Lo Monaco: "Preso Silvestri, Llama è un vincente. Porcino andrà a Livorno"

Pietro Lo Monaco oggi in sala stampa insieme ad Antonio Carbone

Pietro Lo Monaco oggi in sala stampa insieme ad Antonio Carbone 

Il punto dell'amministratore delegato rossazzurro sui movimenti in entrata e in uscita del Catania

A contorno della presentazione della Campagna Abbonamenti in vista della stagione 2018-19, svoltasi in mattinata presso la sala conferenza di Torre del Grifo, l’amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, sollecitato dalle domande dei giornalisti presenti, ha fatto il punto sul mercato rossazzurro: “Un acquisto lo annuncio – ha esclamato il dirigente di Torre Annunziata – abbiamo preso Tommaso Silvestri dal Trapani!”

Su Alessandro Marotta del Siena, altro nome caldissimo, il direttore ha glissato: “Con chi gioca? Ah, sì, quello del Siena…l’ho visto giocare qualche volta. Come ho detto altre volte – ha proseguito Lo Monaco – la nostra campagna acquisti è già praticamente chiusa. Noi ci siamo mossi per tempo. Il giorno dopo della disgraziata partita col Siena eravamo già in movimento, sei o sette giocatori sono già dentro a meno di cataclismi. Gli annunci si fanno quando c’è nero su bianco. Il Catania avrà una squadra fortemente competitiva”.

Sul fronte portieri, il buco lasciato dallo spagnolo Martinez verrà riempito con l'acquisto di un altro portiere straniero: “A giorni annunceremo l’acquisto di un portiere che farà da secondo a Matteo Pisseri. È un calciatore straniero, classe 1996, mentre Fabiani, che è un 1999, farà da terzo. Questo significa costruire una squadra equilibrata”.

Sul probabile ritorno di Cristian Llama il dirigente etneo è stato abbastanza chiaro: “È nato tutto da lui, già da un paio di anni, ed è una cosa che mi rende molto contento. Pensate, un giocatore che ha fatto qui la Serie A, che gioca attualmente nella B del proprio paese, si dichiara disponibile a venire qui a dare una mano per riportare il Catania in alto, accettando anche che follie non ne possiamo fare… Si tratta di un giocatore ancora integro, di esperienza e di grande tecnica, che ha appena vinto un campionato, tra l’altro segnando il gol decisivo. Quel che più conta è che si tratta di un figlio di buona donna, vuole vincere, è uno che non ci sta ad esser messo sotto. Tutte queste sono delle prerogative importanti per affrontare questa categoria”.

Sul fronte cessioni Pietro Lo Monaco ha confermato quanto dichiarato la scorsa settimana: “Un dirigente di una società di Serie C mi ha detto che qualsiasi giocatore che abbiamo in uscita va bene, questo perché tutti i giocatori attualmente nell’organico del Catania sono competitivi. Alla fin fine non si dovrebbe grande difficoltà a trovare spazio per chi non ha avuto la fortuna di fare benissimo a Catania. Caccetta, per esempio, si aggregherà al ritiro, ma è chiaro che bisogna fare delle scelte, perché mantenere degli equivoci non fa bene a nessuno. Chi non ha avuto la fortuna di fare benissimo è giusto che abbia l’opportunità di trovarla altrove. Questo non significa che i nostri calciatori sono scarsi o inadeguati al progetto, semplicemente non hanno avuto la buona sorte di essere determinanti. Con Andrea Russotto stiamo concordando la risoluzione consensuale del contratto. Analizzando il suo score in rossazzurro degli ultimi due anni si evince che pur essendo un giocatore dalle buone qualità a Catania ha faticato a metterle compiutamente a frutto. In tal senso, l’equivoco è: sono un grande giocatore e determino o sono un grande giocatore che oggi determino e tante altre volte no? È un giocatore che farebbe la fortuna di tante altre squadre. Potrebbe capitare di incontrarlo da avversario e magari di pentirsi di averlo ceduto, ma è altrettanto vero che le scelte vanno fatte”.

Parole di stima per Giovanni Marchese, altro giocatore con le valigie in mano: “È un ragazzo che stimo e apprezzo, qui ha fatto la Serie A, ma bisogna anche capire quando è il momento di mettersi da parte. Quando raggiungi una determinata età la luce si spegne improvvisamente. Un esempio lampante è quello di un grande calciatore che abbiamo avuto in passato: Cristian Silvestri, un giocatore che ha dato veramente tanto, un grandissimo professionista esemplare che ad un certo punto della sua carriera non la prendeva più. È legge di vita, non si gioca in eterno. Dopo i 32 e 33 anni il declino può essere improvviso, viene come un ladro di notte”.

Confermata anche la situazione di Andrea Di Grazia: “Appena sono arrivato ho puntato su di lui, se ricordate bene il ragazzo era andato ad Agrigento e si parlava di una cessione. Noi lo abbiamo tenuto. Di Grazia – ha proseguito Lo Monaco è un giocatore che è nel nostro sentimento, nel nostro cuore. È un figlio di questa terra ed è l’unico calciatore in assoluto, a parte qualche vecchietto che non lo metto nemmeno in classifica (Biagianti e Lodi, ndr), ad avere il DNA del giocatore di Serie A. L’anno scorso ha avuto un momento di flessione, paga forse delle situazioni esterne. Nonostante tutte queste belle tarantelle, Di Grazia è un giocatore in scadenza. Se non rinnova si fa tutto l’anno in tribuna, pagato dal Catania. Giocatori in scadenza il Catania non ne fa giocare”.

Nessun dubbio sulla permanenza in rossazzurro di Edoardo Blondett: “Resta a Catania – ha sottolineato Lo Monaco – si tratta di un polivalente, capace di ricoprire tutti i ruoli della difesa a prescindere dal modulo dal tecnico. L’anno scorso ha avuto qualche difficoltà ma poi è venuto fuori”.

Chiarita anche la situazione relativa ad Antonio Porcino che, così come anticipato dalla nostra redazione qualche giorno addietro, dovrebbe seguire Cristiano Lucarelli in quel di Livorno: “Quando è stato preso aveva un accordo con la Cremonese. La società lombarda non intendeva portarlo subito in B e quindi invece di lasciarlo a Reggio ha preferito lasciarlo a Catania in prestito. Noi la proposta al ragazzo l'abbiamo fatta. Porcino è stato sempre chiaro, ripetendo ‘mille volte Catania, ma se viene la B è legittimo che io abbia l’ambizione di confrontarmi in quella categoria’. Io penso che alla fine andrà a Livorno e non rimarrà a Cremona".

Su Doumbia, calciatore di proprietà del Lecce ma nell’ultima stagione al Livorno con Sottil, l’ad Pietro Lo Monaco ha chiosato: “Se ha dichiarato di aspettare una chiamata dalla B e in caso negativo di ‘accontentarsi’ di Catania si squalifica da solo, Catania non è seconda a nessuno. In sede di mercato non ti muovi mai con un obiettivo solo. È chiaro che si rendi conto che quella non è una strada percorribile ne prendi un’altra. Ci sono molti giocatori in quel ruolo. Tra l’altro, prenderemo un calciatore molto giovane in quel ruolo (Vassallo, ndr). Siamo relativamente sereni, abbiamo ancora Barisic, non è stato ceduto. Quello è l’ultimo dei ruoli che ci preoccupa”.