Cosi di Catania (Calcio): Cantarutti, Battiato e i mondi paralleli

3 gennaio 1982, Catania-Palermo 3-1: Cantarutti esulta con i tifosi rossazzurri (Foto: Tutto il Catania minuto per minuto)

3 gennaio 1982, Catania-Palermo 3-1: Cantarutti esulta con i tifosi rossazzurri (Foto: Tutto il Catania minuto per minuto) 

Puntata numero uno della nuova rubrica a cura di Alessandro Russo. All'interno le immagini di quel Catania-Palermo

Buongiorno.
Dimentichiamo per un attimo la sesta sconfitta stagionale patita al “Veneziani” di Monopoli che corrisponde (secondo molti) alla peggiore umiliazione della nostra storia.
Ricominciamo daccapo.

Bonariamente il dito puntavo, settimana scorsa, contro coloro i quali impomatatisi di spruzzi d’insopportabile retorica si vantano oggigiorno d’esser sostenitori più d’altri. Asserzioni come «Posso parlare io che ero presente agli spareggi dell’Olimpico e perfino in quel di Caltagirone così come a Milazzo» non regalano una patente di tifoso doc, bensì esprimono uno sgarbato e oscuro provincialismo: cosi di Catania (calcio). Come due variegate fungosità, all’istante, sui social spuntarono le postille di due cittadini dell’Etna che si chiamano entrambi Giuseppe. «Tantissimo tempo fa,- prorompe il primo- che ricordi», «Ricordi che non prevedono un impegno costante sul presente sono un mero esercizio di stile fine a stesso. – mi apostrofa l’altro- La autoreferenzialità che alla lunga non appassiona.»

Saluto i due Giuseppe e riprendo con lo scrivere.
Lo faccio aggiungendo che da un sacco di tempo una miriade di eventi collegati a partite del passato stanno più o meno placidi dentro la mia testolina. Fanno da collante e giungono in mio soccorso aiutandomi ad archiviare in un corretto ordine spazio-temporale tutto ciò che capitò nei miei primi cinquant’anni di vita. In sostanza, le alterne vicende della rappresentativa di football di questa nostra città chiamata Catania rappresentano buona parte dei miei ricordi personali. Ininterrottamente innumerevoli avvenimenti rossazzurri si mescolano a rimembranze vissute durante le scuole elementari, s’attaccano a rievocazioni di gaudenti filotti sentimentali liceali, si congiungono infine a veri e propri amori dell’età adulta.
Trattasi, forse, d’una mia sperimentazione terapeutica preventiva per allontanare l’Alzheimer ?
Non mi pare comunque cosa da poco.

Queste considerazioni le facevo mie alle cinque p.m. del giorno diciassette dello scorso mese di gennaio intanto che, nella ricorrenza del suo sessantesimo genetliaco, digitavo il numero di uno che dalle nostre parti sembra non esser mai andato via. Parlo dell’ex bomber Aldo Cantarutti, un marcantonio friulano mancino, biondo e forte di testa. In attesa del suo «Pronto?» tra me e me rivedevo alcune delle sue venticinque reti nei tre campionati in cui militò con noi. In particolare mi tornarono quella volta in mente le due micidiali realizzazioni in contropiede ai cugini (per modo di dire) rosanero sotto la curva Nord il tre gennaio dell’ottantadue: Catania batte Palermo 3-1.

Il maestro Franco Battiato 



Quando Cantarutti vestiva il rossazzurro, i miei gusti musicali svariavano dai China Crisis ai Depeche Mode agli Scritti Politti. Epperò mi piaceva già tanto un estroso musicista catanese destinato a diventare uno dei più grandi artisti contemporanei. Di questo signore, cioè di Franco Battiato, d’un suo memorabile concerto tenutosi a Letojanni nell’agosto ottantadue e di filosofie orientali io e Aldo a lungo dialogammo al telefono un mese orsono. La nostra chiacchierata durò oltre dieci fantasmagorici minuti, durante i quali son tornato studente del terzo e del quarto liceo scientifico sez. A dell’istituto Leonardo da Vinci. Avevo sedici anni fa, correvo anche io dappresso a un pallone e provavo pure, in discoteca, a inseguire le ragazzine. In entrambi i casi, nel gioco del calcio così come in quello della seduzione femminile, pessimi risultati ponevano fine a goffi tentativi di guadagnarmi la pagnotta.

Negli stessi momenti la conversazione tra me e Cantarutti sfiorava i temi tosti legati ai testi delle canzoni di Franco Battiato; poi, di colpo, s’impennò in alto come un’onda marina e s’incamminò infine sul sufismo, sui mondi paralleli, sul mio e su quello di Aldo centro di gravità permanente.


3 gennaio 1982 CATANIA-PALERMO 3-1
16. giornata campionato nazionale serie B
CATANIA: Sorrentino, Miele, Castagnini, Vella, Ciampoli, Barlassina, Crialesi (87’ Testa), Gamberini, Cantarutti, Mosti (80’ Caputi), Morra. All. Mazzetti.
PALERMO: Piagnerelli (78’ Oddi), Volpecina, Caneo, Vailati, Pasciullo, Silipo (8’ Bigliardi), Gasperini, De Stefanis, De Rosa, Lopez, Montesano. All. Renna.
ARBITRO: Barbaresco di Cormons
GOL: 59’ Gamberini, 61’ e 66’ Cantarutti, 76’ rig. De Rosa.




Alessandro Russo. Medico ortopedico catanese, insegna scrittura creativa e recensisce libri. Autore di Angelo Massimino, una vita per (il) Catania. Geo Ed., 2007 e di Il Russo-azzurro Algra Ed, 2016, coautore di Tutto il Catania minuto per minuto. Geo Ed, 2010. Suoi racconti e saggi sono stati pubblicati in Musica dai saloni, suoni e memorie dei barbieri di Sicilia (2009), Serenate al chiaro di luna (2011) e Merica, Merica. Viaggio verso il nuovo mondo (2015). È il curatore dell’Antologia dei racconti sul Calcio Catania (AA.VV Geo Ed.2017)