Catania-Virtus Francavilla 3-2: le pagelle rossazzurre

Pinto in versione Roberto Carlos

Pinto in versione Roberto Carlos 

Con il gol strabiliante Pinto scavalca gli ottimi Capanni e Biondi. Curiale e Vicente i meno convincenti.

MARTINEZ voto 6: Incolpevole sul gol di Perez, qualche responsabilità sul raddoppio ospite, in occasione del quale avrebbe fatto meglio ad uscire. Ne fa tesoro e sui successivi corner si fa trovare pronto. Per il resto è attento e non corre grossi pericoli.

CALAPAI voto 6: Non riesce a chiudere su Perez in occasione del vantaggio dei pugliesi. Si fa apprezzare invece in fase offensiva con un paio di buoni assist dalla propria corsia nella prima frazione di gioco. Nella ripresa prova a spingere in qualche altra circostanza, in specie dopo l’ingresso di Barisic col quale prova a duettare, ma la qualità dei suoi blitz risente della stanchezza accumulata.

MBENDE’ voto 6: La grande mobilità dei centravanti avversari lo costringe a ricorrere spesso alle maniere dure. E’ lui a prolungare la sfera sul calcio d’angolo che porta all’1-2 di Kevin Biondi. Nel secondo tempo rischia quando commette un fallo al limite dell’area, concedendo una punizione pericolosa alla Virtus.

SILVESTRI voto 6: Al 12° un buco sulla sinistra lo costringe ad uscire di posizione, da lì ha avvio l’azione del gol dello 0-1 di Perez. Per il resto prestazione ordinata, impreziosita da una buona chiusura alla metà della ripresa.

PINTO voto 8: Si fa scappare Vazquez in occasione dello 0-1 avversario. Viene ammonito per proteste poco dopo. Prova a rimediare in fase di spinta, andando al tiro (ribattuto in corner) al 24° su cross di Calapai ed aggredendo la fascia. Nel finale realizza un gol da antologia, che fa schizzare in alto la sua valutazione.

SALANDRIA voto 6,5: Come un diesel cresce alla distanza e la sua prestazione si lascia apprezzare di più ogni minuto che passa, quando gli altri calano, mollano, mentre lui è sempre sul pezzo, pronto a chiudere, ricucire, aggredire e ripartire. Perfino adattarsi da esterno sinistro, quando glielo chiede il mister. Unico neo: insieme a Curiale si fa beffare da Vazquez sul corner che porta al raddoppio francavillese.

VICENTE voto 5,5: Partita di sacrificio e sofferenza. In fase di contenimento dà una mano ed è provvidenziale una sua chiusura su Perez in area al 41°. Ma è del tutto assente in fase di costruzione ed il gioco della squadra ne risente.
Dal 71° WELBECK voto 6: Esegue bene i compiti di copertura che la fase di gara che gioca impongono. All’83° rimedia un giallo per un intervento pericoloso su un avversario.

CAPANNI voto 7,5: Il più attivo dei suoi nel primo tempo. Già al 7° fornisce un buon assist a Curiale ed evidenzia una grande facilità nel saltare l’uomo. Al 38° prova una giocata personale, senza successo. Se il Catania riprende la gara gran parte del merito è suo, quando al 55° parte in percussione e con un suggerimento prezioso per Biondi induce Delvino a deviare col braccio il pallone, facendo guadagnare ai suoi il rigore del 2-2. Diciamo che non si è sentita la mancanza di Di Molfetta…
Dal 71° BARISIC voto 6: Alterna cose buone (un bel lancio smarcante per Mazzarani, un buon ripiegamento difensivo e dei discreti movimenti) ad altre meno buone, come un tiraccio da fuori area finito sul fondo. Con la sua fisicità, comunque, può essere una pedina che torna utile per i finali di gara.

CURCIO voto 6,5: La sua partita è resa complicata dalla diga che Trocini gli costruisce attorno. Trova spazi con difficoltà, subisce tanti colpi proibiti, ma quelle poche volte che riesce a liberarsi fa male e sa essere decisivo. Nel primo tempo si contano due tentativi velleitari, mentre nella ripresa sale in cattedra: prima un sinistro che impegna Poluzzi, poi il rigore trasformato, quindi la doppietta sfiorata sugli sviluppi di un corner ed infine un tiro sporco a seguito di un pregevole scambio con Curiale.
Dall’86° BIAGIANTI SV: Prosegue la consuetudine avviata da Lucarelli in campionato, in base alla quale il capitano timbra sempre il cartellino negli ultimi minuti, un po’ per gestire partita e risultato, un po’ (forse) per andare a caccia del record assoluto di presenze. Per il toscano è il gettone n° 283 con la maglia rossazzurra, Damiano Morra dista ancora 37 apparizioni.

