Il procuratore Salvi: "Pulvirenti ha ammesso di aver comprato le partite"

L'ex presidente del Catania Antonino Pulvirenti

L'ex presidente del Catania Antonino Pulvirenti 

Centomila euro a gara il “corrispettivo”; respinte le accuse sulle scommesse. Restituita la licenza dello stadio.

Nell’ambito degli interrogatori di garanzia relativi all’operazione “I treni del gol” della procura di Catania, stamattina sono stati convocati al Tribunale di Catania tre indagati: Antonino Pulvirenti, Pablo Cosentino e Gianluca Impellizzeri.
Differente, rispetto a quella adottata da Pablo Cosentino, la strategia difensiva di Pulvirenti. Il procuratore Giovanni Salvi ha infatti riferito che, nel corso di un lungo interrogatorio, l’ex presidente del Catania ha ammesso di aver comprato le cinque partite oggetto dell’inchiesta, a partite da Varese-Catania, pagando centomila euro per ogni match. Ritrattata dunque la posizione resa nota martedì 23 dopo la custodia cautelare, quando attraverso il proprio legale Avv. Grasso si era dichiarato estraneo ai fatti contestati e convinto di dimostrare la propria innocenza. Pulvirenti ha dichiarato di aver agito per salvare il Catania e ha negato di aver scommesso sulle stesse partite.
Già da venerdì scorso Pulvirenti ha restituito tramite i suoi legali la licenza che consente di poter effettuare spettacoli sportivi allo stadio “Massimino” di Catania. Pulvirenti non potrà dunque svolgere attività sportiva essendo indagato per associazione per delinquere finalizzata alla frode.