LIVE - Pulvirenti: "Calcio Catania ufficialmente in vendita"
- di Redazione
- 20 Jul 2015 4:47
Le parole dell'ex presidente del Catania Nino Pulvirenti estrapolate dalla conferenza stampa di Torre del Grifo...
Silenzio finito
Antonino Pulvirenti, ex presidente del Catania, che ha presentato le dimissioni dalla carica sociale a seguito dello scoppio del caso legato all’inchiesta della Procura di Catania “I treni del gol”, torna in sala stampa per incontrare i giornalisti a più di nove mesi di distanza dall’ultima occasione. Di seguito le principali dichiarazione di Pulvirenti estrapolate dalla conferenza stampa odierna.
Scritta pagina nera
“Nonostante mi sia dimesso dalla presidenza volevo comunicare che la società è ufficialmente in vendita. Da oggi chiunque voglia trattare il Catania Calcio può farlo perché è ufficialmente in vendita. Questo era l’annuncio che volevo fare e mi sembrava giusto farlo dopo undici anni di gestione. Avevo chiesto a Girlando di slittare l'appuntamento a domani mattino, ma loro mi hanno detto per giovedì. Prima mi sembrava corretto annunciare la messa in vendita attraverso una conferenza stampa. Devo dire scusa a tante persone, ma prima di farlo voglio aspettare la fine del processo sportivo. Alla Digos ho specificato tutto, i tifosi non c’entrano. Ho fatto nomi e cognomi di precedenti episodi, ma poi non ho avuto altre minacce. La responsabilità totale, nel bene o nel male, è la mia. Ho scritto un a pagina nera nella storia del club".
Cosentino, una non risorsa
"Sono la persona meno indicata per dare messaggi ai tifosi. Mi tiro indietro lasciando spazio ad altri: giovedì ci sarà un incontro per la cessione del club. L’incontro sarà in streaming. Il lavoro mio e di Pablo Cosentino è stato fallimentare. Pablo è diventato dirigente alla fine campionato di Serie A (2013/14, ndr) quindi il fallimento è di una sola stagione. La responsabilità è mia, perché non l’ho messo nelle condizioni di lavorare bene. Cosentino è stata una non risorsa. Pablo ha delle qualità ma qui non le ha sapute sfruttare".
Senza intercettazioni non avrei lasciato
“Non avrei lasciato il Catania se non ci fossero state queste intercettazioni. Avevo ben altri progetti. Vendo il Catania ma non so se sia possibile scindere la cessione da quella di Torre del Grifo. Il Catania ha un patrimonio netto di 30 milioni di euro, incluso il centro sportivo, ma ancora non ho ricevuto proposte. Per Torre del Grifo è tutto in regola: tutte le rate sono state pagate”.
Delli Carri, unico interlocutore
“Il mio unico interlocutore era Daniele Delli Carri, non ho avuto contatti con altri. Cosentino era all'oscuro di tutto, è possibile credere che non sapesse nulla. Le partite pagate sono solo due, quelle con Varese e Trapani. Sinceramente, però, ho dei fortissimi dubbi: non credo ci siano coinvolgimenti di calciatori. Delli Carri mi ha spinto per Bologna perché mi aveva detto che alcuni stavano contattando i nostri giocatori. Lui voleva mettermi paura e farmi pagare. Impellizzeri col Catania non c'entra nulla: è un mio amico che conosco da tempo”.
Casse Catania in regola
“Le casse del Catania non hanno avuto problemi dal fallimento della Wind Jet. Sono due cose diverse. Quest’anno il campionato di serie B è costato 45 milioni di euro. Tra l’altro non abbiamo ancora preso i soldi relativi alla cessione del Papu Gomez e il Boca Juniors ci deve ancora dei soldi. Nonostante questo il Catania è sempre stato in regola: ho messo di nuovo i soldi e nessuno mi ha aiutato economicamente”.
Nessun contatto, neanche con Lo Monaco
"Con Pietro Lo Monaco non c’è stato nessun contatto. Con lui i rapporti sono inesistenti e non c’è alcuna possibilità di tornare insieme Nessuna telefonata da parte di nessun imprenditore, sceicco od altri. Silenzio assoluto. Anche se la cessione dovesse andare per le lunghe non sarebbe un problema: ci stiamo già organizzando. C’è già un amministratore unico, un direttore sportivo e un allenatore. Se, invece, ci sarà una nuova proprietà verrà fatto un azzeramento totale di strutture tecniche e societarie. Un Catania totalmente rinnovato nelle persone, potrà solo esserci qualcuno che era stato nel Catania prima di questi due anni (Davide Baiocco ?, ndr)”.
Melior de cinere surgo
“L’immagine che voglio portare con me è l’ottavo posto. Il Catania si rispecchia nello striscione della curva sud “Melior de cinere surgo” e sono convinto andrà così. Adesso farò l’abbonamento e andrò a vedere le gare. Il mio ciclo si è chiuso, ma tra gli imprenditori non vedo entusiasmo. Quando comprai il Catania dai Gaucci io non guardai nemmeno il bilancio, perché avevo la passione. Ho fatto tutto per amore della maglia, da sempre. Ho commesso errori e fatto cose belle. Sono stato un uomo”.
