Catania-Akragas, precedenti: in credito con la fortuna

Un flash di Catania-Akragas 1-1 della stagione 2015-16

Un flash di Catania-Akragas 1-1 della stagione 2015-16 

Negli ultimi due precedenti catanesi di campionato i rossazzurri hanno seminato tanto e raccolto pochissimo...

LA SAGRA DELLO SPRECO
Un punto su dodici da una parte, dieci su dodici dall’altra. Questi sono i numeri emblematici degli ultimi quattro incroci in campionato tra il Catania e l’Akragas riscontrati nelle ultime due stagioni di terza serie. Un bilancio inequivocabile che pende incredibilmente dalla sponda akragantina. Uno score, per gli etnei, “parzialmente” mitigato dalle due vittorie in Coppa Italia – 2-0 nella scorsa stagione, 0-6 nell’attuale – al quale, tuttavia, bisogna aggiungere l’1-0 biancazzurro dell’Esseneto dell’ottobre 2015. Ricapitolando: nelle ultime tre stagioni, tra campionato e coppa, quattro vittorie per l’Akragas, due per il Catania e un pareggio.

Restringendo il raggio di azione alle gare in campionato disputate allo stadio “Angelo Massimino” viene fuori, per l’Elefante, una “sagra dello spreco” di proporzioni cosmiche. Si parte l’8 novembre 2015 con il Catania di Pippo Pancaro, reduce dalla sconfitta all’ultimo istante di Castellammare di Stabia, e soprattutto dall’ulteriore mazzata da parte della giustizia sportiva che sottrae all’Elefante altri due punti in classifica. Allo scadere della prima frazione di gioco lo sloveno Urban Zibert gela il popolo del “Massimino” con una conclusione dalla distanza che fulmina un impietrito Elia Bastianoni. Sotto di una rete, inaspettata, il Catania si lancia all’assalto dell’Akragas dei tantissimi ex: da Capuano a Lovric, da Di Piazza ad Almiron, da Aveni al tecnico Legrottaglie. Tra tanti volti noti alla platea catanese sale in cattedra il portiere Alessandro Vono, che dopo aver parato un calcio di rigore a Russotto nella gara di Coppa Italia disputata qualche giorno prima, continua a mantenere i panni di superman. Tra parate miracolose e salvataggi sulla linea l’Akragas si avvia ad espugnare il “Massimino”. A spezzare il sogno del Gigante, ad una manciata di minuti dalla conclusione, ci pensa Gianvito Plasmati con una botta tremenda che piega la resistenza akragantina. Il pareggio incendia la voglia di vittoria del Catania. A spegnerla del tutto, in pieno recupero, ci pensa la traversa che respinge il colpo di testa a botta sicura di Calil con Vono battuto. Catania-Akragas 1-1 tra i rimpianti



Dieci mesi più tardi, con in mezzo la pesante sconfitta incassata all’Esseneto a marzo (3-2 per i biancazzurri, con Andrea Di Grazia a segno alla squadra della sua città) e la vittoria in Coppa Italia per 2-0, i rossazzurri di Pino Rigoli incappano in una delle serate più storte che la storia del pallone catanese ricordi. Al “Massimino”, nella notte del 25 settembre 2016, l’Elefante, reduce dai pareggi di Andria, Matera e Reggio Calabria, va in cerca di un solo risultato: la vittoria. Dopo un primo tempo concluso a reti inviolate, privo di occasioni da rete indimenticabili, nella ripresa il Catania riversa sul bagnato green del “Massimino” tutta quella voglia di vincere vista parzialmente nella prima frazione di gioco. È un assalto rossazzurro alla porta biancazzurra, splendidamente difesa dal portiere Pane. L’estremo difensore akragantino salva in più di una circostanza la propria porta dalle conclusioni di Biagianti, Paolucci e Calil. Quando poi le sue mani non arrivano ci pensa la “traversa amica” a dire di no al tiro a botta sicura di uno scatenato Andrea Di Grazia. I continui attacchi del Catania trovano il giusto riconoscimento al 67’ quando Calil mette il pallone dietro le spalle di Pane: gioia effimera, stroncata dalla decisione dell’arbitro che annulla per fuorigioco. Gli etnei ci provano ancora con Fornito, Piscitella e Russotto, ma la porta akragantina rimane stregata. Al quarto ed ultimo minuto di recupero, quando ormai mancano appena dieci secondi alla conclusione della gara, una diabolica conclusione radente di Matteo Zanini s’insacca all’angolo basso alla sinistra di Pisseri. Clamoroso al “Massimino”: Catania-Akragas 0-1, i biancazzurri rovinano così la gara del settantesimo compleanno dell’Elefante. La sagra dello spreco è completa.



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