porta la sua firma, con un potente destro da fuori. Per il resto si vede poco e spesso non è brillante nel controllo palla. Al 18° rimedia un giallo. Passa a sinistra nella seconda parte della prima frazione di gioco e lì rimane fino al momento della sostituzione, senza nessun altro sussulto.
dal 64° MANNEH voto 7: Schierato insolitamente a destra da Sottil, spacca la partita propiziando l’espulsione (per doppia ammonizione) di Sepe con un’accelerazione delle sue. Nei minuti finali, oltre ad apparecchiare la tavola per i compagni, va vicino alla gioia personale con un tiro in area all’87° ed un colpo di testa su cross di Vassallo tre minuti più tardi.

LODI voto 5,5: Si muove parecchio per liberarsi e ricevere palla, spostandosi anche in posizione esterna, ma spesso viene ignorato dai compagni. Non a suo agio, nel primo tempo, nel ruolo di trequartista. Nella ripresa si abbassa, rialzandosi prontamente nelle ripartenze. Non tutte le gestisce a dovere, ma per due volte (84° e 91°) mette Marotta a tu per tu con Farroni.

VASSALLO voto 6,5: Nel primo tempo non si vede molto, ma quando si vede è “pungente”. Al 14° sugli sviluppi un corner si incunea in area e sfiora il gol. Poi si sposta a destra e trova la sua prima rete in rossazzurro, quella che sblocca il match, al 39°, con una splendida conclusione diagonale dal limite dell’area. Nel secondo tempo scompare per larghi tratti, rimedia un’ammonizione per aver allontanato il pallone dal punto di battuta di una punizione, e si rivede nel finale con alcuni buoni guizzi, compreso un bel cross non finalizzato da Manneh.
dal 92° CALAPAI voto 6: Entra a tempo quasi scaduto e si fa trovare pronto in ribattuta sul tiro di Marotta respinto da Farroni, spingendo la palla verso la porta avversaria (ci penserà il portiere lucano a farla entrare per lo 0-2 definitivo).

CURIALE voto 5,5: Nella prima frazione di gioco, pur in un contesto di gioco che non lo valorizza, da un proprio contributo tenendo alta la squadra, facendo ammonire Bangu ed avviando alcune azioni con pregevoli sponde di prima. Nella ripresa invece sparisce, eccezion fatta per un corner conquistato al 53°, ed abbandona il campo dopo un confronto poco cortese con Sepe.
dal 64° MAROTTA voto 6: Fa innervosire il pubblico di casa ancor prima del suo ingresso. Nella parte finale della gara ha diverse occasioni ma le spreca tutte: all’82° con un lezioso colpo di tacco in area; all’84° sparando addosso a Farroni; al 91° non centrando la porta da posizione defilata dopo aver dribblato il guardiapali materano. Ha però il merito di creare i presupposti per lo 0-2 con la bella azione personale condotta negli ultimi secondi del match.

All. SOTTIL voto 5,5: Rispetto alla formazione che sabato scorso ha battuto la Reggina fa un po’ di turnover, senza perdere di vista il canovaccio del 4-2-3-1. Le condizioni del campo non aiutano i suoi a sciorinare gioco e serve un’invenzione personale come quella di Vassallo per sbloccare il match e, di fatto, deciderlo. Ci sta, anche per una squadra che deve vincere il campionato. Quello che non ci sta è quel che accade a metà ripresa, quando i suoi ragazzi, nonostante la superiorità numerica, non riescono a creare occasioni e rischiano di subire il gol del pareggio (come a Pagani), poi sprecano troppo. Sofferenza eccessiva sulla quale occorre lavorare: giocando in questo modo sarà difficile conseguire il tanto agognato “filotto” di vittorie.

MATERA voto 6: I valori tecnici sono piuttosto bassi, ma il tecnico Imbimbo ha il merito di gestire in modo razionale (nella prima metà di gara) il materiale a disposizione, con l’unica pecca di uno scarso filtro a centrocampo che consente al Catania di presidiare troppo spesso la trequarti. Nella ripresa una leggerezza di Sepe sembra mandare all’aria il progetto di rimonta, ma l’allenatore dei lucani effettua sostituzioni coraggiose e viene ricambiato da una prova generosa dei suoi ragazzi, che arrivano addirittura a sfiorare il pari.

Arbitro BITONTI 5: Nel primo tempo dirige bene ma commette un grave errore al 37°, quando non assegna un rigore al Catania per una netta trattenuta in area su Aya. Nella ripresa il nervosismo la fa da padrone e la situazione gli sfugge di mano, con frequenti errori di valutazione dei contrasti “rusticani” che avvengono sul terreno di gioco.