Caserta: "Porto sempre Catania nel cuore, anche se qualcuno..."

Fabio Caserta, tecnico della Juve Stabia

Fabio Caserta, tecnico della Juve Stabia 

Le parole a caldo del mister delle vespe dopo il k.o. al 'Massimino'

Le dichiarazioni del tecnico della Juve Stabia Fabio Caserta dopo la sconfitta al "Massimino":

«Il nostro campionato non cambia, lavoriamo partita dopo partita, sapevamo che Catania era un campo difficile e sapevamo le difficoltà che c’erano oggi contro una squadra forte. Sono contento della prestazione della mia squadra, abbiamo imposto il gioco dal primo minuto, mi è piaciuto l’atteggiamento insomma. Io non vedo la mia squadra stanca, corre dal primo al 90’, ha giocato bene contro una squadra forte sostenuta da un pubblico come quello di Catania. Vedo una squadra viva che ha voglia di lottare fino alla fine. Il pubblico del "Massimino" è l’ago della bilancia di questa squadra, io l’ho vissuto da calciatore. Anche gli arbitri vengono influenzati, come nell’occasione del rigore: dalla panchina sembrava non esserci. Io penso alla Juve Stabia, quello che fanno gli altri conta ben poco, conta quello che fa la mia squadra. Oggi forse è mancata un po’ più di cattiveria, ma per il resto ai ragazzi non posso rimproverare nulla. Magari senza quel rigore la partita poteva mettersi sotto un altro aspetto. Adesso cerchiamo di recuperare quanta più gente possibile e prepariamo la partita contro il Rieti che sarà molto difficile come quella di oggi. Catania mi ha fatto crescere da calciatore, mi ha dato tantissimo e sono molto contento quando torno a Catania, ma anche io sento di aver dato qualcosa, come nella promozione in A e nella salvezza (l’anno successivo, ndr). Il mio passaggio a Palermo non è mai stato accettato, in 14 anni qualcuno ha lavorato bene per farmi passare come il nemico numero uno, ma io porto sempre nel cuore Catania e quando torno qui sono felice di incontrare degli amici. Io mi sento con parecchie persone di Catania. I risultati di oggi mostrano che non è facile per nessuno. Nel girone di andata abbiamo fatto un lavoro straordinario, oscurando il lavoro di Catania, Trapani e Catanzaro. Anche la prossima sarà difficile, per il Catania che giocherà a Reggio, per noi che saremo contro il Rieti, il Trapani riposerà. A mio avviso il Catania non è mai uscito dalla lotta per il primo posto. Sarà una lotta a 4 fino alla fine. Marchese è una persona eccezionale, ha sofferto tanto, è stato messo fuori, adesso è stato rimesso dentro e ha risposto più che presente e mi sono sentito di andare ad abbracciarlo. Con Biagianti è stato un mio compagno di avventure, Giovanni è ritornato dove merita. Il pubblico catanese deve stare vicino a questa squadra, perché ne ha bisogno».