BIONDI voto 7,5: Entra ed esce dai radar del match, ma quando il pallone arriva dalle sue parti per gli avversari sono dolori. Al 25° è bravo a gestire il pallone davanti a Poluzzi e trafiggerlo con una conclusione di non facile coordinazione, riaprendo in tal modo il match. Dopo qualche cross sbagliato di troppo (col piede mancino, che non è il suo), induce Vazquez al fallo da ammonizione, che a posteriori si rivelerà decisivo. Nel secondo tempo ha il merito di costringere, con il proprio inserimento, Delvino all’anticipo col braccio che decreta il rigore del 2-2. Poi si ritaglia anche un’occasione con una bella serpentina in area ed un tiro che sfiora il palo.
Dal 78° MAZZARANI voto 6: Per qualche minuto fa l’esterno d’attacco e, in quella posizione, riceve un bel pallone da Barisic e segna un bel gol, non prima però di spingere il proprio diretto marcatore, determinando l’annullamento della rete. Nel finale gioca sulla trequarti a supporto di Beleck ma si occupa prevalentemente di andare in pressing sui primi portatori di palla avversari.

CURIALE voto 5: Al rientro dopo l’infortunio non soddisfa le speranze in lui riposte. Spreca con un colpo di tacco un bell’assist di Capanni al 7°, non arriva puntuale su un traversone di Calapai al 15°, divora il possibile 2-2 al 54°, dopo la ribattuta di Poluzzi sul tiro di Curcio. Inoltre Vazquez colpisce di testa dalle sue parti in occasione del momentaneo 0-2 e nel finale della prima frazione di gioco rischia di commettere un fallo da rigore nella propria area. L’unico guizzo è un pregevole scambio con Curcio che porta quest’ultimo alla conclusione al 62°. Sfortunatamente, accusa un fastidio ed è costretto ad abbandonare anzitempo il terreno di gioco.
Dal 78° BELECK SV: Sostanzialmente impalpabile nella fase di partita da lui disputata.

All. LUCARELLI voto 7: L’inizio di gara è shock. Al Catania basterebbe un pari, eppure sono i rossazzurri a fare la partita e gli ospiti a rintanarsi e ripartire, trovando per due volte il gol a causa di incomprensibili buchi difensivi. Sembra un suicidio in grande stile, invece i suoi ragazzi mostrano pazienza, concentrazione, abnegazione, cuore…e palle, ribaltando con merito il match, senza che l’allenatore sia costretto a fare chissà quali modifiche. I cambi vengono disposti più per esigenze fisiche che altro, l’unica variazione tattica avviene nel finale, quando, con l’ingresso di Biagianti per Curcio, si passa ad un più coperto 4-4-1-1, con Salandria allargato a sinistra. Se un gruppo alle prese con il nodo stipendi è stato capace di lottare sino alla fine e produrre azioni come quella del gol di Pinto, vuol dire che ha un condottiero d’eccezione.

VIRTUS FRANCAVILLA voto 5: Per certi versi, il Catania aveva servito sul piatto d’argento la qualificazione al team di Trocini, con un approccio iniziale sconsiderato, punito dal gioco a memoria degli ospiti e dalla rapidità e dall’opportunismo del tandem Perez-Vazquez. A quel punto i pugliesi avevano la strada in discesa ed avrebbero potuto controllare il match nel modo a loro più congeniale. Invece, semplicemente, non ce l’hanno proprio fatta a contenere le scorribande dei vari Biondi e Capanni. Subìto il pari, le pretese di tridente avanzate dal tecnico biancazzurro con l’ingresso di Marozzi sono state immediatamente stoppate dall’espulsione di Vazquez. Se non altro, Zenuni e compagni non hanno mollato quasi fino alla fine, facendo correre qualche altro brivido al pubblico di fede etnea.

Arbitro MARCHETTI voto 6: Un paio di chiamate errate (un’ammonizione risparmiata a Nunzella per un intervento in ritardo su Capanni al 37°; un corner regalato al Catania nella ripresa), comunque non incidenti sul risultato. Corrette le decisioni importanti, su tutte il rigore assegnato ai padroni di casa (chiaro il braccio largo di Delvino) e l’espulsione di Vazquez per doppia ammonizione (netta la simulazione dell’ex Siracusa).