Il calendario che non è ufficiale e le scuse che dovrebbero essere rivolte ai lettori

 

La cronaca di una vicenda paradossale, che richiede delle precisazioni per i tifosi ed impone delle riflessioni alla stampa.

Cronaca di una vicenda paradossale ed imbarazzante. Dopo la notizia - intervenuta giovedì - del rigetto, da parte del Tar del Lazio, delle domande cautelari del Giarre avverso l'esclusione dalla Serie D, si attendeva da un momento all'altro la pubblicazione del calendario del Girone I, nella sua composizione definitiva a 18 squadre. Nella giornata di ieri si è assistito ad un vero e proprio bailamme. Da un lato, il sito StadioRadio pubblicava una versione integrale del calendario, con tanto di giorni ed orari, specificando che si attendeva l'ufficialità da parte della LND. Dall'altro, diverse testate locali riportavano il cammino del Catania, che coincideva col calendario pubblicato su StadioRadio, annunciandolo come ufficiale e nella maggior parte dei casi senza indicare la fonte. Già, la fonte, perché in tutto ciò la LND non l'aveva ancora pubblicato sul proprio sito, né il Catania aveva fatto altrettanto.

Secondo un principio elementare in materia giornalistica, una notizia va data come ufficiale quando lo è effettivamente, cioè quando la fonte diretta da cui la notizia promana (la Lega nel caso dei calendari, la società nel caso degli acquisti dei calciatori) lo ha reso pubblico. Quando ci troviamo di fronte ad argomenti "freddi", oggettivi, che non presuppongono un approfondimento di natura intellettuale, la parola "indiscrezione" dovrebbe essere bandita.

Non possono esserci indiscrezioni sui calendari: il calendario o viene pubblicato, o non esiste! Si tratta di principi che dovremmo dare un po' tutti per scontati, dai giornalisti ai lettori, ma evidentemente non è così, atteso che, a parte la nostra e pochissime altre redazioni, il calendario di cui sopra è stato diffuso persino su Marte. E la cosa più grave è che molti tifosi hanno cominciato a fare affidamento su di esso per organizzare le proprie trasferte. Invece, nel pomeriggio abbiamo cominciato ad assistere a smentite, retromarce, a ricostruzioni complesse (della serie "il calendario è questo ma potrebbe essere soggetto a modifiche").

Non entriamo nel merito dell'origine del disastro (questo calendario è stato davvero stilato dalla LND? E come e da chi è venuto fuori anticipatamente?), della corsa allo scoop o ad "arrivare primi" che lo ha provocato, tanto meno delle voci che anche noi abbiamo raccolto, secondo le quali il calendario verrà pubblicato lunedì e tra le ipotesi sul tavolo non sarebbe da escludere quella secondo cui venga addirittura riformulato. Quel che conta sono invece due aspetti.

Il primo è un invito rivolto ai lettori e ai tifosi: state attenti, non fate affidamento su questo calendario; magari alla fine verrà confermato (ed è quello che ci auguriamo tutti) ma fino a quando non verrà pubblicato, non tenetelo in considerazione ed attendete la comunicazione ufficiale della LND per avviare progetti ed organizzazioni varie. Il secondo aspetto riguarda il fatto che ieri la stampa ha dato nel complesso una pessima immagine di sé ed ha recato un potenziale danno agli utenti. Questi ultimi, per tale ragione, hanno diritto a ricevere delle scuse e non delle giustificazioni o ricostruzioni pilatesche. Scuse che ci sembra che al momento siano arrivate da poche parti (ad esempio, da Max Licari nel corso della trasmissione odierna di Pianeta Catania). Ed allora, anche se non dovrebbe competere a noi, cari lettori e tifosi, Vi chiediamo scusa per il disservizio a Voi reso.