Lucarelli:"Nessun calcolo, vogliamo imporci già dalla gara in trasferta"

Cristiano Lucarelli, oggi in sala stampa

Cristiano Lucarelli, oggi in sala stampa 

Le parole del tecnico rossazzurro raccolte questo pomeriggio presso la sala stampa di Torre del Grifo.

È un Cristiano Lucarelli assai determinato quello che si è presentato oggi pomeriggio presso la sala stampa del centro sportivo di Torre del Grifo. L’allenatore del Catania, a nove giorni dal debutto dei rossazzurri nella lotteria dei play-off, ha fatto il punto della situazione: “Non mi preoccupa niente – ha sottolineato il tecnico rossazzurro – ho solo sensazioni positive, anche perché abbiamo avuto modo di scaricare e ricaricare, di prepararci bene sotto il punto di vista fisico e anche di lavorare sulla testa. Ho tanta fiducia e sono sicuro che disputeremo dei grandissimi play-off. Non faremo calcoli, non è nostra intenzione farli. Giocheremo le due partite come se ne stessimo giocando una sola, il primo tempo in trasferta e il secondo in casa. Non vogliamo fare calcoli, vogliamo imporci, provando a dare una direzionalità alla qualificazione partendo subito forte in trasferta. Questi sono i concetti su cui vogliamo lavorare. Qualunque sia l’avversario che verrà fuori dai sorteggi, noi abbiamo la forza e la consapevolezza che siamo forti”.

LAVORO INTENSO SULL'ASPETTO MENTALE
“Sono persone conosciute, con grande esperienze nel settore. Più che mental coach loro amano definirsi ‘preparatori mentali’. Noi li consideriamo a tutti gli effetti come parti integranti del nostro staff, un arricchimento. Analizzando insieme la nostra annata sono venute fuori degli aspetti sui quali c’era la necessità di lavorare dal punto di vista mentale. In pochissimo tempo sono riusciti a prendere la fiducia dei calciatori. I ragazzi hanno gradito questa cosa, consapevoli che sia molto utile. Avevamo bisogna di una figura esterna, neutra, pulita, che non aveva vissuto con noi tutte le tensioni di questa stagioni. Sono convinto che questo lavoro ci tornerà utile soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà di questi play-off, perché ci saranno. Pensare di non dover soffrire negli spareggi è utopia. Sicuramente, rispetto al passato, nei momenti di difficoltà sapremo come reagire senza farci travolgere così come è successo in alcuni momenti nel corso del campionato. Nel piano di lavoro con i nostri preparatori mentali sono previste delle sedute al ‘Massimino’ per superare certe problematiche che abbiamo avuto nel corso della stagione. Il loro lavoro è a 360 gradi, vengono curati tutti gli aspetti. Stiamo lavorando molto sul punto di vista mentale proprio per evitare gli errori fatti in precedenza. Voglio arrivare ai play-off con una squadra ‘posseduta’

RIZZO STA BENE
“Rizzo è arrivato a gennaio con sei mesi di inattività alle spalle, a Salerno aveva giocato appena una partita contro il Brescia, adesso è un giocatore che sta bene. Avere un giocatore con il suo curriculum e con la sua esperienza in forma in questo momento è importante, soprattutto in quella zona di campo (il centrocampo, ndr) dove continuiamo ad avere qualche problemino per via di qualche acciacco di troppo. La capacità di un allenatore è quella di individuare e capire che nell’arco di un’annata ci sono dei calciatori che stanno meglio di altri e che quindi diventa una necessità schierarli”.

Curiale? È l’unico ad esser indietro…
“Il Catania non può prescindere da nessuno dei 25 giocatori in organico. Dovendo giocare 5 partite in 17 giorni, a fine stagione, con temperature più elevate, abbiamo bisogno dell’apporto di tutti. In queste settimane abbiamo cercato di recuperare anche quei giocatori che erano stati cestinati troppo presto. Davis è stato il valore aggiunto in attacco, purtroppo è l’unico calciatore che, dalla partita col Rende, non è riuscito a lavorare pienamente con il gruppo e questo ha il suo peso. Adesso deve fare qualcosina in più per mettersi a livello dei compagni, altrimenti saremo costretti a fare altre scelte. Il nostro organico ce lo permette, abbiamo giocatori determinanti ma non indispensabili”.

Il 4-2-3-1? Mai provato, anche se…
“In organico ho diversi giocatori in grado di ricoprire il ruolo di trequartista dietro la punta, nel 4-2-3-1, sia in partenza che a gara in corso. In verità, però, questo è un modulo su cui non abbiamo mai lavorato. Ci siamo concentrati su altro, sui momenti di difficoltà che si possono avere durante le partite, su altri moduli di gioco, come il 4-2-4 che valorizza i tanti esterni che abbiamo. Non è detto però che anche questo modulo non possa ritornare utile nel corso dei play-off. Il bagaglio tattico di un calciatore è a prescindere dal tipo di lavoro fatto in questa stagione, questo è chiaro. A me, però, non piace improvvisare cose non provate in allenamento, altrimenti si rischia di fare un pastrocchio”.

Non temiamo nessuno
“Quale squadra vorrei evitare? Sicuramente, quando entreremo noi in gioco, le otto squadre che rimarranno a contendersi la B saranno di certo la miglior espressione della Serie C di questa stagione. Con questo, forte della fiducia che ho nei miei giocatori, sono dell’idea che tutti vorranno evitare il Catania. Chi incrocerà il Catania avrà sicuramente un brivido maggiore rispetto a quello che avremo noi”.

Palle inattive sono sempre importanti
“Le palle inattive sono sempre importanti. Il Trapani, per esempio, è riuscito a raccogliere tantissimi punti coi calci da fermo. Idem il Venezia in B. Sono importantissime, lo dicono i numeri del calcio. Il 70% dei gol arrivano dagli sviluppi dei calci piazzati o nei 15 secondi successivi. Nell’arco di questa stagione abbiamo subito pochi gol in queste situazioni. Forse potevamo fare di più quando i ‘piazzati’ li abbiamo avuti a favore nostro. Abbiamo avuto poche punizioni dal limite, quindi credo che nelle prossime sedute lavoreremo su questo aspetto, anche per preparare qualcosa di diverso rispetto a quello proposto in campionato”.

Campionato deciso dagli episodi
“Noi non abbiamo avuto un periodo di crisi vero e proprio, cioè quel mese o più di crollo che accade a tutte le squadre in ogni categoria. Noi ci siamo sempre rialzati subito e per questo devo dire che i ragazzi sono stati eccezionali, hanno sempre reagito. Contro il Rende ero convinto che la squadra avrebbe reagito così come fatto altre volte. Allo stesso tempo credevo nella possibilità di raggiungere il secondo posto e così è stato. La delusione? Se si va a vedere il campionato, qualche recriminazione ce l’abbiamo. Se, invece, si va a vedere l’effettivo svolgimento dello stesso c’è da dire che il Lecce per tre quarti di campionato è stato sempre primo. Ci sentiamo di aver fatto un campionato importante, ma alla fine la differenza l’hanno fatta gli episodi. Al di là dei numeri, dei record, di cui non voglio più parlare altrimenti sembra di accontentarsi del budino, noi abbiamo ottenuto lo stesso numero di vittorie del Lecce, loro hanno pareggiato quattro partite in più mentre noi le abbiamo perse. La differenza sta in quei quattro pareggi. Colpe? È normale che un allenatore se le addossi, soprattutto se l’aspettativa era quella di arrivare primi. Se così fosse, sono tutte mie”.