Catania-Taranto, presentazione: La prima del "sergente" Petrone

Mario Petrone, alla prima in rossazzurro

Mario Petrone, alla prima in rossazzurro 

La presentazione della gara tra etnei e pugliesi che segnerà l'inizio dell'avventura rossazzurra dell'ex tecnico dell'Ascoli

ELEFANTE VS DELFINO
Per la 26ª giornata del girone C di Lega Pro i rossazzurri saranno di scena sabato 18 febbraio alle ore 14.30 allo stadio "Angelo Massimino", l'avversario di turno sarà il Taranto che evoca certamente piacevoli ricordi ai tifosi dell'Elefante. La sfida al vertice inseguendo l'Ascoli e la doppia finale play-off nella stagione 2001-2002 sono delle istantanee indelebili nel cuore e nella mente dei tifosi catanesi e tarantini, ma a gioire alla fine furono solo i primi. Sabato dunque vivremo una sorta di sfida "amarcord" anche se un po' diversa: ci si ritrova in terza serie, come allora, ma non è più un duello per la vittoria finale. Il Catania (ottavo con 35 punti) cerca di raggiungere una buona posizione in classifica per andare più avanti possibile nei play off, il Taranto (quindicesimo a 24 punti) è in piena lotta salvezza. La gara d'andata giocata allo "Iacovone", valevole per la settima giornata, si concluse a reti inviolate. L'arbitro dell'incontro sarà Giacomo Camplone, i suoi assistenti Lorenzo Abagnara e Pierluigi Della Vecchia.

Taranto-Catania: un flash della gara di andata 



QUI CATANIA: UN SERGENTE PER GLI ETNEI. La settimana rossazzurra è stata caratterizzata dal cambio della guida tecnica, a Pino Rigoli ‒ al quale è stata fatale la debacle contro la squadra (Akragas) che lo aveva consacrato quale miglior tecnico della Lega Pro nella scorsa stagione – è succeduto Mario Petrone. Quest'ultimo viene descritto come un sergente di ferro che "spreme" i suoi uomini durante gli allenamenti al fine di ottenere il massimo negli incontri ufficiali. Alcuni gli riconoscono il merito di aver fatto uscir fuori il talento di Lapadula e Petagna avuti all'Ascoli, la sua ultima squadra da allenatore prima dell'approdo a Torre del Grifo. In occasione della conferenza stampa di presentazione del tecnico campano, il dg Pietro Lo Monaco ha motivato l'esonero di Pino Rigoli, « ho voluto togliere alibi ai calciatori, sono loro che vanno in campo e che devono vincere perché hanno le qualità per farlo », e sul nuovo allenatore ha ammesso: « Mister Petrone era tra i papabili ad inizio anno, la cosa più logica era quindi puntare su un allenatore che gode della nostra fiducia. Ha numerose esperienze vincenti ed ha la cultura della vittoria ». Dunque adesso la palla, in tutti i sensi, passa ai giocatori che dovranno dimostrare tutto il loro valore e di meritarsi la maglia rossazzurra. Col Taranto dovranno cancellare la disfatta di Agrigento continuando il percorso casalingo da primato ottenuto sin qui con Rigoli: 10 vittore, 2 pareggi, 1 sconfitta e miglior rendimento interno del girone. Insieme all'Andria il Catania vanta ancora la miglior difesa del girone C. Il nuovo tecnico sembra prediligere il 4-2-3-1, ma ha affermato: « sono consapevole che il 4-3-3 sia nelle corde di questo organico ». In difesa sarà out Bergamelli per squalifica, daranno ancora forfait Baldanzeddu e Di Cecco, recuperati Djordjevic e Russotto. Cambiato il timoniere rossazzurro si spera di non cambiare il ruolino di marcia interno ma di trasformare decisamente quello in trasferta, come ha già promesso di fare il nuovo tecnico degli etnei. Sabato ospite al "Massimino" arriva una squadra galvanizzata dal successo contro la seconda della classe, quindi da non sottovalutare ma da affrontare con l'atteggiamento di chi adesso non ha più «alibi» per compiere passi falsi.

Ritornare a gioire 



TARANTO: ANCORA VOGLIA DI PUNTI D'ORO PER LA SALVEZZA. Reduci dal clamoroso successo per 2-0 (gol di Magnaghi e De Giorgi) nel derby pugliese contro il Foggia, i rossoblu di mister Ciullo vorranno certamente cavalcare l'onda dell'entusiasmo e fare uno sgambetto a un'altra "grande" del girone che, però, non lotta per i primi quattro posti. Il Taranto in 25 gare di campionato ha ottenuto 5 vittorie e 9 pareggi, mentre è stato battuto 11 volte; in trasferta è una squadra che segna poco e subisce tanto, sono infatti 9 i gol fatti (ma il Catania lontano dal "Massimino" ha fatto peggio con sole 6 reti all'attivo) e 17 quelli subiti. Fuori casa gli ionici hanno vinto in due occasioni, contro Cosenza (0-1) e Vibonese (0-2) che risulta essere l'ultimo successo esterno dei "delfini" datato 10 dicembre 2016, pareggiato in tre contro Reggina (2-2), Siracusa (0-0) e Akragas (1-1), perso in 7. Nota curiosa è che il Taranto, in questa stagione, fin qui ha sempre pareggiato con le siciliane: oltre a quelli già menzionati, risulta il pareggio interno per 1-1 con il Messina. Tra i risultati più importanti dell'undici tarantino, oltre al citato successo sui cugini foggiani, spiccano il pari alla prima di campionato in casa con il Matera (1-1) e quello, sempre allo "Iacovone" con la Juve Stabia (0-0). Miglior realizzatore dei rossoblu è Viola con 6 marcature.