Cosi di Catania (Calcio): Caro Jacopo, ti scrivo...

Jacopo Dall'Oglio, match-winner con la Viterbese

Jacopo Dall'Oglio, match-winner con la Viterbese 

Il gol di Dall'Oglio...dentro l'uovo di Pasqua. Nuovo appuntamento con la rubrica del nostro Alessandro Russo

Buon pomeriggio, rieccoci.
Shalom.
Ordunque, procedo subito col resoconto dettagliato di ciò che accadde a Canalicchio, frazione di Tremestieri Etneo, in provincia di Catania, addì sabato tre aprile ultimo scorso, poco dopo le quattro e un quarto p.m.. A casa di Santa e di Luigi, che poi sono i miei favolosi genitori, finito di sorseggiare il caffè, niente di meno ci sono io intento ad aprire l’uovo di Pasqua. Contemporaneamente, in prossimità della curva Nord dello stadio Angelo Massimino, nel quartiere di Cibali, il nostro numero sei Nana Welbeck viene fermato con le cattive da quelli della Viterbese proprio a ridosso della loro area di rigore. Per tale precisa ragione, Marco Acanfora, un giovanotto venuto apposta da Castellammare di Stabia assegna un calcio di punizione per noi. In quel momento, il parziale è impietoso, giacché Catania e Viterbese sono ferme sullo zero a zero. Mi allontano per un attimo dalla grande prelibatezza di cioccolato al latte e mi avvicino con delicatezza al piccolo schermo di un tablet collegato in diretta su ciò che sta succedendo in piazza Spedini. Intanto, all’interno di quattro mura domestiche di Canalicchio, nel giorno della vigilia della Santa Pasqua, scoppia una baraonda.

Uova di Pasqua rossazzurre con...sopresa da 3 punti! 



«Da quella posizione potrebbe tirare in porta uno col piede di Guido Biondi» tuona il mio babbo, valoroso ortopedico sociale del Catania per un trentennio filato.
«Questa - insiste mio fratello Adriano con fare fiabesco - sarebbe stata l’occasione giusta per la scarpetta fatata d’un certo Ciccio Lodi»

«In ogni caso, – prendo parola e tronco il dibattito - l’importante è che non la tiri Jacopo Dall’Oglio, quello del rigore sbagliato al novantesimo contro il Bari. Da quello che vedo toccherà invece a Maldonato provare a calciare direttamente in rete. Speriamo bene…»

Chiedo scusa se interrompo il racconto di due giorni orsono, però bruscamente adesso faccio un salto nel tempo con direzione “passato remoto” e mi sposto in quel di Milano. Quivi, nel lontano milleottocentodue, esce in edizione originale il primo romanzo epistolare della letteratura italiana. Il titolo è “Le ultime lettere di Jacopo Ortis”, lo firma Ugo Foscolo e raccoglie sessantasette lettere che Jacopo, cioè il protagonista, manda all’amico Lorenzo. Nondimeno, oggi, cinque aprile duemilaventuno all’interno della ventiquattresima puntata della rubrica “Cosi di Catania (calcio)” umilmente io pubblico le mia scuse a una persona. Parlo del signor Jacopo Dall’Oglio, nato a Milazzo il due aprile millenovecentonovantadue, alto un metro e ottantatré, peso forma di settantasette chilogrammi, attuale numero ventitré del Calcio Catania. E siccome in qualche modo, adesso, mi accorgo che tra poco mi toccherà chiudere questo mio articolo di oggi, decido di fare le cose per bene.

Il romanzo epistolare di Ugo Foscolo 



Grazie al Cielo, mentre ascolto “La leva calcistica del ’68” di Francesco De Gregori mi tornano in mente le parole di un uomo grandioso. Mi riferisco a Papa Bergoglio e a questa bellissima frase che tocca le corde dell’anima: “La vita ricomincia sempre anche dalle macerie”.
Pace e bene.


Stadio “Angelo Massimino” di Catania 3 Aprile 2021
32° giornata Campionato nazionale serie C, girone C


CATANIA-VITERBESE1-0

Catania: Martinez; Calapai, Claiton, Giosa (‘76 Tonucci), Pinto, Dall'Oglio (‘71 Russotto), Maldonado, Izco (‘54 Welbeck); Piccolo (‘76 Golfo), Sarao, Reginaldo (‘71 Rosaia).All. Baldini.

Viterbese: Daga, Bianchi (‘64 De Santis), Mbende, Baschirotto, Urso, Palermo (‘90 Ammari), Salandria (‘82 Rossi), Adopo (‘64 Sibilia), Murilo, Tounkara, Simonelli (‘64 Bezziccheri), Ricci. All.Taurino.

Arbitro: Acanfora di Castellammare di Stabia

Gol: ‘62 Dall'Oglio