Catania-Reggina 2-1: le dichiarazioni dei protagonisti

Ramzi Aya, difensore italo-tunisino del Catania

Ramzi Aya, difensore italo-tunisino del Catania 

Le parole di Giuffrida, Maurizi, Curiale, Di Grazia ed Aya, rilasciate in sala stampa a fine partita.

GIOVANNI GIUFFRIDA
“Da catanese ho provato una grossa emozione, così come lo scorso anno con la Vibonese. Sono stato fermo per tre settimane, non ero pronto per giocare da titolare, ma ci tenevo tantissimo giocare oggi, anche perché tra i presenti c’era anche mia madre. Sono orgoglioso di giocare in una società gloriosa come quella amaranto ed è giusto lottare con questa maglia. Domenica prossima ci aspetta una gara fondamentale contro la Casertana. C’è un po’ di rammarico per il risultato finale, anche perché nel finale ci abbiamo creduto creando qualche occasione. Trapani o Catania? Il granata sono una squadra quadrata, mentre i rossazzurri se riescono a recuperare alcune pedine fondamentali posso dire la loro fino alla fine. Il Catania hanno perso delle partite importanti, vedi Caserta, l’importante, però, è non mollare: io, da catanese, faccio il tifo per loro. Ovviamente, penso alla Reggina e a conquistare la salvezza con gli amaranto in cui credo tantissimo”.

AGENORE MAURIZI
“Nel primo tempo abbiamo tenuto bene il campo, però siamo stati un po’ troppo timidi. In occasione dei due gol siamo stati poco attenti, abbiamo dormito: non possiamo venire a Catania e regalare gol simili. Siamo venuti qui con qualche problema di formazione, soprattutto a centrocampo, e proprio nel momento decisivo della gara abbiamo subito l’infortunio di Castiglia, che tra l’altro era entrato da poco, e soprattutto l’espulsione di Condemi che ha condizionato il finale di gara. Buona la prova di Giuffrida, che non stava benissimo, e di Mezavilla. Adesso pensiamo alla Casertana”.

DAVIS CURIALE
“Dove voglio arrivare? In Serie B. Sono contento a livello personale per la stagione che sto facendo, ma devo ringraziare i compagni perché è anche merito loro. Finché non raggiungiamo l’obiettivo, però, i gol miei non valgono niente. Sono ad un gol dal mio record stagionale, vorrei superarlo, ma se andiamo in Serie B e non faccio più gol sono più felice.
Con Catania da subito c’è stato feeling, in Coppa Italia contro la Leonzio sono entrato e al primo pallone toccato ho fatto gol. La stessa cosa mi è successa a Frosinone e poi abbiamo vinto il campionato ed io sono andato in doppia cifra. Spero di ripetere anche qui la stessa stagione.
Prima della partita Lo Monaco, commentando i quattro gol segnati oggi da Icardi, mi ha chiesto “Tu quando la fai una tripletta, mai?” Ci ho provato, sull’assist di Rizzo il mio tiro è uscito di poco, ma l’importante è che abbiamo vinto.
Il primo gol? Stavo seguendo la traiettoria, pensavo entrasse, il palo mi ha restituito la palla, l’ho presa sporca perché è arrivata un po’ alta, ho provato a schiacciarla, volendo prenderla più forte ma va bene così.
La squadra sta bene, oggi ci siamo un po’ rilassati e non deve succedere.
Per noi in passato non è stato facile giocare dopo il Lecce che vinceva, adesso vediamo se loro riusciranno a continuare a fare questi risultati. In tal caso meriterebbero la B e noi dovremmo battere le mani."

ANDREA DI GRAZIA
“Monopoli ci ha dato quella scossa che volevamo, magari per le altre squadre poteva essere letale nel senso opposto. Fisicamente mi sento bene, non sono al massimo, ma sto bene. Con questo modulo siamo più mobili, anche perché io e Kalifa (Manneh, ndr) abbiamo delle caratteristiche simili, e riusciamo a non dare punti di riferimento agli avversari. Sul primo gol ci siamo rilassati un po’, rischiando di prendere il pareggio, idem nel finale del secondo tempo. Non possiamo permetterci di avere questi cali, anche perché se prendi il 2-2 si fa dura…”.

RAMZI AYA
“Nel primo gol stavo nei paraggi ma non l’ho toccata. Abbiamo fatto una buona partita, siamo partiti forte, poi abbiamo avuto difficoltà ma siamo rimasti compatti, non rischiano niente.
Nel secondo tempo abbiamo sistemato qualcosa e abbiamo fatto una frazione di gioco molto importante trovando prima il 2-0 e poi andando vicini al 3-0. Poi abbiamo preso gol da un angolo regalato da noi e si riaperta la partita: dovevamo stare più concentrati.
E’ nata la paura di vanificare gli 80 minuti importanti che avevamo fatto. Su questo però non mi fossilizzerei più di tanto, l’hanno riaperta in modo molto molto causale. Noi dobbiamo migliorare, lavorando sui nostri errori o nascondendo i nostri limiti.
Tutte le partite sono complicatissime. Nel girone di ritorno i punti pesano: chi si deve salvare, chi deve fare i playout, chi deve centrare i playoff, e con questo regolamento chi è 12° o 13° ci crede. Lo dimostra il risultato di Trapani e la nostra stessa partita di oggi, non ci sono risultati scontati. Dobbiamo avere l’umiltà che abbiamo dimostrato nei momenti difficili contro la Reggina”.