Catania-Catanzaro 1-0: le pagelle rossazzurre

Ciccio Lodi, qualità e quantità.

Ciccio Lodi, qualità e quantità. 

Le valutazioni riportate dagli etnei nel match contro le aquile: buona prova complessiva, col solito Bogdan sugli scudi.

PISSERI SV: Il Catanzaro non calcia mai in porta. Spettatore non pagante.

AYA voto 6: Conferma la propria pericolosità sui calci piazzati centrando la traversa al 23° del primo tempo, con un colpo di testa susseguente ad uno schema su calcio di punizione. Schierato nel ruolo per lui non naturale di terzino destro, è abbastanza attento sulla propria corsia per 2/3 di gara, accusa qualche difficoltà dopo l’ingresso di Kanis, che nella parte finale del match gli sfugge in un paio di occasioni.

TEDESCHI voto 7: Bogdan contende ad Infantino le palle alte, mentre lui si occupa di marcare il n° 9 del Catanzaro quando quest’ultimo si muove “palla a terra”. Non commette mai sbavature e contribuisce al mantenimento dell’inviolabilità della porta.

BOGDAN voto 7,5: Svetta su tutte le palle alte che circolano dalle sue parti, vincendo ogni duello aereo. Al 5° evita una pericolosa ripartenza avversaria fermando con maestria Infantino a metà campo. L’unica pecca della sua prestazione è il cross concesso a Zanini al 69°. Ma nel finale di gara la sua fisicità, “sbattuta in faccia” ad Imperiale e compagni, è decisiva per mantenere gli attaccanti ospiti a distanza di sicurezza dalla porta difesa da Pisseri.

MARCHESE voto 6,5: Nella prima parte della prima frazione di gioco avanza spesso sulla propria corsia. Al 13° sforna un gran traversone per Russotto, mentre pochi minuti dopo, da buona posizione, prova una conclusione a metà tra un tiro e un cross (scelta poco felice nella circostanza). Dopo, complice l’attenta prova di Zanini, non riesce più a trovare tempi e spazi per insidiare la retroguardia delle aquile. Nel secondo tempo non concede nulla a Zanini prima ed Icardi poi, controllandoli con attenzione.

CACCETTA voto 7: Come gli accade di solito, nel primo tempo gioca “al piccolo trotto”, non riuscendo a contribuire all’organizzazione della manovra. Al minuto numero 55 sblocca il match, realizzando il gol decisivo con un imperioso stacco di testa su cross di Di Grazia dalla bandierina. Il gol gli regala un surplus di energie che sfrutta per recuperare diversi palloni a metà campo.

LODI voto 7: Dionigi non prevede marcature fisse nei suoi confronti e lui ne approfitta per prendere in mano il pallino del gioco, sventagliando coi suoi lanci diversi palloni sulle corsie laterali. E’ sempre sul pezzo e da un contributo importante anche in fase di non possesso, alzandosi in pressing sui portatori di palla avversaria.

BIAGIANTI voto 6,5: Rispetto a Caccetta si muove di più tra le linee che collegano il centrocampo all’attacco, e quando può prova a verticalizzare. Al 18° del primo tempo interrompe la corsia di Sirri, lanciato in contropiede, con una dura ostruzione che gli costa il cartellino giallo. Nella ripresa cala un po’ fisicamente e va più di spada che di fioretto, venendo poi richiamato in panchina a un quarto d’ora dalla fine.
-> BUCOLO voto 7: Grande impatto sulla partita. Non si limita al solito lavoro sporco ma a pochi minuti dal 90° sguscia via sulla sinistra e conquista un corner. Durante il recupero sfodera una grinta proverbiale che serve per risolvere alcune situazioni intricate in mediana.

RUSSOTTO voto 6,5: Sciupa la prima occasione del Catania, impattando male di testa l’ottimo cross di Marchese al 13°. Denota una buona intesa con Curiale, al quale al 37° serve un assist, reso inutile per il fuorigioco del compagno. A fine primo tempo viene ammonito per aver stoppato con una mano il pallone in area di rigore. In avvio di ripresa, dopo essersi spostato sulla fascia sinistra, mette in ambasce Gambaretti e conquista punizioni e angoli in serie. Si addormenta un po’ nel finale, quando accusa un po’ di stanchezza.

CURIALE voto 6,5: Nel primo tempo mostra una buona predisposizione alle sponde, sia di piede che di testa (vedi traversa di Aya), e trova il gol al 37° ma facendosi pescare in posizione irregolare. Nella ripresa impegna Nordi di testa al 61°. Esce pochi minuti dopo. Gli manca il gol, ma ha dato un contributo concreto nel proprio reparto.
-> RIPA voto 6,5: Poco dopo il suo ingresso si scontra con Di Nunzio ed entrambi sono costretti a subire una fasciatura del capo. La parte di gara da lui disputata è quella in cui il Catania si rintana nella propria metà campo e non riesce ad imbastire azioni degne di nota. Così, ha una sola opportunità, nei minuti di recupero, quando Lodi lo serve in contropiede: il numero 29 si invola con una progressione da applausi, ma la conclude in modo sfortunato, centrando il palo.

DI GRAZIA voto 6: Si divora un gol al 17°, quando, tutto solo in area di rigore, si fa ipnotizzare da Nordi. Si muove molto ma cerca più del dovuto la conclusione da lontano, anziché suggerire per i compagni. Migliora nella ripresa, durante la quale batte il corner dell’1-0 e due minuti dopo costringe Sirri al fallo da ammonizione per fermare una sua ripartenza.
-> SEMENZATO voto 6: Viene utilizzato da esterno alto da Lucarelli e lui fa il suo provando a partire in progressione in quelle poche circostanze in cui gli è consentito. Ha però sulla coscienza il possibile 2-0, fallito a tu per tu con Nordi all’88°.

All. LUCARELLI voto 6,5: Conferma il 4-3-3 già visto contro il Bisceglie e a Pagani, ma lo “corregge” schierando un centrale come Aya nel ruolo di terzino destro. I suoi ragazzi non riescono a trovare sbocchi e si rendono pericolosi quasi esclusivamente su calcio piazzato, tant’è che sbloccano e vincono la partita con un’azione d’angolo. Eccezion fatta per il tiro a botta sicura fallito da Letizia in area al 69°, i suoi non soffrono mai e controllano bene il risultato. Lui sceglie la via della prudenza non cambiando modulo e affidandosi a Semenzato e Bucolo per la parte conclusiva del match.

CATANZARO voto 6: Gara dai due volti per gli uomini di Dionigi. Da un lato, i giocatori in maglia bianca hanno il grande merito di impedire al Catania di giocare, marcando in modo collettivo e inappuntabile i rossazzurri quando questi ultimi sono in possesso del pallone. Dall’altro, però, non impensieriscono mai Pisseri, se non al 69° con l’occasione sciupata da Letizia. A nulla serve il cambio modulo tentato dal tecnico al 63° (dal 3-4-3 al 4-4-2 con l’ingresso di Kanis ed Imperiale).

Arbitro VALIANTE voto 5,5: Grave errore al 47°, quando non estrae il secondo giallo nei confronti di Marin, che aveva fermato irregolarmente Russotto sulla fascia sinistra. Per il resto direzione attenta.