Catania-Sicula Leonzio 3-2: Lucarelli, battesimo di fuoco in otto minuti

Cristiano Lucarelli, il chiaro esempio del

Cristiano Lucarelli, il chiaro esempio del "trascinatore"... 

Il racconto dell'ultimo precedente in terra catanese tra le due compagini. All'interno le immagini della gara

DA 0-2 A 3-2
A sessantanove giorni di distanza, era il 13 agosto e si giocava la gara del primo turno della Coppa Italia di Serie C, Catania e Sicula Leonzio si ritrovano allo stadio “Angelo Massimino” nel primo storico confronto in terza serie tra i due club. Notte calda e sfavillante, quella di due mesi e mezzo orsono, carica di gol e colpi di scena: l’antipasto migliore per avviare una stagione scoppiettante. Una gara, la prima della stagione, che segnò il debutto ufficiale dei due nuovi tecnici sulle rispettive panchine: Cristiano Lucarelli su quella etnea, Pino Rigoli su quella lentinese. Primo colpo di scena alla lettura delle formazioni: dopo aver provato e riprovato per buona parte del pre-campionato il modulo 3-5-2, mister Lucarelli spiazza tutti affidandosi all’usato sicuro, quel 4-3-3 marchio di fabbrica dell’Elefante dagli anni di Pasquale Marino. Schieramento a specchio per il tecnico di Raccuja – al primo incrocio con il rossazzurro dopo l’esonero di qualche mese prima – con in campo gli ex Andrea De Rossi in difesa, il catanese Andrea D’Amico in mediana, il palermitano Mauro Bollino e l’altro catanese Pietro Arcidiacono in avanti, questi ultimi protagonisti sabato scorso dell’erroraccio dal dischetto contro la Juve Stabia.

Il gol del vantaggio lentinese siglato da Pietro Arcidiacono 



Proprio la “minuta” punta marca liotru (168 cm per 62 kg) gela gli spettatori presenti sulle tribune del vecchio Cibali andando a segno dopo tredici minuti dal fischio d’inizio: traversone dalla destra, palla respinta malamente da Tedeschi proprio nel cuore dell’area etnea, destro di controbalzo di Arcidiacono e pallone in rete. Sicula in vantaggio con il buon Pietro piegato in due dal “rimorso” per aver segnato alla squadra della propria città. La reazione degli etnei è nel sinistro a giro su punizione di Ciccio Lodi, quest’ultimo al terzo esordio in rossazzurro. Nonostante la condizione fisica e l’armonia di gioco non siano ancora al top il Catania crea un paio di grattacapi alla difesa di una Leonzio che, comunque, riesce a difendersi bene senza soffrire. Anzi, tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo, sono proprio dei bianconeri le occasioni migliori per andare in rete. Il raddoppio è nell’aria ed arriva puntuale al minuto 63 con un calcio di punizione dalla distanza di Bollino reso imprendibile da una deviazione della barriera etnea. A ventisette minuti dalla conclusione il Catania è sotto in casa per due reti a zero. I fantasmi del recente passato emergono tra i fischi e la delusione del pubblico di casa. Mister Rigoli gongola per una vittoria dal sapore di rivincita.

Davis Curiale avvia la rimonta... 



Sulla panchina etnea però c’è un temperamento ben diverso rispetto al passato. Si respira un’insolita garra in salsa labronica. Poco prima della rete dello 0-2 mister Lucarelli aveva sostituito Caccetta e Mazzarani con Di Grazia e Curiale, passando dal 4-3-3 ad un assai spregiudicato 4-2-4, con il folletto di San Giovanni Galermo e Russotto sugli esterni e con l’ex Trapani al centro dell’attacco insieme a Pozzebon. Il doppio svantaggio è come una sveglia. Al 66’ Lodi scucchiaia un pallone nel cuore dell’area lentinese, Tedeschi in mischia si esalta come un gladiatore servendo una palla ormai persa a Russotto, il numero 10 rimette la palla in mezzo per Curiale che davanti alla porta sguarnita non può far altro che depositarla in rete. Catania 1, Sicula Leonzio 2. Incassato il gol i bianconeri provano a scuotersi: Arcidiacono mette in rete la palla del possibile 1-3, ma l’arbitro Pasciuta di Agrigento annulla per un fuorigioco dello stesso attaccante. L’inerzia della partita è cambiata. Al 72’ Silva ruba una palla a centrocampo impostando un contropiede pericolosissimo, la palla perviene a Demiro Pozzebon che da un metro dalla lunetta dell’area di rigore lascia partire un destro a giro che può far male. Così è: il pallone sporcato dalla deviazione disperata di un difensore lentinese diventa imparabile per il portiere Narciso. L’ex attaccante del Messina esplode tutta quella gioia repressa (non segnava da febbraio) sotto la Curva Nord.

...Demiro Pozzebon firma il pari... 



A diciotto minuti dalla fine il 2-2 non può bastare e Lucarelli lo sa bene. Il neo mister rossazzurro, con un gesto simile a quello compiuto da Pietro Lo Monaco con l’esagitato Umberto Del Core il 28 maggio 2006, si reca proprio nei pressi dei festeggiamenti, trascinando di peso Di Grazia e Pozzebon. Il messaggio è chiaro: la partita non è ancora finita e soprattutto c’è ancora il tempo per vincerla. Spinto dalle ali dell’entusiasmo e dal fuoco di un pubblico rianimato il Catania trova novanta secondi più tardi il gol del sorpasso: invenzione di Lodi, palla verticale che taglia l’intera metà campo bianconera, esterno destro volante di Andrea Russotto sul portiere in uscita e palle in rete. Catania 3, Sicula Leonzio 2: la rimonta è completata in appena otto munuti. Nell’ultimo quarto d’ora i rossazzurri serrano le fila a difesa di un risultato che non cambierà più. Cristiano Lucarelli inizia così, nel migliore dei modi, la sua esperienza sulla panchina dell’Elefante. Il resto è tutto da scrivere.

...Andrea Russotto completa la rimonta con il gol del 3-2! 



IL TABELLINO

CATANIA (4-3-3): Pisseri; Semenzato, Aya, Tedeschi, Marchese; Da Silva, Lodi, Caccetta (63′ Di Grazia); Mazzarani (63′ Curiale), Pozzebon (78′ Biagianti), Russotto. A disp.: Martinez; Esposito, Lovric, Bogdan, Djordjevic, Manneh, Bucolo, Rossetti, Anastasi. All: C. Lucarelli.

SICULA LEONZIO (4-3-3): Narciso; De Rossi (64′ Giuliano), Camilleri, Gianola, Squillace; Marano (86′ Tavares), Esposito, D’Amico (59′ Gammone); Bollino, Ferreira, Arcidiacono. A disp.: Ciotti, Pollace, Monteleone, D’Angelo, Cozza, Bonfiglio, Russo. All: P. Rigoli.

ARBITRO: Pasciuta di Agrigento

RETI: Arcidiacono (S) al 13′, Bollino (S) al 65′, Curiale (C) al 66′, Pozzebon (C) al 72′, Russotto (C) al 74′

AMMONITI: De Rossi (S), Lodi (C), Russotto (C), Arcidiacono (S), Curiale (C), Giuliano (S)