Catanzaro-Catania 2-0: le pagelle rossazzurre

Andrea Russotto, fra i pochi rossazzurri a raggiungere la sufficienza

Andrea Russotto, fra i pochi rossazzurri a raggiungere la sufficienza 

Tante insufficienze in casa Catania, Martinez e Maldonado i peggiori. Russotto l'unico degno di nota

MARTINEZ voto 5: Non chiude bene lo specchio in uscita su Di Massimo in occasione del vantaggio calabrese. Prende gol sul suo palo in occasione del raddoppio. A ciò si aggiunga lo svarione col quale al 57° per poco non regalava una chance a porta libera agli avversari. Merita il beneficio del dubbio, già concesso in passato a Confente, ma oggi giornata no.

CALAPAI voto 5,5: Non riesce a farsi vedere spesso in avanti, ma quando lo fa trova spazi interessanti che spaventano la difesa avversaria, senza però riuscire a sfornare le giocate alle quali ci ha abituato. Grave il modo in cui si lascia sfuggire Di Massimo in occasione del gol dell’1-0.
-> MANNEH voto 5,5: Baldini gli concede poco tempo, ma lui pecca di personalità nei contrasti e non riesce a dare quel quid in avanti richiesto dallo svantaggio.

TONUCCI voto 5,5: A livello difensivo poco da imputargli. Il problema è che, in fase di possesso, tante palle da lui giocate vengono perse.

SILVESTRI voto 5,5: Al rientro dopo 40 giorni, è autore di una prestazione sufficiente, rovinata nel finale dal modo in cui si fa saltare da Baldassin in occasione del 2-0 giallorosso.

PINTO voto 5,5: Non commette errori evidenti, ma soffre quando il Catanzaro spinge dal suo lato e, soprattutto, è molto poco incisivo in fase offensiva.

DALL’OGLIO voto 5,5: Dal punto di vista della sostanza prestazione all’altezza degli standard ai quali ci ha abituato. Manca invece in qualità, non riuscendo a dare un apporto significativo alla manovra.

MALDONADO voto 5: Netto passo indietro rispetto alle ultime uscite. Due gravi errori: quello al 30°, che consente a Carlini di involarsi nella metà campo etnea, ed un altro a metà ripresa, quando serve un assist a Curiale. Ne commette di altri e rimedia pure un giallo per un intervento in ritardo. Non possono bastare alcune buone intuizioni e la gran punizione calciata al 48°.
-> ALBERTINI SV: Senza infamia e senza lode nel finale.

ROSAIA voto 5,5: Come Dall’Oglio, bene nella sostanza ma per il resto non incide.
-> IZCO voto 6: Gioca mezz’ora, anche lui senza fare la differenza, ma almeno ci mette l’anima e si fa apprezzare per un paio di spunti.

RUSSOTTO voto 6,5: Ispiratissimo anche in una giornata negativa per la squadra. Si muove da una parte all’altra del campo, sfornando cross da entrambi i lati e provando anche alcuni passaggi filtranti per i compagni, che però non approfittano dei suoi inviti.

DI PIAZZA voto 5,5: Non è la sua partita, il Catanzaro non gli concede praticamente mai la profondità e fa fatica. A parte un colpo di testa nel primo tempo e una conclusione tentata a inizio ripresa, non riesce a mettersi in mostra.
-> VOLPE SV: Esordio stagionale dopo una lunga assenza. Una sponda di testa per Golfo e nient’altro.

REGINALDO voto 6: Schierato da esterno sinistro, seppur a corrente alternata riesce a creare qualche grattacapo alla difesa avversaria, tra cross, angoli guadagnati ed una gran giocata al minuto numero 42, quando salta due uomini in un colpo solo e va al tiro.
-> GOLFO voto 5: In più di mezz’ora disputata, praticamente non si vede mai.

All. BALDINI voto 6: Il rientro di Tonucci e Silvestri era auspicato da molti, nonostante il buon rendimento della coppia Claiton-Giosa, e la rotazione in difesa dunque ci stava. Peraltro i due centrali non hanno demeritato più di tanto. Anche le scelte di Rosaia e Reginaldo per ovviare alle assenze non si può dire che siano state azzardate vista la pochezza di alternative. Poco o nulla gli si può quindi imputare, il passo indietro lo hanno fatto i suoi ragazzi sotto il profilo della mentalità e della concentrazione.

CATANZARO voto 8: A Calabro mancavano almeno 6 titolari. Il tecnico dei giallorossi ha dovuto persino adottare soluzioni di emergenza come quella di schierare il centrale difensivo Gatti nel ruolo di tornante sinistro. La sua squadra ha chiaramente pagato le assenze in termini di qualità, ma per il resto l’emergenza non si è notata più di tanto perché il gioco impresso dall’inizio alla fine non è stato dissimile da quello mostrato in altre occasioni. Onore al merito soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento e della voglia di giocarsela fino alla fine.

Arbitro RICCI voto 6,5: Non una partita difficile da dirigere, vista l’assenza di episodi particolarmente dubbi. Lui comunque arbitra bene anche dal punto di vista della gestione dei cartellini, pochi, ma tirati fuori al momento giusto.