In campo al 'Cibali' il 3 Febbraio: Catania-Pescara del 2002 rimane l'ultima volta

Un cimelio da... promozione

Un cimelio da... promozione 

Per qualche ora la gara interna con il Monopoli era stata programmata il 3 di Febbraio...

Il 3 Febbraio in Piazza Duomo...
Per qualche ora, giusto il tempo che la tempestiva segnalazione di Giovanni Finocchiaro (brillante penna del quotidiano “La Sicilia”) venisse accolta dal presidente della Lega di Serie C, Francesco Ghirelli, lo stadio “Angelo Massimino” di Catania ha “rischiato” di ospitare nuovamente una partita dei rossazzurri il 3 di Febbraio, data quest’ultima nella quale si entra nel vivo dei festeggiamenti in onore di Sant’Agata. Infatti, secondo il comunicato ufficiale 83/DIV, nel quale è stata resa nota la programmazione delle gare dalla seconda alla diciannovesima giornata del girone di ritorno, il match fra Catania e Monopoli, valido per la ventiquattresima giornata, era stato (addirittura) posticipato alle ore 20.45 di lunedì 3 Febbraio 2020, con annessa diretta televisiva su Rai Sport. Un orario impossibile, visto il contemporaneo spettacolo pirotecnico e musicale previsto come ogni anno in Piazza Duomo. Prontamente, la Lega, ha poi diramato un nuovo comunicato ufficiale, il numero 84/DIV, che rimetteva tutto a posto, con il match fra etnei e pugliesi fissato per le ore 17.30 di Domenica 2 Febbraio 2020, il tutto senza la diretta televisiva. Domenica al “Massimino”, lunedì sera in Piazza Duomo. Per la felicità di anziani, adulti e piccini.

Un flash della gara del 3 Febbraio 2002: il colpo di testa di Davide Cordone che finisce alto sopra la traversa del pescarese Santarelli 



Catania in campo al “Cibali” il 3 di Febbraio? Sì, ma di pomeriggio…
Il provvidenziale dietrofront della Lega, al di là dell’impedire l’amletico dilemma se andare allo stadio o in Piazza Duomo, non mi ha impedito di riaprire un cassettino della memoria. Catania in campo al “Cibali” il 3 di Febbraio? L’ultima volta, la ricordo ancora. Anno 2002, non ero ancora maggiorenne. Giornata uggiosa, l’avrebbe così descritta Lucio Battisti, con nuvole grigie e pioggia leggera prima e durante del big-match fra il Catania di mister Pietro Vierchowod e il Pescara degli ex Saul Santarelli, Pasquale Apa e mister Ivo Iaconi. Si giocava per la ventiduesima giornata del Girone B di Serie C1, una sorta di “B2”, con gli abruzzesi con un punto in più in classifica rispetto agli etnei, quarti da -8 dalla capolista Ascoli e a -3 dal Taranto secondo. La ricordo bene quella gara, disputata nel primo pomeriggio, con il Catania con l’abituale (per quell’annata) divisa nera con risvolti rossazzurri.

Pagine rossazzurre di qualche anno fa... 



Casacca portafortuna, che fino a quel momento, in casa, aveva visto l’Elefante sempre vittorioso, rispettivamente con Vis Pesaro, Nocerina, L’Aquila, Avellino, Torres e Fermana, quest’ultima annientata sette giorni prima da un calcio di rigore di Massimo Cicconi al primo minuto di recupero. Il Pescara, però, aveva ben altra pasta rispetto ai canarini di Fermo. Squadra compatta e ben assortita in tutti i reparti. Quel giorno, infatti, quelle striscia di vittorie si fermò a quota sei. Arrivò uno 0 a 0 blindato dalle paratissime di un super Gennaro Iezzo, decisivo in più di una circostanza, e dalla traversa che respinse il calcio di punizione di Roberto Breda. L’immagine ricorrente, oltre ai flash del campo, fu la successiva “marcia” verso il centro storico, fra luminarie luccicanti, l’odore intenso di torrone, i fuochi ad illuminare il cielo imbrunito e quella voglia di rivedere quel volto caro rinchiuso per mesi nella cameretta.