Antonino Pulvirenti, ex presidente del Catania, che ha presentato le dimissioni dalla carica sociale a seguito dello scoppio del caso legato all’inchiesta della Procura di Catania “I treni del gol”, torna in sala stampa per incontrare i giornalisti a più di nove mesi di distanza dall’ultima occasione. Di seguito le principali dichiarazione di Pulvirenti estrapolate dalla conferenza stampa odierna.
Scritta pagina nera
“Nonostante mi sia dimesso dalla presidenza volevo comunicare che la società è ufficialmente in vendita. Da oggi chiunque voglia trattare il Catania Calcio può farlo perché è ufficialmente in vendita. Questo era l’annuncio che volevo fare e mi sembrava giusto farlo dopo undici anni di gestione. Avevo chiesto a Girlando di slittare l'appuntamento a domani mattino, ma loro mi hanno detto per giovedì. Prima mi sembrava corretto annunciare la messa in vendita attraverso una conferenza stampa. Devo dire scusa a tante persone, ma prima di farlo voglio aspettare la fine del processo sportivo. Alla Digos ho specificato tutto, i tifosi non c’entrano. Ho fatto nomi e cognomi di precedenti episodi, ma poi non ho avuto altre minacce. La responsabilità totale, nel bene o nel male, è la mia. Ho scritto un a pagina nera nella storia del club".
Cosentino, una non risorsa
"Sono la persona meno indicata per dare messaggi ai tifosi. Mi tiro indietro lasciando spazio ad altri: giovedì ci sarà un incontro per la cessione del club. L’incontro sarà in streaming. Il lavoro mio e di Pablo Cosentino è stato fallimentare. Pablo è diventato dirigente alla fine campionato di Serie A (2013/14, ndr) quindi il fallimento è di una sola stagione. La responsabilità è mia, perché non l’ho messo nelle condizioni di lavorare bene. Cosentino è stata una non risorsa. Pablo ha delle qualità ma qui non le ha sapute sfruttare".
Senza intercettazioni non avrei lasciato
“Non avrei lasciato il Catania se non ci fossero state queste intercettazioni. Avevo ben altri progetti. Vendo il Catania ma non so se sia possibile scindere la cessione da quella di Torre del Grifo. Il Catania ha un patrimonio netto di 30 milioni di euro, incluso il centro sportivo, ma ancora non ho ricevuto proposte. Per Torre del Grifo è tutto in regola: tutte le rate sono state pagate”.
Delli Carri, unico interlocutore
“Il mio unico interlocutore era Daniele Delli Carri, non ho avuto contatti con altri. Cosentino era all'oscuro di tutto, è possibile credere che non sapesse nulla. Le partite pagate sono solo due, quelle con Varese e Trapani. Sinceramente, però, ho dei fortissimi dubbi: non credo ci siano coinvolgimenti di calciatori. Delli Carri mi ha spinto per Bologna perché mi aveva detto che alcuni stavano contattando i nostri giocatori. Lui voleva mettermi paura e farmi pagare. Impellizzeri col Catania non c'entra nulla: è un mio amico che conosco da tempo”.
Casse Catania in regola
“Le casse del Catania non hanno avuto problemi dal fallimento della Wind Jet. Sono due cose diverse. Quest’anno il campionato di serie B è costato 45 milioni di euro. Tra l’altro non abbiamo ancora preso i soldi relativi alla cessione del Papu Gomez e il Boca Juniors ci deve ancora dei soldi. Nonostante questo il Catania è sempre stato in regola: ho messo di nuovo i soldi e nessuno mi ha aiutato economicamente”.
Nessun contatto, neanche con Lo Monaco
"Con Pietro Lo Monaco non c’è stato nessun contatto. Con lui i rapporti sono inesistenti e non c’è alcuna possibilità di tornare insieme Nessuna telefonata da parte di nessun imprenditore, sceicco od altri. Silenzio assoluto. Anche se la cessione dovesse andare per le lunghe non sarebbe un problema: ci stiamo già organizzando. C’è già un amministratore unico, un direttore sportivo e un allenatore. Se, invece, ci sarà una nuova proprietà verrà fatto un azzeramento totale di strutture tecniche e societarie. Un Catania totalmente rinnovato nelle persone, potrà solo esserci qualcuno che era stato nel Catania prima di questi due anni (Davide Baiocco ?, ndr)”.
Melior de cinere surgo
“L’immagine che voglio portare con me è l’ottavo posto. Il Catania si rispecchia nello striscione della curva sud “Melior de cinere surgo” e sono convinto andrà così. Adesso farò l’abbonamento e andrò a vedere le gare. Il mio ciclo si è chiuso, ma tra gli imprenditori non vedo entusiasmo. Quando comprai il Catania dai Gaucci io non guardai nemmeno il bilancio, perché avevo la passione. Ho fatto tutto per amore della maglia, da sempre. Ho commesso errori e fatto cose belle. Sono stato un uomo”.